Mirtilli rossi contro il tumore al colon retto. Una quantità pari a una tazza al giorno di questi frutti, infatti, consentirebbe di tenerci alla larga da alcuni tipi di tumore.
A dirlo sono alcuni ricercatori dell'Università del Massachusetts, che, in uno studio presentato in occasione del 250 esimo Meeting Nazionale dell'American Chemical Society di Boston, hanno dimostrato come le sostanze chimiche derivate da estratti proprio dei mirtilli rossi potrebbero uccidere selettivamente le cellule tumorali. E si ipotizza, in questo modo, un futuro fatto di farmaci al mirtillo rosso.
Già noti per prevenire le infezioni delle vie urinarie e per le loro proprietà "brucia-grassi", queste bacche conosciute nei Paesi scandinavi come "lingonberries" e nel Regno Unito come "cowberries" avrebbero insomma anche la capacità di prevenire il cancro al colon (seconda causa di decesso per tumore negli States).
Alcuni ricerche condotte nel Massachusetts hanno permesso di scoprire che le sostanze chimiche derivate da estratti di mirtillo potrebbe uccidere selettivamente le cellule tumorali del colon in alcuni test di laboratorio. La quantità utilizzata nelle prove equivaleva praticamente a una tazza al giorno di mirtilli rossi, ma, secondo i ricercatori, la stessa quantità potrebbe non essere somministrata in forma di succo di frutta, mancando in questo caso alcune sostanze contenute nella buccia.
Ancora una volta, dunque, è dal cibo che potrebbero provenire un giorno la quasi totalità dei farmaci per la prevenzione e la cura di parecchie malattie. Quanto al tumore al colon retto, già l'olio di oliva si era rivelato un ottimo alleato nella prevenzione di questo tipo di cancro, capace com'è addirittura di stimolare un gene in grado di sopprimere le cellule tumorali.
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