martedì 19 agosto 2014

Farmaci e sole: attenti a quei due!

Le medicine che il dottore ci ha prescritto potrebbero riservarci qualche sorpresa quando, al mare, finiscono per interagire con la luce solare. Ecco allora le precauzioni da adottare

Le terapie, si sa, non vanno in vacanza. E allora può capitare che al mare ci tocchi prendere qualche medicinale. In questa circostanza è bene allora adottare qualche precauzione in più per evitare spiacevoli inconvenienti. In alcuni casi, infatti, ci può essere un’interazione tra luce solare e farmaci. Come comportarsi allora? Ce lo spiega il dottor Giorgio Serino, responsabile Pronto soccorso e Medicina interna del Policlinico San Donato IRCCS.
ATTENZIONE ALLE MEDICINE CHE SPALMIAMO SULLA PELLE – Banditi tutti i farmaci per uso cutaneo, cioè quelli da spalmare sulla pelle come creme, lozioni e gel. «I medicinali per uso topico (locale), a qualunque categoria essi appartengano, che si tratti di antimicotici (usati per funghi e micosi), di cortisonici (per infiammazioni di vario tipo) o di antinfiammatori, non vanno mai usati se ci si espone al sole», spiega SerinoI farmaci, infatti, a differenza dei cosmetici, non vengono testati per la fotosensibilizzazione e possono così determinare reazioni avverse. La pelle si può facilmente arrossare, possono comparire eritemi o addirittura vere e proprie ustioni di primo e secondo grado. Inoltre, possono comparire macchie e chiazze sgradevoli dal punto di vista estetico, causate dall’accumulo di melanina. Si tratta di fenomeni reversibili, certo, che richiedono però tempo e pazienza per rientrare nella normalità».
GEL, CREME E LOZIONI MEDICHE SOLO LA SERA PRIMA DI CORICARSI – E se dell’antinfiammatorio locale non possiamo proprio fare a meno? «La regola è spalmarlo la sera prima di andare a dormire», risponde il dottor Serino. «Il principio attivo del farmaco avrà così la possibilità di penetrare nell’organismo durante le ore notturne. Se sono previste più applicazioni quotidiane, l’accortezza d’obbligo è quella di coprire la parte trattata con una maglietta, un foulard o una garza. Starsene sotto l’ombrellone non è sufficiente per scongiurare reazioni spiacevoli, perché i raggi solari arrivano comunque».
FARMACI PER BOCCA: LEGGETE IL “BUGIARDINO” – «Se invece il medico ci ha prescritto pillole, sciroppi o pastiglie, la prima cosa da fare è leggere con attenzione il foglietto illustrativo che, per legge, deve mettere in evidenza eventuali reazioni avverse. Se il farmaco è stato prescritto per la prima volta e in prossimità della vacanza, è consigliabile evitare di stare al sole fino alle 24 ore successive alla conclusione della terapia. Se la pelle è già sufficientemente abbronzata è, invece, molto meno probabile che ci possano essere problemi».
OCCHIO AGLI ANTIBIOTICI – Ma tra tutti i farmaci quali sono quelli più a rischio? «Sicuramente gli antibiotici in genere», dice Serino, «e in particolare una categoria di antibiotici, le tetracicline (come la doxiciclina, indicata nel trattamento delle patologie infettive di vari organi ed apparati), che possono causare orticaria e prurito. Anche le penicilline e i sulfamidici che si usano assai spesso per curare, per esempio, bronchiti o infiammazioni urinarie, possono provocare eritemi, macchie cutanee e arrossamenti della pelle».
MENO PROBLEMI CON ANTINFIAMMATORI E ANTICOAGULANTI – «Con gli antinfiammatori come il paracetamolo e l’acido acetilsalicilico (la comune “Aspirina”) non ci sono, in genere, problemi pur esponendosi al sole, soprattutto se questi medicinali sono già stati assunti in passato. Anche gli anticoagulanti (come il “Coumadin”) non determinano reazioni avverse. Idem dicasi per la “pillola”, utilizzando però quelle a più bassa concentrazione di estrogeni. Un po’ di attenzione anche con i complessi multivitamici: le vitamine del gruppo B (in particolare la B6) possono condurre a una sensibilizzazione cutanea con eritemi. Infine, alcuni farmaci antiaritmici contenenti iodio (leggi: amiodarone) possono creare problemi sulla pelle».
E SE IL DANNO È AVVENUTO? – E se la reazione fotosensibile c’è stata per una nostra disattenzione? Se, insomma, la schiena o il braccio sono arrossati o, peggio, ustionati, perché abbiamo assunto un farmaco a rischio e ci siamo esposti al sole? «In caso di reazione importante come un’ustione, bisogna senz’altro rivolgersi al Pronto soccorso. Se la reazione è meno intensa bisogna comunque, va da sé, evitare di esporsi nuovamente al sole. Non vanno mai spalmate creme (di qualunque genere e tipo) sulla parte lesa. Solo dopo 12-24 ore dall’ustione è consigliabile impiegare una crema a base di cortisone».

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