Non è l'ultima moda del momento, e non è molto diversa dalla Dieta Mediterranea. Ecco le abitudini alimentari che potrebbero aver permesso a questi Cavalieri di vivere il doppio rispetto ai loro contemporanei
l segreto della longevità potrebbe essere nascosto nella dieta seguita dai Cavalieri Templari, ma attenzione: forse, in fondo, non si tratta altro che di un regime alimentare - e di un stile di vita - molto simile alla Dieta Mediterranea. Tutte queste supposizioni derivano da una ricerca pubblicata su Digestive and Liver Disease da un gruppo di esperti del settore, tra cui il direttore del reparto di Medicina d’Urgenza del Policlinico “A. Gemelli” di Roma, Francesco Franceschi.
I Templari sono rinomati per la loro longevità. Quando, nel 1321, furono portati a processo avevano in molti casi più di 70 anni, un’età circa doppia rispetto all’aspettativa di vita media dell’epoca. I documenti analizzati da Franceschi e colleghi hanno svelato che le abitudini alimentari dei Cavalieri erano decisamente diverse rispetto a quelle dei loro contemporanei, soprattutto di coloro che appartenevano alle classi sociali più abbienti. Il consumo delle carni era molto diffuso, l’assunzione di grassi e calorie abbondante, e l’obesità era considerata segno di ricchezza. Fra le patologie più diffuse c’era la gotta, e non mancavano nemmeno i problemi associati al diabete e a livelli eccessivi di colesterolo e trigliceridi nel sangue. I Templari, invece, mangiavano carne solo 2 volte alla settimana, mentre portavano in tavola i legumi 3 volte alla settimana e consumavano spesso pesce. Consideravano i frutti di mare un’ottima alternativa della carne, e consumavano anche buone quantità di formaggi, frutta fresca e olio d’oliva. Fra le bevande, l’acqua era arricchita con unaspremuta d’arance dalle proprietà antibatteriche, mentre al vino veniva aggiunta polpa di aloe dall’azione antisettica e fungicida.
Alle sane abitudini alimentari si aggiungevano inoltre altrettanto sane abitudini igieniche. Lavarsi le mani prima di mangiare era un obbligo e anche l’igiene del refettorio era ben curata. Il risultato? Un’alimentazione ricca di alleati della flora batterica intestinale, di omega 3 nemici del colesterolo e dei trigliceridi, di fonti di molecole dalle proprietà antiossidanti e antidepressive e in grado di ridurre i rischi associati alle contaminazioni microbiche. Secondo Franceschi e colleghi tutte queste caratteristiche possono essere la spiegazione della longevità dei Templari; se così fosse, la storia di quest’ordine religioso cavalleresco non farebbe che confermare i benefici derivanti da un’alimentazione basata sui principi della Dieta Mediterranea, che rispecchia in molti aspetti la dieta dei Templari.
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