Per eliminare il benzene e l'acroleina respirati con l'aria inquinata basta bere una bevanda contenente polvere dei loro germogli
I broccoli possono contribuire a proteggere la salute dagli effetti dannosi dell'inquinamento. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Cancer Prevention Research da un gruppo di ricercatori guidato da Patricia Egner della Johns Hopkins University, secondo cui bere quotidianamente mezza tazza di una bevanda a base di estratto di germogli di broccoli aumenta rapidamente i livelli di benzene e acroleina eliminati con le urine.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità l'inquinamento atmosferico è responsabile di 7 milioni di decessi all'anno in tutto il mondo. Non solo, lo scorso anno l'International Agency for Research on Cancer ha classificato l'inquinamento atmosferico e le particelle inquinanti come cancerogeni. Fra le sostanze pericolose sono incluse proprio il benzene presente nel gas di scarico dei veicoli e l'acroleina prodotta quando la temperatura dell'olio utilizzato per friggere supera il suo punto di fumo. I germogli di broccoli, al contrario, sono una fonte preziosa di molecole amiche della salute, prima fra tutte la glucorafanina. Questa, una volta ingerita, viene convertita in sulforafano. Secondo i ricercatori sarebbe proprio quest'ultimo a favorire l'eliminazione degli inquinanti atmosferici dannosi per l'organismo umano.
Egner e colleghi lo hanno scoperto coinvolgendo nelle loro ricerche 291 abitanti di una delle aree più inquinate della Cina. Nelle 12 settimane di studio alcuni dei partecipanti hanno bevuto ogni giorno una bevanda a base di acqua distillata, succo d'ananas e succo di lime; gli altri hanno bevuto la stessa bevanda addizionata di una polvere di germogli di broccoli contenente 600 µmol di glucorafanina e 40 µmol di sulforafano. Misurando i livelli degli inquinanti nel sangue e nelle urine dei partecipanti è stato scoperto che già dal primo giorno di assunzione la bevanda a base di broccoli aumenta del 61% l'eliminazione del benzene attraverso le urine, continuando a farlo per le restanti 12 settimane. L'aumento dell'escrezione di acroleina si assesta invece al 23%. Ulteriori analisi hanno svelato che il sulforafano potrebbe agire attivando NRF2, una molecola che aumenta la capacità delle cellule di adattarsi e sopravvivere alla presenza di un'ampia gamma di tossine.
“Questo studio indica un mezzo economico, semplice e sicuro che può essere sfruttato dalle persone per provare a ridurre alcuni dei rischi a lungo termine associati all'inquinamento dell'aria”, commenta Thomas Kensler, coautore dello studio. Ma c'è di più. Infatti secondo i ricercatori i meccanismi attivati dai principi attivi dei broccoli potrebbero aiutare ad eliminare alcuni inquinanti presenti dell'acqua e nel cibo.
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