sabato 16 agosto 2014

Tumori e cellulari: un’associazione fa causa al Governo

Si continua a discutere della possibile correlazione tra tumori e cellulari, perché un’associazione ha deciso di fare causa al Governo. Si tratta di un ricorso che dei legali hanno presentato a nome della Apple, associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog, e di un ex imprenditore di Brescia. L’obiettivo è quello di invitare il Governo ad iniziare immediatamente una campagna pubblicitaria per la prevenzione, che possa far luce sui rischi dell’uso del cellulare. La causa depositata al Tar del Lazio, va contro il Ministero della Salute, quello dell’Ambiente, quello dello Sviluppo Economico e quello della Ricerca. Secondo chi ha presentato il provvedimento, i ministeri sarebbero colpevoli di non presentare i rischi per la salute che possono esserci a causa dell’uso dei cellulari.
Secondo uno degli avvocati che hanno presentato il ricorso, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha divulgato nel 2011 le informazioni circa la possibilità che le radiazioni emesse dai cellulari possono costituire un possibile agente cancerogeno per gli esseri umani. Nonostante questo, secondo il legale, il Governo non ha mai messo a punto un’adeguata campagna di prevenzione.
Stefano Bertone ha fatto presente di aver scritto al ministero, invitandolo a predisporre una campagna pubblicitaria apposita, ricevendo come risposta il fatto che si sarebbe agito nei limiti delle risorse. In effetti l’Organizzazione Mondiale della Sanità, proprio nel 2011, ha messo a punto un comunicato con il quale annunciava delle misure di protezione per evitare rischi. Tra queste, la possibilità di tenere il telefono lontano dalla testa, utilizzando quando possibile l’auricolare o il vivavoce.
I dati sono preoccupanti. Sono raddoppiati i rischi di insorgenza di neurinomi acustici in chi utilizza il cellulare da circa 10 anni per un periodo dai 16 ai 32 minuti ogni giorno. L’utilizzo del cellulare per più tempo è, in effetti, una questione sulla quale puntano le compagnie telefoniche nel predisporre le varie offerte. Per questo motivo nel ricorso viene chiesto anche di vietare la diffusione di offerte che riguardano la possibilità di parlare per minuti illimitati.
Il tumore al cervello non è imputabile all’uso del cellulare?
Il tumore al cervello non sarebbe causato dall’utilizzo del cellulare. A metterlo in evidenza è stato un recente studio, portato avanti dall’Istituto di epidemiologia oncologica di Copenaghen, i cui risultati sono stati pubblicati sul “British Medical Journal”. È stato riscontrato, sulla base di un’indagine svolta in Danimarca, che non è possibile stabilire un legame specifico tra uso del telefonino e sviluppo del tumore al cervello: non ci sarebbe nessuna differenza in termini di malattia fra chi usa il cellulare e chi non lo usa. Un’osservazione interessante, che suscita l’attenzione generale.
Vari sono stati gli studi sui rischi connessi al telefonino e la questione è stata ampiamente dibattuta, giungendo ad opinioni discordanti anche fra gli esperti. I telefoni cellulari hanno effetti negativi sulla salute? Si, no, forse! Fino ad ora non è stato possibile dare una risposta univoca.
In ogni caso, come ha chiarito Paolo Vecchia, esperto fino a poco tempo fa in servizio presso l’Istituto Superiore di Sanità:
“Prima di tutto occorre chiarire che i telefonini non emettono radiazioni ionizzanti come quelle usate per le radiografie, capaci di provocare mutazioni del DNA, ma solo onde radio con frequenze vicine a quella utilizzata dai forni a microonde. E non è mai stato dimostrato che questo tipo di onde induca nelle cellule e nei tessuti trasformazioni pericolose.”
Chi afferma che in termini di tumori il telefono cellulare è più pericoloso del fumo di sigaretta dovrà in qualche modo ricredersi. L’unico dubbio in proposito è stato sollevato dagli stessi ricercatori danesi, i quali lasciano in sospeso la questione delle conseguenze legate ad un uso intenso ed eccessivo del telefonino.

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