venerdì 4 ottobre 2024

Sindrome del tunnel carpale: cause e rimedi

 Per diminuire l’infiammazione può essere utile applicare tamponi di ghiaccio sulla mano o sul polso. Da evitare invece gli impacchi caldi o i cuscinetti riscaldanti perchè possono peggiorare i sintomi.




La sindrome del tunnel carpale è una malattia comune che si presenta con sintomi quali formicolio, indolenzimento della mano e del polso, sensazione di debolezza nella mano, come se perdessimo la capacità di afferrare gli oggetti.

Non è detto che questi sintomi arrivino a verificarsi, ma quando avviene la sindrome del tunnel carpale può causare una vera e propria invalidità. Quando il dolore, infatti, diventa acuto e insopportabile non permette più di utilizzare la mano.

Che cosa potete fare se siete tra gli sfortunati che soffrono di questa sindrome? L’unica soluzione possibile è quella chirurgica?

La tendenza della medicina ufficiale di fronte a malattie che comportano alterazioni anatomiche come questa è quella di trattare il problema attraverso un’operazione chirurgica.

Avviene come in officina: quando l’automobile presenta un guasto nel motore, il meccanico chiederà un pezzo di ricambio al fabbricante e si limiterà a sostituirlo. Quante volte abbiamo sentito dire o commentato che “non ci sono più bravi meccanici, ma soltanto dei cambia-pezzi”? Anche in ambito medico a volte accade qualcosa di simile.

Esistono altre soluzioni? Qui vi spiegheremo le cause, i sintomi, i possibili trattamenti “ufficiali” e alternativi per curare la sindrome del tunnel carpale.

Che cosa s’intende per sindrome del tunnel carpale (STC)?

Il tunnel carpale è un’area del polso attraversata dal nervo mediano, responsabile dell’innervazione di parte della mano. Essendo un canale molto stretto, diversi fattori possono causarne la riduzione del diametro e, di conseguenza, l’imprigionamento del nervo all’interno, che inizia a non funzionare più correttamente.

La pressione esercitata sul nervo mediano fa sì che la sensibilità e il movimento di una parte della mano vengano seriamente compromessi. I sintomi possono andare da una sensazione persistente di formicolio, fino a un dolore molto più forte e di carattere neuropatico.

Allo stesso tempo noterete che la mano si indebolisce e in particolare perde la capacità di afferrare gli oggetti con il pollice e l’indice.

Questo accade perché i muscoli della mano che vengono raggiunti dal nervo mediano non ricevono più gli impulsi necessari per funzionare correttamente. Con il tempo, questa situazione può portare a un danno muscolare permanente, con perdita della forza prensile della mano.

Cause e fattori di rischio

Come abbiamo già anticipato, la zona del polso attraversata dal nervo mediano, il tunnel carpale, è piuttosto stretta; un’infiammazione o ispessimento del canale può comprimere o premere il nervo. Questo causa dolore, intorpidimento, formicolio o debolezza.

La sindrome del tunnel carpale predilige il sesso maschile nella fascia d’età tra i 30 e i 60 anni. Più raro, invece, il caso di persone che nascono con un tunnel carpale stretto e che, quindi, hanno più probabilità di soffrire di questo problema.

È diffusa la convinzione che eseguire ripetutamente lo stesso movimento con la mano e il polso possa provocare la sindrome del tunnel carpale. In realtà non sempre è così, ma è comunque buona norma evitare i movimenti meccanici e ripetitivi. È dimostrato che l’utilizzo continuo di strumenti manuali che vibrano, come il martello pneumatico, è un fattore di rischio.

Non esiste, invece, prova certa che questa sindrome possa essere causata da attività come scrivere per molte ore al computer, utilizzare il mouse, fare movimenti ripetitivi, suonare uno strumento o praticare determinati sport.

Altri fattori di rischio:

  • Fratture ripetute e artrite del polso.
  • Presenza nel polso di una cisti o di un tumore.
  • Artrite reumatoide (malattia autoimmunitaria che colpisce le articolazioni).
  • Diabete mellito.
  • Ipotiroidismo.
  • Obesità e alcolismo.
  • Ritenzione idrica in gravidanza o in menopausa.
  • Amiloidosi.

