lunedì 25 luglio 2016

I crostacei




Promossi per sali minerali, grassi e calorie; bocciati per contenuto di colesterolo e sodio

A torto o a ragione, spesso consideriamo i crostacei come facenti parte della famiglia dei frutti di mare. In realtà i crostacei sono animali acquatici invertebrati, cioè privi dello scheletro interno, e dotati di una corazza esterna detta esoscheletro o carapace (la “crosta”, appunto).
I crostacei e la dieta
Da un punto di vista strettamente nutrizionale, non si può non sottolineare l’elevato contenuto di colesterolo. Di conseguenza, chi ha problemi per tenere sotto controllo il colesterolo, dovrebbe evitare di mangiare troppi crostacei.
Occhio al sale marino, che i crostacei tendono a trattenere nella carne: se seguite una dieta a basso contenuto di sodio, dovreste contenervi nel consumo di crostacei.
Pochi, invece, i grassi: soprattutto omega 3 (prevalenti) e omega 6, un fattore che fa dei crostacei un alimento positivo per la salute del cuore e delle arterie.
Basse anche le calorie: ci aggiriamo intorno alle 70-80 calorie per 100 grammi di parte e dibile; buona la presenza di proteine (13-18 grammi).
Crostacei promossi anche dal punto di vista dei sali minerali: ottimo apporto di ferro e calcio, poco fosforo (che ad alte dosi è responsabile della compromissione dell’assorbimento intestinale del calcio). Quanto alle vitamine, quelle del gruppo B sono praticamente le stesse della carne e del pesce.
Un cenno alle quantità ideali: una persona sana dovrebbe non superare 1-2 porzioni la settimana.
Consigli pratici
Che cosa accade se, insieme con la carne di un gambero o dell’aragosta, mandiamo giù anche un po’ della corazza? Cerchiamo di fare chiarezza.
Se succede con i piccoli crostacei come i gamberetti o le cosiddette moleche (i crostacei che hanno appena perso il carapace e ne stanno sviluppando uno nuovo), nessun problema: possiamo mangiarli senza rischi tutti interi, senza sgusciarli; attenzione però se soffrite di diverticolosi: in questo caso anche un minimo frammento di carapace in un diverticolo può infiammarlo, causando una diverticolite. Dunque: in caso di diverticolosi è decisamente consigliato di evitare i crostacei senza prima averli sgusciati con cura.

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