sabato 12 marzo 2016

Carni bianche: nuovo allarme per antibiotico-resistenza nei polli





Si riaffaccia il grave rischio per la salute pubblica a causa degli alti livelli di antibiotici nel pollo

Riflettori nuovamente puntati sui polli: a quanto riferirebbe un recente report del ministero della Salute, le carni di pollo presenterebbero livelli molto alti di antibiotico-resistenza.
La grave minaccia per la salute pubblica arriva dalla stessa relazione che già dai contenuti della sua anticipazione nello scorso novembre aveva fatto decidere la Federazione nazionale degli Ordini veterinari italiani (Fnovi) a parlare di “situazione alquanto allarmante”.
IN ALTO IL VIDEO SHOCK DEGLI ALLEVAMENTI ITALIANI
Dai risultati degli accertamenti condotti su alcuni campioni prelevati da diversi allevamenti nazionali, mostrano che quasi il 13% è risultato positivo alla presenza di Salmonella; il 73% al Campylobacter; il 95,4%all’Escherichia coli e l’81,33% all’E.coli.
Un problema che trova spiegazione nella dura realtà che nascondono gli allevamenti intensivi di polli (fino a 20 animali per mq), come sottolinea l’associazione no profit che si occupa del benessere degli animali negli allevamenti: “L’uso eccessivo di antibiotici negli allevamenti di polli è necessario perché le difese immunitarie degli animali sono estremamente ridotte dalla selezione genetica e dalle condizioni di allevamento, tra cui le altissime densità – dichiara Annamaria Pisapia, direttrice di CIWF Italia Onlus -. Il miglioramento delle condizioni ambientali da solo non basta a risolvere questo problema: solo lavorando anche sugli aspetti di selezione delle razze e sulla riduzione delle densità sarà possibile ridurre l’uso di antibiotici e tenere sotto controllo il fenomeno dell’antibiotico-resistenza, che attualmente rappresenta una vera e propria minaccia per la salute pubblica”.

mercoledì 2 marzo 2016

Rimedi naturali per contrastare la pressione alta




Numerosi cibi si rivelano ancora una volta alleati della nostra pressione sanguigna

La pressione sanguigna è come il termometro della salute. Ipertensione o pressione alta vuol dire che il cuore sta lavorando più di quanto necessario per pompare il sangue. Ciò è pericoloso in quanto può provocare un attacco cardiaco, una trombosi cerebrale o una malattia ai reni: è per questo che è importante farsi controllare spesso. Di seguito alcune informazioni sulle cause, i sintomi e i rimedi naturali per la pressione alta.

Rimedi naturali per l’ipertensione

Frullato di limone e prezzemolo

Frulla il limone con la buccia e il prezzemolo. Bere un bicchiere di tale frullato a digiuno. Il limone e il prezzemolo sono diuretici naturali. I diuretici sono sostanze che aiutano ad eliminare i liquidi conservati che spesso causano la pressione alta.

L’avena come rimedio naturale la pressione alta

Inizia la giornata con un piatto di avena. Non solo regolerà la pressione sanguigna, ma sarà un rimedio efficientissimo per regolare il colesterolo alto.

Diminuire la pressione alta con il sedano

Includilo nella tua dieta giornaliera. Anche il sedano è un diuretico naturale: aiuta a mantenere la pressione sanguigna sotto controllo, rendendolo un ottimo rimedio naturale per la pressione alta.

Aglio per controllare la pressione sanguigna

L’aglio è molto efficiente in quanto dilata le arterie e previene la formazione di trombi in esse. Basta includere uno spicchio d’aglio al giorno per ottenere i suoi benefici, ma abbondare non fa mai male.

Diminuire il sale, rimedio naturale contro l’ipertensione

Il sale causa ritenzione idrica e ciò non fa altro che aggiungere più pressione al tuo organismo. Consuma meno di una cucchiaiata di sale al giorno.

Altri rimedi naturali e sintomi della pressione alta

sintomi della pressione alta molte volte sono difficili da avvertire. Tuttavia, è bene consultare il medico se si soffre di mal di testa, vertigini, sangue dal naso, mancanza d’aria, rumore nelle orecchie, guance rosse, sudore eccessivo, nervosismo, sensazione di stanchezza, mancanza di sonno, debolezza e palpitazioni.
Non esiste una data determinata per l’ipertensione o pressione alta, ma generalmente si fa avvertire dopo i 30 anni. La pressione alta danneggia gli organi in modo molto pericoloso e silenzioso, per questo è molto importante controllare spesso la frequenza della propria pressione sanguigna.

Cancro al seno, individuata la molecola che favorisce le metastasi




Studiosi italiani hanno scoperto che l'osteopontina assicura la sopravvivenza delle cellule tumorali in un ambiente ostile

Nonostante i progressi registrati in questi anni e la promozione delle misure di controllo, il cancro al seno rappresenta ancora il 16% delle cause oncologiche di morte. La ricerca conclusa con successo dall'Istituto nazionale tumori di Milano potrebbe dunque contribuire a salvare milioni di vite grazia alla scoperta della proteina che favorisce la metastasi. Si tratta dell'osteopontina, una molecola che, spiegano gli studiosi, "prodotta dalla cellula tumorale, ne assicura la sopravvivenza in un ambiente ostile, mentre quella trattenuta all'interno dei globuli bianchi contribuisce a proteggere le cellule tumorali che stanno formando la metastasi dall'attacco del sistema immunitario".

Il valore della ricerca condotta a Milano è stato riconosciuto dalla rivista scientifica Cancer Research, che l'ha definita di "vitale importanza". La ricerca, coordinata da Mario Paolo Colombo, direttore della Struttura complessa di immunologia molecolare, è stata prima condotta su modelli animali e ha poi incluso anche l'analisi di metastasi polmonari di pazienti con carcinoma al seno. "L'importanza di questo lavoro – spiega Marco Pierotti, direttore scientifico dell'Int – è su due livelli: sottolinea il ruolo fondamentale del microambiente, tessuto e cellule, entro il quale cresce e può generare metastasi il tumore, e chiarisce come certi modelli di studio nell'animale sono insostituibili e trovano riscontro nell'analogo tumore dell'uomo".