lunedì 24 novembre 2014

I tumori più diffusi e che causano più decessi in Italia


Il tumore è una patologia che può colpire diversi organi e che miete ogni anno molte vittime anche in Italia. E’ stato da poco presentato al Congresso nazionale AIOM (Associazione italiana di oncologia medica) “I numeri del cancro in Italia 2014”, volume che racchiude gli ultimi dati disponibili sull’andamento della malattia nel nostro Paese.
Giunto alla quarta edizione, come sempre grazie alla collaborazione tra gli oncologi e gli epidemiologi dell’AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), il volume fa il punto della situazione evidenziando notizie positive ma anche qualche dato negativo. “Il libro – ha dichiarato Stefano Cascinu, presidente AIOM –rappresenta uno strumento fondamentale d’aggiornamento sullo stato dell’oncologia nel nostro Paese, rivolto ai cittadini, ai rappresentanti delle Istituzioni e ai clinici”.
Ma vediamo cosa è emerso. Partiamo dallabuona notizia: in crollo la mortalità! Dal 1996 ad oggi si è registrato un -18% nei decessi tra gli uomini e un -10% per le donne. I nuovi casi però sono sempre stabili e si aggirano intorno ai 365mila l’anno, più colpiti gli uomini (54%) delle donne (46%). La cattiva notizia, però, riguarda proprio quest’ultime: a crescere è il cancro al polmone, le italiane sono state colpite di più da questa malattia negli ultimi 18 anni, registrando un +61% di incidenza. Come hanno sottolineato gli esperti il fattore di rischio più pericoloso per questo tipo di tumore è il fumo, ancora troppo diffuso anche tra il gentil sesso.
I TUMORI PIU’ DIFFUSI E QUELLI CHE CAUSANO PIU’ MORTI
Stilata anche la classifica dei 5 tumori più diffusi tra gli uomini e i 5 più frequenti nelle donne. Al primo posto nella classifica degli uomini c’è il cancro alla prostata (20%), seguito dal polmone(15%), colon-retto (14%), vescica (10%) e stomaco (5%). Tra le donne, invece, il cancro al seno è il più diffuso (29%), seguito da colon-retto (13%), polmone (6%), tiroide (5%) e utero(5%).

Questa classifica non coincide però esattamente con quella dei tumori che causano più decessi relativa al 2011 (ultimo anno disponibile presso l’Istat). Infatti il tumore che ha causato più morti è stato il cancro al polmone con 33.706 decessi (una netta prevalenza di uomini, 25.153 casi), seguito da colon-retto (19.077), seno (12.076), stomaco (9.957) e prostata (7.520).






FATTORI DI RISCHIO
E cosa si dice invece dei fattori di rischio? Dalla seguente tabella potete vedere come fumo, sovrappeso e obesità, dieta, inattività fisica, fattori occupazionali, abuso di bevande alcoliche e infezioni siano ad oggi le variabili più considerate dagli esperti, anche se si tratta di percentuali che cambiano a seconda del paese che si vuole analizzare e, ovviamente, del tipo di tumore la cui comparsa può essere più o meno influenzata da tali fattori.





domenica 23 novembre 2014

Reni: 10 alimenti anti-scorie per depurarli

Reni, quali alimenti aiutano a mantenerli in forma e a depurarli? A coloro che soffrono di problemi renali e a chi desidera prevenire il loro insorgere e mantenere a lungo la salute dei reni potrebbe risultare utile conoscere quali siano gli alimenti più adatti a proteggere e favorire il buon funzionamento di tali organi. 

1) Cavoli

I cavoli sono ortaggi appartenenti alla famiglia delle crucifere e risultano ricchi di fitonutrienti utili a disintossicare l'organismo dalle tossine, aiutando il lavoro dei reni, ed a contrastare l'azione dei radicali liberi. Sono ricchi di vitamina C e di vitamina K, oltre che di vitamina B6 e di acido folico, ma risultano poveri di potassio, caratteristica che li rende utili ad essere inseriti in una dieta pensata per proteggere i reni.

2) Peperoni rossi

Anche i peperoni rossi sono un'ottima scelta per mantenere la salute dei reni, in quanto risultanoricchi di fibre e di vitamine come la vitamina A, le vitamine C e B6 e l'acido folico. Sono poveri di potassio, un sale minerale che potrebbe affaticare il lavoro dei reni e sono ricchi di licopene, utile a proteggere l'organismo dall'insorgere di alcuni tipi di tumori.
3) Mais
Il mais è considerato un cereale dall'effetto depurativo. Il suo contenuto prevede vitamine appartenenti al complesso B, vitamina A, calcio, potassio, fosforo e magnesio. Il mais è considerato come un alimento in grado di facilitare la diuresi, finalità per la quale ne viene indicata l'assunzione anche sotto forma di polenta.

4) Lattuga


La lattuga rappresenta un alimento che può essere facilmente aggiunto come contorno a qualsiasi tipo di pasto, in modo da poter integrare ortaggi crudi a foglia verde benefici per i reni nella propria alimentazione quotidiana. Alla lattuga è attribuito un buon effetto saziante ed è utile nel caso in cui i reni si trovino sottoposti a stress provocato da eccessi alimentari.