In ogni caso, questa sindrome è nella maggior parte dei casi idiopatica: cioè la sua causa reale resta ad oggi sconosciuta, per cui il trattamento è orientato più a ridurre i sintomi che a combattere la causa.

Sintomi

  • Difficoltà ad afferrare oggetti con le dita o con il palmo (ad esempio la tazzina del caffè).
  • Difficoltà a sostenere oggetti (uno dei problemi più comuni è portare le borse della spesa).
  • Intorpidimento o formicolio nel pollice, indice, medio e anulare.
  • Formicolio persistente nel palmo della mano.
  • Dolore che va dal polso al gomito.
  • Dolore alle mani e ai polsi.
  • Problemi nella coordinazione motoria delle dita.
  • Debolezza di una o entrambe le mani.
  • Atrofia del muscolo sotto il pollice (nei casi più avanzati).

Quando consultare un medico?

I sintomi della sindrome del tunnel carpale spesso possono essere confusi con quelli dell’artrite (osteoartrite). Vi consigliamo di consultare il medico se avvertite:

  • Dolore costante che sembra aumentare nonostante stiate con la mano aperta per molto tempo, cercando di alleviarlo.
  • Sensazione di qualcosa che scricchiola o scrocchia quando muovete il polso.

Il dottore vi può sottoporre alla “manovra di Phalen” e al cosiddetto “segno di Tinel”.

  • Segno di Tinel: vengono dati dei colpetti sopra il nervo mediano, all’altezza del polso, per verificare se il dolore si estende velocemente dal polso alla mano.
  • Manovra di Phalen: viene chiesto al paziente di piegare completamente il polso in avanti per 60 secondi per vedere se questo provoca indolenzimento, formicolio o debolezza.

Se attraverso le prove di Tinel e Phalen ci sono motivi sufficienti per sospettare una sindrome del tunnel carpale, si procede a esami specifici:

  • Radiografie del polso, per accertare l’esistenza di un restringimento nei legamenti o nei tendini che circondano il nervo mediano.
  • Elettromiografia: esame diagnostico volto alla valutazione e alla registrazione dell’attività elettrica prodotta dai muscoli scheletrici.
  • Velocità di conduzione nervosa (VDC).

Trattamento

Potete provare a immobilizzare il polso usando una polsiera con stecca rigida durante la notte per alcune settimane. Se questo non vi aiuta, è possibile che sia necessario indossarla anche di giorno per almeno un mese.

Dovete evitare di dormire sopra i polsi ed è molto consigliata l’applicazione di garze fredde.

Farmaci

Farmaci comunemente utilizzati sono gli antinfiammatori non steroidei come l’ibuprofene o il naproxene. Anche le iniezioni di corticosteroidi possono lenire i sintomi per un certo periodo di tempo.


Dovete evitare di dormire sopra i polsi ed è molto consigliata l’applicazione di garze fredde.

Chirurgia

L’intervento di “liberazione del nervo” prevede l’incisione del legamento che sta esercitando pressione sopra il nervo. La chirurgia è efficace nella maggior parte dei casi, ma non al 100%, e la cicatrizzazione completa può richiedere qualche mese.


Come prevenire la sindrome del tunnel carpale?

Per ridurre la tensione e la pressione esercitata sul polso è necessario rivedere alcune abitudini a casa e in ufficio.

Mantenete una posizione naturale e rilassata

  • Osservatevi quando siete a riposo: le mani dovrebbero stare aperte e rilassate, evitando di piegare inutilmente i polsi. Evitate per quanto possibile i movimenti ripetitivi di questi ultimi.
  • Sistemate lo schermo del computer all’altezza degli occhi. Quando scrivete, la tastiera deve essere abbastanza bassa da permettere ai polsi di non piegarsi all’insù.
  • Evitate di afferrare o svitare gli oggetti con solo tre dita, perché in questo modo aumentate la pressione sul polso. Cercate, invece, di utilizzare tutta la mano e, se è un’attività continuata nel tempo, di alternare le mani e farle riposare da uno a due minuti quando necessario.
  • Per diminuire l’infiammazione può essere utile applicare tamponi di ghiaccio sulla mano o sul polso. Da evitare invece gli impacchi caldi o i cuscinetti riscaldanti perchè possono peggiorare i sintomi.

