giovedì 10 settembre 2015

Noci e arachidi, riducono del 23% pericolo di morte prematura



Consumo regolare diminuisce pericolo di diabete, malattie neurodegenerative e patologie respiratorie

Una manciata di noci o di arachidi al giorno riduce del 23% il rischio di morte prematura. Ad affermarlo, in uno studio pubblicato sulla rivistaInternational Journal of Epidemiology, sono i ricercatori dell'Università di Maastricht (Paesi Bassi), secondo cui il consumo regolare di questa frutta secca è associato a una minore mortalità per cancro, diabete, malattie respiratorie e patologie neurodegenerative.

Nel corso della ricerca, gli autori hanno monitorato lo stato di salute e le abitudini alimentari di 120.852 cittadini olandesi, di età compresa tra 55 e 69 anni, per un periodo di 10 anni (dal 1986 al 1996). Al termine dell'esame, hanno scoperto che i partecipanti che mangiavano pochi grammi di arachidi o noci al giorno correvano un minor pericolo di sviluppare le principali malattie correlate a morte prematura.

In particolare, l'assunzione quotidiana di circa 15 g di questa frutta era associata a un rischio inferiore del 45% di sviluppare malattie neurodegenerative, del 39% di essere colpiti da patologie respiratorie e del 30% di soffrire di diabete. Consumare il burro d'arachidi, invece, non produce effetti benefici sull'organismo, perché contiene quantità elevate di sostanze - come oli vegetali e sale - che, a lungo andare, potrebbero risultare nocive per la salute.

“È straordinario come sia possibile osservare una riduzione della mortalità con un consumo di soli 15 grammi di noci o arachidi al giorno – osserva il professor Piet van den Brandt, che ha coordinato lo studio -. Un introito maggiore di questi frutti non risulta associato a un'ulteriore riduzione del rischio di morte prematura”.


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