mercoledì 12 novembre 2014

Malattie della pelle che causano prurito: quali sono e come si curano

Le malattie della pelle che causano prurito sono diverse. La sensazione di prurito è in genere una conseguenza di un’infezione, di un’infiammazione o di un’irritazione. A volte il tutto è da attribuire semplicemente alla secchezza della cute. In questo caso, basta rimediare con degli appositi prodotti idratanti. Altre volte, invece, si tratta di un campanello di allarme che indica una patologia più grave. Vediamo quali malattie si nascondono dietro al prurito e, per ciascuna di esse, quali sono le cure da portare avanti.
La candidosi
La candidosi consiste in un’infezione da funghi, che colpisce soprattutto i soggetti che hanno delle basse difese immunitarie. Può essere trasmessa anche attraverso rapporti sessuali non protetti. Esistono vari tipi di questa infezione micotica. Quella della pelle e delle unghie si manifesta con granulomi, aumento dello spessore della pelle, verruche, che interessano anche la bocca, la laringe e l’esofago. Ci sono anche la candidosi dell’apparato digerente e quella respiratoria.
Per curarla bisogna utilizzare gli antimicotici. In particolare, per la pelle ci sono i farmaci azolici, che non eliminano il fungo, ma ne bloccano la proliferazione, in modo che poi possa entrare in azione il sistema immunitario. Ci sono anche cremegel e lavande vaginali, che possono essere utilizzati quando la malattia si presenta come un episodio isolato.
L’impetigine
L’impetigine è un’infezione della pelle, che interessa il viso e gli arti. All’inizio compaiono dellevescicole piene di liquido. Poi queste si rompono e si forma una crosta giallastra. La pelle vicino alla crosta si arrossa e si ha molto prurito. La malattia è causata dallo staphylococcus aureus o dallo streptococcus pyogenes.
Per le cure, a volte è necessario ricorrere agli antibiotici, sia per bocca che attraverso iniezioni. E’ stata introdotta in commercio una formulazione a base di retapamulina, un unguento antibiotico che può essere usato oltre alle tradizionali creme. Si fanno delle applicazioni 2 o 3 volte al giorno, in base al parere del medico.
La pediculosi
La pediculosi è una malattia causata dai parassiti, soprattutto dai pidocchi. Colpisce soprattutto la testa, il pube, ma in generale tutto il corpo. I sintomi più caratteristici consistono in delle piccolelesioni che circoscrivono la zona in cui è avvenuta la puntura o ci possono essere altre lesioni dovute allo sfregamento. In rari casi si può arrivare alla formazione di eritemi e di tumefazioni.
Per rimediare, è opportuno trattare gli abiti con gli insetticidi e viene somministrata l’ivermectina. Ne va presa una dose iniziale, alla quale ne devono seguire altre due alla distanza minima di una settimana. Esistono, comunque, anche dei particolari shampoo, che possono rivelarsi utili per combattere i parassiti e il prurito che essi determinano.
La dermatite
La dermatite consiste in un’infiammazione della cute. Le cause possono essere varie, dalle infezioni alle reazioni allergiche. D’altronde esistono anche vari tipi di dermatiti: da contatto, seborroica, erpetiforme, atopica. Può essere annoverata fra le dermatiti anche la psoriasi, che è caratterizzata dalla comparsa di chiazze rosse o biancastre, squamose, di varia grandezza e forma, che in genere tendono a recidivarsi.
Per alcuni tipi si possono utilizzare prodotti specifici, come shampoo o creme cortisoniche da applicare a livello topico. Se il prurito e l’irritazione sono particolarmente elevati, si possono prendere anche degli antistaminici. Per altre forme, come ad esempio la psoriasi, non esiste una terapia risolutiva; in questo caso vanno messi a punti degli interventi terapeutici personalizzati.
La scabbia
La scabbia è un’infezione della pelle, di cui il principale sintomo è costituito dalla formazione di piccole protuberanze dolorose e da vescicole dovute all’annidarsi dei parassiti negli strati superficiali della pelle per deporre le uova. La malattia è causata da un acaro, che non riesce a sopravvivere lontano dalla pelle umana. Sulla pelle si possono vedere le tracce ben distinte, che si configurano come delle linee ondulate, corte, rossastre o scure, che si concentrano in maniera specifica attorno al polso e tra le dita.
Si possono sviluppare anche eruzioni cutanee con un eritema. Il sintomo più comune è costituito da un prurito molto forte, che può peggiorare di notte o dopo un bagno caldo. Infatti, l’attività degli acari aumenta proprio a causa di una più elevata temperatura. La scabbia è contagiosa e si trasmette attraverso il contatto fra l’epidermide o attraverso rapporti sessuali. In genere il contagio avviene nei luoghi piuttosto affollati.
Esistono delle creme o delle lozioni apposite per uccidere gli acari. Questi unguenti devono essere applicati su tutto il corpo e non soltanto sull’area, nella quale sono visibili i segni. La crema deve rimanere dalle 8 alle 12 ore, prima di potersi lavare. In caso di infezione batterica sovrapposta, il medico può prescrivere anche degli antibiotici. Altri trattamenti consistono negli antistaminici per alleviare il prurito e in una crema a base di idrocortisone per combattere l’eruzione cutanea.

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