lunedì 18 luglio 2016

Vegetale? Non sempre è salutare!




Alcuni alimenti di origine vegetale aumentano considerevolmente il rischio di malattie cardiovascolari: per esempio panna vegetale, margarina e olio di palma, impariamo ad orientarci!

Indipendentemente da ciò che ci spinge a preferire un alimento piuttosto che un altro, la prima regola è sapersi informare! Solo cosi potremo fare delle scelte autonome e consapevoli. Spesso si pensa che gli alimenti di origine vegetale siano privi di rischi per la salute, ma non è sempre così. Ciò che influisce maggiormente sulla pericolosità di un alimento è la quantità e il tipo di grassi che apporta al corpo: un‘alimentazione ricca di grassi saturi (che sono presenti anche nei cibi di origine vegetale) aumenta il colesterolo cattivo 17 volte in più rispetto ad un’alimentazione ricca di colesterolo.

Margarina e panna vegetale

Tra i tanti alimenti vegetali figurano la panna vegetale e la margarina. La panna vegetale e la margarina derivano dagrassi vegetali saturi (solitamente grassi tropicali come olio di palma) ai quali si aggiungono additivi addensanti, oppure da grassi vegetali di scarsa qualità sottoposti al processo di idrogenazione; quest’ultimo determina la formazione di grassi saturi denominati “trans” (per via della loro struttura chimica). Offrono molti vantaggi per l’industria: sono stabili al calore (panna che non smonta), hanno una maggiore durata di vita, prezzi bassi (prodotti finali più competitivi) ma purtroppo sono molto dannosi per la salute.

I grassi “cattivi”: saturi e trans

grassi saturi sono deleteri perchè la loro struttura chimica determina un aumento nel sangue del colesterolo “cattivo (LDL)” che aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, e una diminuzione del colesterolo “buono (HDL)”, che invece diminuisce il rischio cardiovascolare.
grassi trans invece sono quei grassi che si formano ad alte temperature (170 – 210°C) soprattutto durante l’idrogenazione, ma anche nella raffinazione, durante le fritture prolungate e la tostatura: sono direttamente correlati al rischio cardiovascolare.
Attenzione: Spesso il consumatore è tratto in inganno da alcune diciture poco chiare che si trovano in etichetta. Sotto la dicitura “olio vegetale non idrogenato” si celano tra i più scadenti oli tra cui l’olio di palma. La dicitura “grassi parzialmente idrogenati” non è diversa da totallmente idrogenati!

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