venerdì 30 gennaio 2015

Bibite gassate, il rischio è pubertà precoce e cancro al seno



Un nuovo studio suggerisce che bere bibite gassate e zuccherate può essere causa di pubertà precoce e aumentato, anche se modesto, rischio di cancro del seno nelle ragazze

Gli scienziati della Harvard Medical School di Boston avvertono che dietro all’abbassamento dell’età dello sviluppo nelle ragazze, e un correlato aumento del rischio di tumore al seno, vi sarebbe l’abitudine di bere bevande gassate e zuccherate. I risultati di uno studio pubblicato suHuman Reproduction.
QUESTIONE DI RAZIONI– Secondo quanto emerso dallo studio, bere più di una lattina e mezza di bibita farebbe aumentare del 5%, per ogni anno in cui si anticipa la pubertà, il rischio di carcinoma mammario. Secondo la dott.ssa Karin Michels, che ha coordinato lo studio, questi risultati si aggiungono alla crescente preoccupazione circa l’abuso di bevande gassate zuccherate da parte di bambini e ragazzi.
«La preoccupazione principale è l’obesità infantile – sottolinea la prof.ssa Michels – ma il nostro studio suggerisce che la prima mestruazione (menarca) si è verificata precocemente, indipendentemente dall’indice di massa corporea, tra le ragazze con il più alto consumo di bevande dolcificate con zucchero aggiunto». «Questi risultati – prosegue Michels – sono importanti nel contesto di un precoce esordio della pubertà tra le ragazze, che è stato osservato nei Paesi sviluppati e per i quali la ragione è in gran parte sconosciuta. I nostri risultati suggeriscono che il consumo frequente di bevande zuccherate può essere associato con un precoce menarca. Una diminuzione di un anno di età per l’esordio del menarca si è stimato aumentare il rischio di cancro al seno del 5%… quindi, 2,7 mesi diminuzione dell’età del menarca probabilmente ha un impatto modesto sul rischio di cancro al seno».
QUESTIONE DI ORMONI – Tutto ciò sarebbe dovuto all’azione dello zucchero sull’insulina e la sua concentrazione nell’organismo. Un aumento di tale concentrazione porta a un aumento della presenza di ormoni sessuali, il che induce un precoce sviluppo o maturità. L’imputato, pertanto, più che le bibite in sé è lo zucchero. La soluzione, secondo la ricercatrice è quella di indurre i bambini a modificare i propri comportamenti alimentari, favorendo l’uso maggiore di acqua. Lungi dal demonizzare le bibite, gli esperti ricordano che è necessario equilibrio e un’assunzione moderata. In sostanza, ogni tanto si può. Ma solo ogni tanto.

Nessun commento:

Posta un commento