Scienziati scoprono il meccanismo dietro alle risposte infiammatorie della pelle. Un risultato che segna un passo avanti nella comprensione di come agiscono i recettori implicati nell’attenuazione delle risposte infiammatorie, e che può portare a gestirne l’azione in modo da ridurre la risposta e fermare la manifestazione dannosa a livello cutaneo, tipica della psoriasi
Dietro alla psoriasi, la malattia che si evidenzia con un danno visibile sulla pelle, c’è una risposta infiammatoria cronica. Questa infiammazione, se controllata in modo naturale dall’organismo può portare alla scomparsa dei sintomi e, infine, alla guarigione.
Questo è ciò che hanno pensato i ricercatori del Sanford-Burnham Medical Research Institute di La Jolla (Usa) i quali hanno condotto uno studio in cui si è proprio scoperto che dietro alle risposte infiammatorie più o meno intense da parte dell’organismo vi un recettore chiamato “BTLA”, ossia l’Attenuatore dei Linfociti T.
L’organismo, di fronte all’emergenza, rilascia cellule T (o linfociti) che vanno ad agire contro gli agenti patogeni. Questo processo è causa di infiammazione, tuttavia dopo che queste cellule hanno compiuto il loro lavoro vanno a “raffreddarsi” per infine ripristinare l’omeostasi (la stabilità) immunitaria. Ecco dunque il segreto: riuscire ad agire sulla risposta delle cellule T e, in particolare, sul BTLA.
«Il nostro studio – spiega il prof. Carl Ware, Direttore dell’Infectious and Inflammatory Disease Center al Sanford-Burnham – mostra che l’espressione del BTLA nelle cellule T gamma-delta disattiva la loro risposta agli stimoli del sistema immunitario. Le cellule T gamma-delta sono la prima linea di difesa contro gli agenti patogeni e, se non si “spengono”, possono portare a infiammazione indesiderata e distruzione dei tessuti».
Fino a oggi gli scienziati sapevano che le cellule T gamma-delta erano importanti per l’avvio delle risposte infiammatorie nella pelle, ma non si sapeva come disattivare queste cellule, in modo da poter controllare l’infiammazione.
«Ora – sottolinea Ware – sappiamo che il BTLA funge da coordinatore critico nello spegnere le cellule T in modo da evitare che il sistema immunitario vada fuori controllo, contribuendo a riequilibrare il sistema immunitario».
La soluzione per trattare le malattie della pelle indotte dalla risposta infiammatoria – come la psoriasi – potrebbe dunque essere un’azione sul BTLA che favorisca l’omeostasi e, di conseguenza, il controllo della malattia. Ecco perché lo studio si è concentrato su questo recettore, su come agire su di esso, e come questo potesse avere delle ripercussioni nella riduzione della risposta infiammatoria e i danni alla pelle.
I ricercatori hanno osservato gli effetti di questa azione sia su modello animale (murino) che su cellule umane, descrivendo un nuovo percorso che regola l’espressione del BTLA.
«Per essere efficace contro gli agenti patogeni, ma prevenire i danni cagionati dalle proprie difese del corpo – sottolinea Ware – il sistema immunitario deve mantenere un equilibrio. In sostanza, BTLA aiuta il controllo delle risposte infiammatorie riducendo l’attività e il numero di cellule T gamma-delta attive».
La comprensione e l’azione su questi meccanismi, secondo gli autori, potrà portare allo sviluppo di nuove terapie che permettano il controllo e anche la remissione della malattia.
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