Attenzione alla posizione quando dormite

Durante le ore notturne, le braccia dovrebbero restare distese lungo il corpo mantenendo i polsi  rilassati e dritti. Se le mani restano intrappolate sotto il corpo, eserciterete una pressione che causerà una sensazione di dolore e gonfiore.

Preferite gli oggetti ergonomici

Cercate di utilizzare oggetti progettati per ridurre il rischio di lesioni ai polsi. Accessori speciali per il computer come tappetini ergonomici per il mouse o porta tastiere possono aiutare. Ricordatevi di riposare ogni tanto quando scrivete e di fermarvi se avvertite formicolio.

Esercizi con i polsi e le mani

Aiutano a migliorare la circolazione e riducono la tensione nei polsi e nelle mani.

  • Disegnare piccoli cerchi con i polsi: con i palmi rivolti verso il basso, ruotate i polsi cinque volte verso sinistra e cinque volte verso destra.
  • Tirare il pollice: palmo della mano rivolto verso il soffitto e dita leggermente rivolte verso il pavimento. Afferrate il pollice con l’altra mano e tiratelo delicatamente verso di voi, fino ad avvertire una lieve tensione. Mantenete questa posizione per dieci secondi. Ripetete l’esercizio cinque volte per pollice.
  • Stendere le cinque dita: aprite la mano con le dita ben distanziate e mantenetele così per 10 minuti. Ripetete da tre a cinque volte.
  • Stringere la mano: afferrate una pallina di gomma e stringete forte la mano dieci volte. Infine stirate le dita. Ripetete l’esercizio con l’altra mano.

In alcuni casi, è possibile che vi vediate obbligati ad apportare cambiamenti più profondi nel vostro lavoro e nelle attività ricreative. Alcuni dei lavori che comportano l’utilizzo di strumenti che vibrano sono associati a questa malattia. È un problema frequente anche tra i musicisti di professione (pianisti, flautisti, ecc.).

Rimedi naturali per la sindrome del tunnel carpale

I rimedi popolari esistenti cercano di combattere l’infiammazione e lenire il dolore.

  • Decotto di erba di San Giovanni: fate bollire per 10 minuti 3 foglie di iperico o erba di San Giovanni in una tazza d’acqua. Bevete il decotto tiepido. Con una tazza al giorno sentirete alleviare il dolore e il formicolio tipici di questa sindrome; inoltre, grazie alle sue proprietà tranquillizzanti, sopporterete meglio il dolore, il che contribuisce a interrompere il circolo vizioso fisico-emotivo che spesso accresce il dolore o lo fa durare più a lungo.
  • Olio di lino: consumate un cucchiaio al giorno di olio di semi di lino per due (o fino a quattro) settimane. Secondo alcune ricerche, infatti, gli acidi grassi contenuti in questi semi collaborano attivamente alla riduzione dell’infiammazione.
  • Vitamina B6: tra gli alimenti che la contengono ricordiamo le patate, il riso integrale, le banane, le verdure a foglia verde e il petto di pollo. Se preferite assumerla in pastiglie, la quantità consigliata è di 2 milligrammi al giorno.
  • Applicate dei tamponi di ghiaccio sulla mano o sul polso, per diminuire l’infiammazione. Non applicate mai garze calde o cuscinetti scalda polso, perché peggiorano i sintomi.

3 rimedi naturali per asma e tosse

 Esistono diversi rimedi casalinghi che possono supportare il trattamento medico, se il professionista lo autorizza.


L’asma e la tosse sono due dei problemi di salute più comuni. Fortunatamente entrambi hanno cure specifiche, basta recarsi presso uno studio medico. Oltre a questo, alcuni rimedi naturali per l’asma e la tosse possono aiutare ad alleviare i sintomi.

Sono in molti a voler provare, ad un certo punto della vita, i cosiddetti rimedi della nonna, a base di ingredienti naturali. Sebbene l’efficacia di molti di essi sia solo aneddotica, altri hanno invece un certo supporto scientifico. Naturalmente, la maggior parte delle volte la loro efficacia varia da lieve a moderata.

