I consigli sono dell'Aiom, l'Associazione italiana di oncologia medica
Nel corso del 2013 sono stati 366 mila i nuovi casi di tumore nel nostro Paese. Il "big killer" è risultato essere il cancro del polmone, responsabile di 34 mila decessi, mentre il tipo di cancro più frequentemente riscontrato è quello del colon retto, con i suoi 54 mila nuovi casi nel corso del 2013. Numeri che una prevenzione che si basai su un sano stile di vita potrebbe cambiare anche significativamente: secondo gli esperti dell'Aiom, l'Associazione italiana di oncologia medica "circa il 40% dei tumori è potenzialmente prevenibile". No al fumo, poco alcol, sì a una dieta equilibrata e al movimento fisico, e occhio al peso corporeo e alla formazione di nei o noduli: sono alcune delle raccomandazioni che possono fare la differenza in campo di prevenzione dei tumori.
Tanto per iniziare lotta dura al fumo, che risulta connesso con il 25-30% di tutti i tumori e che ogni anno provoca, a livello mondiale, tre milioni di decessi. Secondo le stime, inoltre, i fumatori muoiono mediamente otto anni prima dei non fumatori. Da evitare rigorosamente anche il fumo passivo, responsabile di un aumentato rischio di tumori a bronchi e polmoni e di disturbi allergici e respiratori nei bambini.
Spazio alla dieta mediterranea: il menù ideale per proteggersi dai tumori è costituito da frutta, verdura e fibre. Diversi studi hanno dimostrato che un buon apporto di frutta e verdura protegge l'organismo dalle neoplasie grazie all’alto contenuto di fibre (un migliore funzionamento dell'intestino impedisce l’assorbimento di eventuali sostanze cancerogene) e all’elevata presenza di vitamine e minerali (sostanze antiossidanti e antitumorali). Si consiglia di consumare regolarmente pane, pasta, riso ed altri cereali, meglio se integrali, e aumentare il consumo giornaliero di ortaggi, legumi e frutta fresca.
Quanto all'alcol, meglio limitarne - se proprio non si riesce a eliminarlo - il consumo: le bevande alcoliche aumentano infatti il rischio di sviluppare tumori maligni del cavo orale, della faringe, dell’esofago, della laringe, del fegato, dell’intestino e della mammella.
Sì alla pratica di sport, che riduce in modo notevole le possibilità di sviluppare un cancro (si calcola che le persone sedentarie abbiano una probabilità maggiore del 20-40% di ammalarsi). L'ideale è praticare movimento fisico a ogni età. E, allo stesso tempo, è bene tenere sotto controllo il peso corporeo: è stato dimostrato che nelle persone con un eccesso di peso uguale o superiore al 40% (e quindi obese o in sovrappeso) si registra un aumento di mortalità per cancro del colon-retto, della prostata, dell’utero, della cistifellea e della mammella.
Condurre una vita sessuale responsabile. Il 15-20% di tutti i tumori nasce da infezioni e, fra queste, alcune come l'epatite o il Papillomavirus (Hpv) possono essere trasmesse attraverso i rapporti sessuali: per proteggersi è dunque bene utilizzare sempre il preservativo.
Attenti a noduli e nei. La comparsa di alterazioni nell’organismo deve essere interpretata con attenzione e segnalata al medico: nel caso dei noduli è infatti da ricordare che la diagnosi precoce di tumore al seno, oltre a migliorare la sopravvivenza delle pazienti, consente spesso di effettuare terapie meno mutilanti. Per quanto riguarda i nei, vanno tenuti sotto controllo seguendo la regola dell'ABCDE - Asimmetria, Bordi irregolari, Colore (eventuali cambiamenti), Dimensioni (diametro superiore a 6 mm), Evoluzione nel tempo.
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