In moltissimi casi la diagnosi date per assodate non vengono confermate dai test
Chi ha sempre pensato di essere allergico alla penicillina potrebbe presto scoprire di non esserlo. Infatti secondo una serie di dati presentati al convegno annuale dell'American College of Allergy, Asthma an Immunology(Acaai) molti dei presunti allergici a questo antibiotico in realtà non ha mai ricevuto una conferma della diagnosi da parte di test allergologici specifici. Nel momento in cui effettuano i test la verità viene però a galla, svelando che potrebbe essere possibile tornare all'uso delle penicilline ed evitare, così, il ricorso ad antibiotici più costosi, più tossici e meno efficaci.
Uno studio coordinato da Thanai Pongdee, allergologo della Mayo Clinic, ha ad esempio svelato che ben il 94% delle persone che crdono di essere allergiche alla penicillina può risultare negativo ai test allergologici. “Una gran parte degli individui coinvolti nel nostro studio che aveva una storia di allergia alla penicillina in realtà non era allergica – ha raccontato l'allergologo – Potrebbero aver avuto una risposta sfavorevole alla penicillina in qualche momento nel passato, ad esempio un'orticaria o gonfiori, ma ora non hanno mostrato nessun segno di allergia alla penicillina”. In un altro studio i test cutanei hanno smentito il 100% delle presunte allergie alla penicillina prese in considerazione, permettendo di modificare la terapia farmacologica - e di ridurne così i costi - per 29 dei 38 pazienti coinvolti.
“Sapevamo che la maggior parte delle persone che indicano fra le allergie di cui soffrono quella alla penicillina in realtà non risultano allergiche quando vengono riesaminate, perciò se è possibile stabilire che non lo sono si può evitare di utilizzare antibiotici più tossici e più cari – ha commentato Pondgee in un'intervista – Non succede molto spesso che un medico metta in dubbio la convinzione che un paziente sia ancora allergico. In molti – ha sottolineato l'esperto – non si rendono conto che si tratta di una caratteristica che può essere persa nel tempo”.
“Quando ci viene detto che siamo allergici a qualcosa è importante essere visitati e testati da un allergologo, che ha la preparazione specializzata necessaria per una diagnosi e un trattamento accurati – ha sottolineato James Sublett, presidente eletto dell'Acaai – Se si è davvero allergici a un farmaco l'allergologo saprà fornire consigli su un'alternativa appropriata”.
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