3 rimedi naturali per asma e tosse

Prima di insegnarti i migliori rimedi tradizionali per asma e tosse, ricorda che questi non sono sostitutivi della terapia medica. Il loro uso è sempre complementare, se possibile sempre sotto controllo dello specialista. Vediamo quali ingredienti puoi usare per ottenere sollievo sintomatico.

1. Rimedio naturale alla cipolla per la tosse


Uno dei principali rimedi che viene consigliato in ambito popolare per alleviare l’asma e la tosse è molto diffuso in cucina: la cipolla.

Un articolo pubblicato su Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine nel 2021 ha rilevato che la cipolla fornisce effetti rilassanti alla muscolatura liscia tracheale; che a sua volta si traduce in attività broncodilatatorie e nel sollievo delle malattie respiratorie ostruttive.

È stata usata per trattare l’asma indotta negli esperimenti sugli animali ed è nota la sua capacità di alleviare sintomi come la tosse nelle infezioni polmonari. Vediamo come puoi approfittarne.

Ingredienti

  • Il succo di 2 limoni
  • 2 tazze d’acqua (500 ml)
  • ½ kg di cipolle rosse o viola
  • 7 cucchiai di miele grezzo (175 g)

Preparazione

  • Per prima cosa taglia a fettine la cipolla, spremi i due limoni e metti da parte.
  • In una padella, preriscalda lo zucchero a fuoco medio. Mescola costantemente fino a doratura.
  • Quindi, aggiungi la cipolla, cuoci per un paio di minuti e aggiungi l’acqua. Porta la miscela a ebollizione a fuoco medio fino a quando l’acqua si riduce di un terzo. Lascia raffreddare.
  • Aggiungi il miele e il succo di limone al composto e mescola bene il tutto.
  • Lascia in infusione durante la notte, al mattino filtra il liquido e conservalo in un barattolo di vetro.
  • Consumalo con moderazione per ottenere sollievo in presenza dei sintomi. Cerca di evitare di prenderne più di 3 cucchiai al giorno.

2. Rimedi a base di zenzero per la tosse

Lo zenzero è un’altra opzione per alleviare la tosse in modo naturale. È noto che alcuni dei suoi composti, come i polisaccaridi, possono fornire un sollievo temporaneo dagli episodi di tosse. Inoltre, ci sono prove che le sue proprietà antinfiammatorie e immunomodulatorie possono essere utilizzate per le condizioni respiratorie.

Se vuoi sfruttare i benefici dello zenzero, puoi consumarlo in diversi modi. Presta attenzione ai tre che ti proponiamo:

  • Mastica lo zenzero fresco.
  • Bevi un infuso di zenzero (con un po’ di limone).
  • Prepara uno sciroppo di miele con lo zenzero.

Lo sciroppo di miele e zenzero è forse uno dei modi più conosciuti e tradizionalmente usati per trarne benefici.

Ingredienti

  • 1 cucchiaino di miele (7,5 g)
  • ½ cucchiaino di zenzero macinato (2 g)
  • Opzionale: succo di limone, spicchi d’aglio fresco

Preparazione

  • Mescola bene lo zenzero con il miele per evitare di inalarlo durante il consumo.
  • Una volta ottenuto un prodotto omogeneo, è pronto: prendine un cucchiaino prima di ogni pasto.

3. Rimedio al ravanello e miele per l’asma e la tosse


Tagliare a fette il ravanello è  il modo tradizionale di mangiarlo, ma ci sono molte altre preparazioni.

Il ravanello è stato utilizzato in combinazione con altri ingredienti come terapia per gli episodi asmatici. È stato suggerito che possa inibire le risposte infiammatorie, quindi sta emergendo come trattamento complementare per le complicanze respiratorie. Da parte sua, è noto che il miele combinato con altri agenti fornisce sollievo sintomatico contro l’asma.

