lunedì 25 luglio 2016

I frutti di mare





Sono alimenti essenzialmente molto magri e ricchissimi di ferro

Se amate il pesce, non potete non amare i frutti di mare. Parliamo dei molluschi bivalvi, che vivono cioè nelle conchiglie (come le cozze o le vongole, per esempio), le cui caratteristiche nutrizionali simili tra loro.
Sono alimenti essenzialmente molto magri e ricchissimi di ferro, ma anche di  altri metalli importanti come iodio e zinco. E hanno una caratteristica: sono molto proteici e poco calorici, soprattutto l’ostrica, un po’ meno i cannolicchi. Però è difficile con i frutti di mare raggiungere la quantità consigliata e cioè 150 grammi, a meno che non si mangino preparati come sautè (di cozze, di vongole…).
Dal punto di vista delle quantità, i frutti di mare vanno considerati come accade con il pesce: dunque via libera anche tre volte la settimana, magari in alternanza con le altre qualità di pesce.
La digeribilità dei frutti di mare
Altro punto a favore: i molluschi sono digeribili. Ricchi di proteine, ma privi di grassi: ed è il grasso che rende difficile la digestione degli alimenti. Quindi l’unica cosa che c’è da digerire sono le proteine. Quel che fa la differenza, chiaramente, è il modo in cui vengono cucinati: più si abbonda con i condimenti pesanti, più difficile sarà la digestione. D’altronde, tutto quest’olio neanche serve perché quando cuociono sprigionano il loro liquido, che è già perfetto per renderli gustosi.
Per una cottura dietetica si può utilizzare il forno: basta condire con un solo trito di prezzemolo senza aggiungere grassi.
Fa eccezione l’ostrica, che di solito si mangia cruda: è un po’ meno digeribile, perché le proteine crude sono meno digeribili di quella cotte. E soprattutto, è pericolosa per la salute: nessun alimento animale andrebbe consumato crudo, se non si vogliono correre rischi.
I rischi per la salute
Anche se oggi i frutti di mare vengono allevati in condizioni di notevole sicurezza alimentare, possono comunque esporre a rischi per la salute se si mangiano crudi. In particolare, a tutte le tossinfezioni alimentari: dall’Escherichia coli alla salmonella, tutti gli organismi patogeni che si trovano nei frutti di mare. Fondamentale diventa la cottura, che deve durare almeno 10 minuti: far aprire le cozze o le vongole o gli altri frutti di mare con una sola passata veloce in padella non basta. Certo, il rovescio della medaglia è che in questo modo i molluschi si induriscono un po’. Ma la sicurezza non può certo fermarsi a questi dettagli… E non dimentichiamo mai che la sicurezza non è mai troppa: anche se allevassimo i frutti di mare nella nostra vasca da bagno, correremmo dei rischi perché anche là si annidano batteri e virus. Dunque, il consiglio fondamentale resta quello: cuocerli, cuocerli sempre.
A chi sono consigliati i frutti di mare
Dal momento che sono ricchissimi di ferro e zinco, i frutti di mare sono consigliati a chi ha carenza di questi elementi.
Chi dovrebbe evitare i frutti di mare
Anziani, bambini, donne in gravidanza e immunodepressi non dovrebbero mangiare mai, in nessun caso (neanche se pensiamo che siano completamente sicuri) i frutti di mare crudi.


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