La coltivazione dei pistacchi è abbastanza diffusa in varie parti del mondo, in particolare dove sono presenti buone temperature medie annuali, infatti predilige i climi particolarmente caldi e asciutti.
E’ originaria dell’Asia Minore, li ritroviamo anche in Iran, Turchia, Grecia, Siria, Cina e in California. Nel nostro Paese sono famosi i pistacchi di Bronte, molto apprezzati per le dimensioni e per il meraviglioso sapore.
Il frutto è una drupa, delle dimensioni di un’oliva. Il seme, di colore verde, è racchiuso in un guscio. Infatti in commercio si possono trovare sia con che senza guscio, talvolta tostati e salati.
I pistacchi possono essere consumati come frutta secca, insieme a noci, arachidi, mandorle, oppure li troviamo anche sotto forma di granella, impiegati in pasticceria (dolci, creme e gelati). Sono utilizzati anche per aromatizzare i salumi, ad esempio la gustosa mortadella di Bologna. Ottimi ingredienti per condimenti di primi e secondi piatti, o salse.
Questi deliziosi frutti garantiscono un notevole apporto energetico. Sono poveri di sodio, ma ricchi di vitamina B6, rame, fosforo, potassio, ferro e manganese. Contengono sostanze antiossidanti come la luteina, il beta-carotene e il gamma-tocoferolo. I lipidi che troviamo nei pistacchi sono di tipo polinsaturi, quindi aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo. Ma come sempre, è bene non esagerare con le quantità.
Curiosità sui pistacchi? Sembra che, secondo alcuni studi scientifici, mangiare pistacchi faccia bene: alla salute del cuore; per tenere sotto controllo il peso corporeo; per contrastare alcuni disturbi sessuali, come ad esempio la disfunzione erettile.
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