martedì 18 novembre 2014

Acido urico alto: cause, sintomi, dieta e rimedi

 L’acido urico è una sostanza prodotta dal nostro organismo, la cui concentrazione nel sangue è un indicatore della funzionalità dei reni. I valori di acido urico (uricemia) si misurano attraverso un prelievo di sangue effettuato a digiuno e vengono considerati nella norma se sono compresi tra 2,40 e 5,70 mg/Dl di sangue (nelle donne) o tra 3,40 7,00 mg/Dl di sangue (negli uomini). Un persona che presenta un’eccessiva concentrazione di acido urico corre il rischio di ammalarsi di gotta, patologia che implica la formazione di edemi e infiammazioni a carico delle articolazioni chiamati, appunto, “tofi gottosi”. Insufficienti livelli di acido urico, invece, possono essere indice di un’alimentazione inadeguata, di un’epatite virale in atto o di un’alterata funzionalità epatica e renale.
Cause e sintomi
L’aumento dei valori di acido urico può avere un’origine patologica, può essere causato da un’alimentazione errata e sbilanciata o da uno stile di svita scorretto. La sindrome da lisi tumorale, la presenza di sintomi tipici di un’insufficienza renale, la glicogenesi di tipo I, la psoriasi, l’emolisi e il diabete sono tra le principali patologie che possono determinare questa alterazione. Anche l’abuso di alcool, una dieta ricca di proteine animali o l’utilizzo prolungato nel tempo difarmaci diuretici può, però, favorire l’insorgere dell’iperuricemia. La presenza di valori elevati di acido urico spesso implica la comparsa di altri sintomi che possono essere utili per la formulazione di una diagnosi corretta. Dolori articolari, ipertensione, coliche renali e forte prurito possono essere campanelli d’allarme se associati ad esami clinici positivi, laddove si riscontrino anche livelli alti di colesterolo, ferritina e ves. Le principali conseguenze di un’elevata e costante presenza di acido urico nell’organismo sono la gotta, problemi renali, patologie cardiovascolari e l’insorgere deldiabete, malattia raddoppiata negli ultimi trent’anni.
Dieta e rimedi
Una dieta sbilanciata e particolarmente ricca di composti azotati (purine e proteine) può facilitare l’insorgenza dell’iperuricemia. Per ridurre i livelli di acido urico, pertanto, andrebbe limitato il consumo di alimenti quali selvaggina, carni, pollame, pesce grasso, crostacei, salumi e insaccati, mentre andrebbero prediletti i cibi a basso contenuto di purine quali latte, uova, formaggi, verdure, frutta e pasta. In caso di iperuricemia, inoltre, è molto importante non assumere un quantitativo eccessivo di calorie e bere in abbondanza. Vanno evitati gli alcolici e le bevande gassate, ma oltre all’acqua sono particolarmente indicati anche infusi tisane. Per ridurre i valori di acido urico, unitamente ad una dieta adeguata, si può ricorrere all’utilizzo di farmaci o di rimedi naturali. Ilfrassino e la betulla, ad esempio, sono piante particolarmente indicate per trattare la gotta, sia che vengano assunte sotto forma di capsule, che di infusi o tinture.

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