venerdì 13 giugno 2014

Tumori: nuovi dati confermano efficacia ceritinib per polmone

 Novartis ha annunciato oggi i dati che
dimostrano che ceritinib (precedentemente noto come LDK378) ha
ridotto l’estensione dei tumori nei pazienti con NSCLC ALK+
(carcinoma polmonare non a piccole cellule positivo per ALK),
compresi quelli che avevano gia’ ricevuto un trattamento
preliminare con un inibitore di ALK e quelli che lo ricevevano
per la prima volta. Sono stati osservati risultati anche nei
pazienti con NSCLC ALK+ che erano entrati nello studio con
metastasi cerebrali1. Lo studio e’ stato presentato al Meeting
Annuale della American Society of Clinical Oncology a Chicago.
“Ceritinib ha dimostrato un elevato livello di attivita’ nei
pazienti con NSCLC ALK+, a prescindere dal fatto che fossero
stati precedentemente trattati o meno con un inibitore di ALK”,
ha dichiarato il responsabile della ricerca Dong-Wan Kim, MD,
PhD, del Seoul National University Hospital. “Un altro
risultato degno di nota in questa popolazione di studio e’ che
ceritinib ha dimostrato di essere attivo sui pazienti nei quali
il tumore aveva dato metastasi al cervello, una condizione che
attualmente rappresenta una delle sfide piu’ impegnative
nell’ambito del trattamento del NCSLC ALK+”. In una popolazione
complessiva di 246 pazienti con NSCLC, ceritinib ha ottenuto un
tasso di risposta globale (ORR [overall response rate]) del
58,5% e una sopravvivenza mediana libera da progressione (PFS
[progression-free survival]) di 8,2 mesi. Di questi, 124
pazienti sono entrati nello studio con metastasi cerebrali e
hanno ottenuto un ORR del 54,0% e una PFS mediana di 6,9 mesi.
Gli eventi avversi piu’ comuni, verificatisi in oltre la meta’
dei pazienti, sono stati diarrea, nausea, vomito, dolori
addominali e affaticamento1. Il 2-7% circa dei pazienti con
NSCLC e’ portatore del riarrangiamento del gene ALK, che causa
la crescita del tumore3. Questi pazienti sono candidati al
trattamento con un inibitore di ALK mirato. I pazienti con
NSCLC ALK+ sono spesso piu’ giovani della media dei pazienti
con NSCLC, e in molti casi non hanno mai fumato4. “Ci
incoraggia il fatto che ceritinib abbia dimostrato un’attivita’
uniforme e continua anche in base all’analisi dei dati
provenienti da altri pazienti con un follow-up piu’ lungo:
questo supporta ulteriormente il potenziale di ceritinib nel
cambiare la vita dei pazienti con NSCLC ALK+”, ha dichiarato
Alessandro Riva, MD, Presidente ad interim di Novartis Oncology
e Global Head di Oncology Development and Medical Affairs. “La
recente approvazione di ceritinib da parte della FDA ha
introdotto una nuova e importante opzione terapeutica per i
pazienti statunitensi e siamo lieti di poter collaborare con le
autorita’ regolatorie di tutto il mondo allo scopo di rendere
disponibile ceritinib a un numero ancora piu’ vasto di
pazienti”.

Fonte

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