giovedì 12 marzo 2015

Colesterolo alto? Ecco i cibi da evitare




Dai primi piatti elaborati ai formaggi stagionati, dagli insaccati ai gelati: l'esperto Roberto Volpe fa il punto sugli alimenti che alzano i livelli di colesterolo, mettendo a rischio al salute cardiovascolare e non solo.
Forse, senza saperlo, consumate quei cibi che lo alimentano e ne fanno alzare i valori. Abbiamo parlato di cattive abitudini e colesterolo con Roberto Volpe, ricercatore del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), specializzato in Malattie del fegato e del metabolismo all'Università di Roma e dottore di ricerca in Aterosclerosi all'Università di Siena .
Colesterolo alto e stile di vita: quanto contano le cattive abitudini?
Molto, in particolare l’alimentazione. Infatti, il fumo può determinare un lieve aumento del colesterolo “cattivo”, e l’attività fisica, in questo caso, non è di aiuto, in quanto agisce poco sul colesterolo cattivo (anche se innalza quello buono). La parte negativa responsabile del colesterolo alto è da attribuire, al di là della predisposizione genetica e familiare, a una dieta sbagliata, che, invece, dovrebbe essere ipolipidica e con cotture semplici.
Quali sono gli alimenti sotto accusa?
In cima alla lista ci sono i grassi. Tra questi, i condimenti come la besciamella, la panna, il burro, il lardo, lo strutto, la pancetta, il ragù, la maionese, la margarina, l’olio di cocco e l’olio di palma che sono contenuti anche nelle merendine e nascosti in molti altri dolci.
Stesso discorso per i primi piatti elaborati come, ad esempio, le lasagne, i ravioli, i tortellini, i cannelloni. Le fritture e i prodotti di rosticceria. La carne se è magra o se il grasso si può rimuovere, di per sé non è da mettere al bando. Pertanto, vanno fortemente limitati gli insaccati a cui non si può togliere il grasso (ad esempio il salame e la mortadella), le carni grasse come la salsiccia, il macinato delle polpette o dell’hamburger, la gallina, le frattaglie, il cotechino, lo zampone, l’anatra, l’oca. Anche alcuni pesci sono grassicome l’anguilla, l’aringa, il salmone, le sardine, lo sgombro, il tonno (sotto olio). Comunque, essendo ricchi di omega-tre, è consigliabile consumarli ma con parsimonia, mentre va stimolato il consumo di quelli magri.
E in pizzeria? Anche i carboidrati sono messi al bando?
No alla pizza bianca, ai panini all’olio, al pane farcito e a tutti i sostituti del pane come crackers, grissini. In pizzeria meglio evitare la pizza al taglio e le pizze ricche come la Margherita, ai quattro formaggi, con la salsiccia.
Come ci si deve comportare con i dolci e i latticini?
Il colesterolo è un prodotto animale, dunque non è contenuto nel cioccolato ma il problema è che quest’ultimo, come anche i biscotti, i dolci, i gelati hanno molti grassi. Certo, ci sono anche biscotti che contengono pochi grassi e calorie. Pertanto, è su questi che ci dobbiamo orientare nelle nostre scelte quando andiamo a fare la spesa. Attenzione anche a certi tipi di frutta come l’avocado e il cocco che alzano i livelli di colesterolo.
Il latte intero contiene il 4 per cento di grassi che non sono molti, ma sommati ad altri cibi “a rischio” arrivano ad alzare il totale dei lipidi consumati. Dunque, se si devono fare dei tagli, tanto vale preferire quello scremato. La stessa cosa vale per gli  yogurt interi (preferire quelli magri o magri alla frutta). Per i formaggi, vanno fortemente limitati quelli a pasta dura, mentre possono essere consumati con moderazione nella frequenza e nella quantità i latticini.
Sgarrare mai o qualche volta è concesso?
Uno strappo alla regola, ogni tanto, non uccide nessuno. È concesso soprattutto quando fa parte di una cena tra amici, nel sociale o in occasione di una ricorrenza da festeggiare, situazioni in cui non si può e non si deve stare a dieta, fa male allo spirito! Però a casa si può e si deve essere più rigidi e si deve stare attenti a ciò che si porta in tavola.


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