5) Aglio

L'aglio è ritenuto non soltanto un semplice alimento, ma un vero e proprio farmaco naturale. Dall'aglio vengono ottenuti degli estratti erboristici curativi e dei condimenti in polvere da impiegare per arricchire ed insaporire le pietanze in modo tale da ridurre le quantità di sale aggiunto agli alimenti e così da alleggerire il lavoro dei reni.

6) Verza

La verza è un ortaggio dallo spiccato potere disintossicante. L'effetto depurativo di tale alimento è associato in modo particolare alla presenza di speciali antiossidanti e di zolfo. La verza presenta inoltre un contenuto da non sottovalutare di fibre vegetali dall'effetto anti-scorie. Ha effetto diuretico ed antitumorale e facilita l'eliminazione delle tossine da parte dell'intestino.

7) Orzo

L'orzo è un cereale a basso indice glicemico e dall'effetto drenante e depurativo, utile ad aiutare l'organismo nell'eliminazione delle scorie e ad alleggerire il lavoro dei reni. I suoi effetti benefici per i reni non si limitano unicamente al cereale vero e proprio, ma si estendono alla sua acqua di cottura, che può essere consumata per ottenere effetti utili nella quantità di mezzo bicchiere al giorno per quattro giorni. Benefico per i reni è inoltre il succo fresco preparato a base di erba d'orzo.
8) Ciliegie
Le ciliegie sono considerate tra i frutti maggiormente indicati per mantenere il benessere dei reni. Prevengono la ritenzione idrica, sono diuretiche, favoriscono l'eliminazione delle tossine e risultano indicate in caso di stipsi. Sono inoltre povere di ossalati, elementi che potrebbero interagire con la corretta funzionalità dei reni, affaticandoli.

9) Fagioli azuki


I fagioli azuki sono ritenuti un vero e proprio alimento salva-reni, sia se consumati come tali che in riferimento alla loro acqua di cottura, che viene considerata come un depurativo benefico proprio per questi organi. Può essere utile consumare questo liquido nella quantità di mezzo bicchiere al giorno per quattro giorni alla settimana.

10) Fragole

La fragole sono un alimento ricco di antiossidanti e contengono quantitativi elevati di vitamina C, manganese e fibre. Presentano proprietà antinfiammatorie e proprietà anticancro che permettono di proteggere sia la salute del cuore che dei reni. L'assunzione di fragole è considerata utile in presenza di renella o di calcoli renali. Il rizoma di fragola e la gramigna possono essere associate in tali casi per la preparazione di un infuso benefico.

Il Triclosan puo' causare gravi danni al fegato, tumori compresi

Attenzione al Triclosan, un ingrediente antibatterico che spesso troviamo in prodotti per l'igiene personale come saponi liquidi per le mani, detergenti intimi e dentifrici. Il Triclosan può danneggiare il fegato e causare gravi danni come fibrosi epatica e tumori.


Da tempo si discuteva della possibile pericolosità del Triclosan e ora arrivano delle conferme da no studio condotto presso l'Università della California e pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Lo studio in questione porta il titolo di "The commonly used antimicrobial additive Triclosan is a liver tumor promoter".
Al momento la ricerca è stata condotta su modello animale con esposizione a lungo termine a questa sostanza che ha portato a danneggiare il funzionamento del fegato e a scatenare la fibrosi epatica e la comparsa di tumori.
A partire da tale studio, gli esperti hanno confermato il rischio di tossicità epatica per l'uomo, che supera il vantaggio moderato che il Triclosan può presentare per la sua efficacia antimicrobica. Lo ha sottolineato Robert H, Tukey, autore dello studio e esperto di chimica.
I tempi di rischio per quanto riguarda l'esposizione umana al Triclosan e i danni al fegato sono stati stimati dagli esperti che fanno riferimento ad un totale di 18 anni. Un'esposizione prolungata al Triclosan, dunque, potrebbe portare ad una maggior rischio e e frequenza di comparsa delle malattie del fegato, con particolare riferimento ai tumori.
Secondo il nuovo studio, il Triclosan è pericoloso poiché interferisce con lo sviluppo del recettore dell'androstano. Si tratta di una proteina che si occupa di metabolizzare sostanze chimiche estranee al corpo. Quando questa proteina viene danneggiata, ecco la proliferazione di cellule epatiche che nel tempo può portare ad una fibrosi epatica.
Il Triclosan, inoltre, permane nel latte materno e nelle urine, come sottolineato da studi recenti. Gli esperti suggeriscono di eliminare il Triclosan dai prodotti dove è praticamente inutile, come i saponi liquidi, in modo da ridurre il nostro contatto con questo ingrediente tramite i prodotti di uso quotidiano. Negli Stati Uniti il Triclosan potrebbe essere presto messo al bando, mentre in Europasi trova sotto osservazione.
E' stato stabilito un limite di sicurezza dello 0,3% per quanto riguarda la concentrazione di Triclosan in prodotti come dentifrici, deodoranti, detergenti per le mani o per il corpo. Si tratta però di prodotti che utilizziamo ogni giorno. Secondo uno studio recente, i saponi antibatterici aumenterebbero il rischio di infezioni proprio a causa del Triclosan. Nel dubbio, meglio leggere bene le etichette e provare ad evitare i detergenti, deodoranti e dentifrici che contengono Triclosan.