Gli effetti positivi del consumo di frutta secca tornano a far parlare di loro all'European Congress on Obesity
La dieta ideale per tenere alla larga il diabete include anche i pistacchi. A confermare i benefici di questo e di altre tipologie di frutta secca, già emersi lo scorso autunno durante l'International Congress of Nutrition di Granada (Spagna), è la presentazione all'European Congress on Obesity di Sofia dei risultati dello studio condotto all'Università Rovira i Virgili di Tarragona (Spagna) da Mònica Bulló e colleghi.
Analizzando l'effetto del consumo di pistacchi in 54 individui in una condizione di prediabete (cioè con glicemia elevata, ma per cui non è ancora possibile parlare di diabete vero e proprio) Bulló e colleghi hanno scoperto che abbinare a una dieta mediterranea ad apporto calorico controllato il consumo quotidiano di 57 grammi di pistacchi riduce sia laglicemia, sia i livelli di insulina e quelli di colesterolo “cattivo”. In altre parole, i pistacchi sembrano davvero contribuire al controllo di noti fattori di rischio per il diabete.
Secondo Bulló questi benefici potrebbero derivare dall'effetto combinato dei grassi insaturi, delle fibre, degli antiossidanti e dei carotenoidi presenti in questo tipo di frutta secca. Più in generale, la ricercatrice consiglia di mangiare noci, pistacchi e altra frutta secca per favorire un buono stato di salute generale.
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