Ingredienti

  • 1 ravanello nero
  • 3 o 4 cucchiai di miele (75 o 100 g)
  • Preparazione

    • Per prima cosa dovrai lavare bene il ravanello e poi lasciarlo asciugare. Rimuovi la parte inferiore e taglia la parte superiore.
    • Metti il ravanello in un contenitore adatto e aggiungi tra 3 e 4 cucchiai di miele.
    • Copri la parte superiore del ravanello che hai tagliato. Lascialo riposare durante la notte.
    • Consuma con moderazione.

sabato 15 giugno 2024

Granita di anguria, ricetta estiva per rinfrescarsi

 L’anguria o cocomero è il frutto della pianta annuale Citrullus lanatus appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee.

Esistono oltre 1.200 varietà di anguria con forme diverse: rotonda, ovale, cubica, a cuore e colori che vanno dal rosso all’ arancione, dal giallo al bianco.
L’elevatissimo contenuto di acqua - 95,3 g su 100 g - lo rende un frutto particolarmente dissetante, rinfrescante e diuretico. La Cina è il principale paese di produzione di questo frutto ormai diffuso in tutto il mondo.
Oggi vedremo come fare la granita di anguria senza zucchero aggiunto, ma prima un ripasso sui suoi effetti benefici.



A cosa fa bene l’anguria? Benefici, proprietà e vitamine



I principali benefici dell’anguria sono collegati alle vitamine e ai minerali. Contiene infatti la vitamina c (8 mg/100 g) e beta-carotene (222 ug/100 g), mentre tra i minerali è predominante il potassio (280 mg/100 g) ed è inoltre presente il magnesio (8 mg/100 g).
Il colore rosso di questo frutto è conferito dal licopene, un carotenoide dal potere antiossidante. Questo pigmento vanta numerose proprietà. Infatti:
  • Previene diverse malattie croniche legate all’invecchiamento, come Alzheimer e diabete tipo 2
  • Supporta la salute della prostata e del polmone
  • Riduce il rischio cardiovascolare
  • Protegge la pelle dall’esposizione al sole
  • Favorisce la salute degli occhi e del cervello
Gli effetti benefici dell’anguria sono attribuiti anche all’aminoacido citrullina, convertita nell’organismo in arginina, un aminoacido essenziale che sembrerebbe avere la capacità di migliorare l’elasticità dei vasi sanguigni.

I semi di anguria si possono mangiare?

semi dell’anguria non solo sono commestibili, ma rappresentano una vera e propria miniera di elementi preziosi.
 
Sono ricchi di proteine vegetalifibreminerali tra cui ferro, magnesio, rame, manganese, oltre a vitamine del gruppo B e grassi insaturi, favoriscono la riduzione del colesterolo “cattivo” LDL.
 
È bene però tenere a mente alcuni accorgimenti prima di mangiarli: dopo averli lavati e asciugati, è opportuno tostarli.
 
In cucina si possono utilizzare per condire insalate o zuppe, come da usanza in alcuni paesi asiatici.
 
In generale è meglio non eccedere con il consumochi soffre di diverticolite dovrebbe ad esempio evitarli.
 
Nella nostra granita di anguria, il consiglio è quello di utilizzare una varietà che presenta pochi semi, al fine di essere agevolati nel procedimento. Un esempio è la cocomera monofrutto di Fresco Senso.

Curiosità sull’anguria: lo sapevi che…

Come testimoniato dal ritrovamento di alcune pitture e riportato nei geroglifici risalenti all’antico Egitto, il cocomero nasceva dal seme del dio Seth, divinità del deserto e dei morti, e veniva riposto nelle tombe dei faraoni per garantire il sostentamento nell’aldilà.

 

Merenda sana e golosa: granita di anguria senza zuccheri aggiunti



La granita di anguria, senza l’aggiunta di zucchero semolato o altri dolcificanti, è una merenda sana e golosa, che conquista grandi e piccini e che prevede inoltre solo 2 ingredienti.
 
Per la ricetta della granita al cocomero utilizzeremo l’anguria congelata in giornata. Se preferite conservarla per il futuro, si consiglia di consumarla entro 3 mesi. Per la preparazione servirà inoltre un frullatore.
 
Le scaglie di cioccolato fondente >75%, che aggiungeremo in fase finale, vanno a modulare l’ingresso degli zuccheri nel sangue provenienti dall’anguria, evitando il picco glicemico.