martedì 19 agosto 2014

Metastasi, anche il colesterolo gioca la sua parte


Quello cattivo favorirebbe la diffusione delle cellule tumorali

Accumulare livelli eccessivi di colesterolo “cattivo” non mette in pericolo solo la salute cardiovascolare. Secondo uno studio pubblicato su Cell Reports da un gruppo internazionale di ricercatori del Garvan Institute di Darlinghurs (Australia) e delle Università di Sydney, Brisbane, Amburgo e Barcellona in caso di tumore quantità elevate di colesterolo LDL potrebbero favorire la formazione di metastasi.

Ad entrare in gioco in questo fenomeno sarebbe il traffico di integrine, molecole fondamentali per ancorare l'una all'altra cellule adiacenti. Questa loro funzione consente alle cellule tumorali che si sono allontanate dalla massa neoplastica originale di mettere radici in altri organi o tessuti. Secondo i dati raccolti in questo nuovo studio la presenza di quantità eccessive di colesterolo cattivo permetterebbe alle cellule tumorali di muoversi e spostarsi proprio agendo sulla disponibilità delle integrine. Ilcolesterolo HDLquello considerato “buono”, svolgerebbe invece un'azione dall'effetto totalmente opposto. “Alti livelli – spiega Thomas Grewal, responsabile delle ricerche all'Università di Sydney – mantengono le integrine dentro alle cellule e potrebbero quindi proteggere dalla diffusione delle cellule del cancro”.

Grewal ha ricordato che la capacità delle cellule tumorali maligne di assorbire elevate quantità di colesterolo “cattivo” è già nota da tempo. Secondo l'esperto i risultati di questa nuova ricerca “supportano la teoria secondo cui sapere in che modo controllare e ridurre il colesterolo 'cattivo' potrebbe aiutare significativamente a ridurre la capacità di diffondersi delle cellule tumorali”.



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