venerdì 9 dicembre 2016

AGRUMI, FONTE DI VITAMINA C E FLAVONOIDI: COME EVITARE LE CARENZE (E LO SCORBUTO)




Sappiamo bene che gli agrumi sono una fonte importante di vitamina C ma non si tratta del loro unico pregio. Infatti gli agrumi sono anche ricchi di flavonoidi, delle sostanze che favoriscono il corretto funzionamento del nostro organismo e che di proteggono dall’invecchiamento precoce.
I flavonoidi proteggono il cuore e il cervello, favoriscono la circolazione, hanno proprietà analgesiche e antinfiammatorie.
Troviamo i flavonoidi nelle arance, nei limoni, nei mandarini e nei pompelmi. Questi agrumi sono anche fonti importanti di vitamina C. Dobbiamo ricordare che la vitamina C non è però presente soltanto negli agrumi, così come sono numerosi i cibi che contengono flavonoidi.

Fonti di flavonoidi e polifenoli

I flavonoidi lavorano in sinergia con la vitamina C per incrementare gli effetti positivi degli agrumi e della frutta che li contengono. Flavonoidi e polifenoli sono dei potenti antiossidanti che rappresentano un vero e proprio elisir di lunga vita. Tra le fonti di flavonoidi e polifenoli che abbiamo a disposizione, troviamo:


  • Fonti di vitamina C

    La vitamina C non è contenuta soltanto negli agrumi, come a volte si crede. Una fonte importante di vitamina C è infatti rappresentata dai kiwi.
    • 100 grammi di kiwi contengono 92,7 mg di vitamina C
    • 100 grammi di arance contengono 53,2 mg di vitamina C
    • 100 grammi di mandarini contengono 26,7 mg di vitamina C
    Ecco che per evitare una carenza di vitamina C è bene consumare sia agrumi che kiwi e aggiungere alla dieta altra frutta e verdura fresca ricca di vitamina C, come ribes, peperoni, lamponi, fragole, pomodori, carote, pesche, albicocche, frutti di bosco.
  • Come evitare carenze vitaminiche e scorbuto

    Gli esperti a livello internazionale sono preoccupati per la dieta attuale, povera di frutta e verdura fresca e in cui prevalgono i cibi confezionati. Le cattive abitudini potrebbero portare al ritorno dello scorbuto. Per prevenire le carenze vitaminiche bisogna consumare cibi freschi ricchi di vitamina C.
  • Lo scorbuto si presenta con i seguenti sintomi: gonfiore e sanguinamento delle gengive, sensibilità delle articolazioni e dei muscoli, pelle ruvida, secca e incolore, scarsa capacità di rimarginazione delle ferite.
    Una dieta squilibrata basata prevalentemente su cibi confezionati e da fast food è assolutamente sconsigliata per mantenersi in salute e per evitare le carenze di vitamine e flavonoidi. Facciamo dunque il pieno di frutta e verdura fresca e approfittiamo di kiwi e agrumi ancor di più quando sono di stagione.

NAUSEA: 10 RIMEDI NATURALI




La nausea è un fenomeno molto fastidioso che può accompagnare le sindromi influenzali, la gravidanza, ma che può rappresentare uno dei sintomi di problemi digestivi o di una possibile intossicazione alimentare. Inoltre la nausea può comparire in viaggio, durante gli spostamenti in auto, in nave o in aereo.
Ecco alcuni consigli utili.

1) Zenzero

Lo zenzero è uno dei rimedi naturalipiù conosciuti ed efficaci in caso di nausea, sia quando il problema è dovuto alla cattiva digestione, sia quando si tratta del classico malessere che può sopraggiungere durante un viaggio. Bere una tisana allo zenzero, mangiare un pezzetto di zenzero fresco (ma anche candito) o assumere un cucchiaino di miele con l'aggiunta di un pizzico di zenzero in polvere può essere utile per placare la nausea in breve tempo. Per la nausea da viaggio, si consiglia di versare una o due gocce di olio essenziale di zenzero su un fazzoletto, da annusare di tanto in tanto. L'impiego dello zenzero, o del suo olio essenziale, potrebbe essere sconsigliato in gravidanza. In proposito raccomandiamo di consultare il vostro erborista di fiducia.

2) Limone

Il profumo di limone può essere utile per alleviare il senso di nausea, calmare lo stomaco e alleviare l'agitazione. Tagliate una fetta di limone con un coltello affilato, oppure suddividetelo a metà. Posizionate il limone vicino a voi, in modo da avvertirne l'aroma. Respirate inspirando e espirando profondamente. In alternativa, diffondete nell'aria qualche goccia di olio essenziale di limone o versatene una piccola quantità su un fazzoletto, da annusare di tanto in tanto.

3) Menta piperita

L'olio essenziale di menta piperita può essere molto utile in caso di nausea. Danièle Festy, farmacista esperta di oli essenziali e aromaterapia in "La mia Bibbia degli oli essenziali" suggerisce di mettere 2 gocce di olio essenziale di menta piperita su unazolletta di zucchero e di lasciarla sciogliere in bocca. A chi vuole evitare lo zucchero consiglia di mettere una sola goccia di olio essenziale di menta piperita sotto la lingua.

4) Digiuno

Se la nausea è molto forte ed è causata in modo altamente probabile da problemi di digestione o dall'aver mangiato degli alimenti che hanno provocato forti fastidi, potrebbe essere utile saltare uno o due pasti, o meglio sostituirli con del brodo di verdure e con delle bevande calde. Può essere utile bere del tè al limone o della limonata calda.

5) Infusi di erbe

Tra gli infusi di erbe consigliati in caso di nausea dovuta a problemi digestivi troviamo l'infuso di basilico e l'infuso di menta piperita. E' bene ricordare che se la nausea è accompagnata dal desiderio di rimettere è bene seguire questa richiesta del nostro organismo e liberare lo stomaco dal peso che lo tormenta, piuttosto che cercare di trattenerlo.

6) Fibre

Se la nausea è dovuta ad un'intossicazione alimentare, potrebbe esservi utile consumare dei cibi ricchi di fibre, che aiutino l'organismo ad eliminare le tossine. Tra gli alimenti consigliati troviamo le mele e in generale la frutta fresca e gli ortaggi crudi, come le insalate e le carote. Meglio scegliere sempre prodotti bio e di stagione.

7) Impacco freddo

Un altro rimedio utile per placare il senso di nausea improvviso consiste nell'appoggiare sulla fronte un impacco freddo. Potrete ricorrere a una garza o a una spugna da immergere in acqua e da strizzare, prima di applicarle sulla fronte. Sdraiarvi e applicare un impacco freddo sulla fronte potrà aiutarvi a sentirvi meglio.

8) Camomilla

La camomilla è uno dei rimedi naturali più popolari e utilizzati per risolvere i problemi di nausea e di cattiva digestione, compreso il mal di stomaco. Preparate una normale tazza di infuso di camomilla, a partire dai fiori secchi sfusi e in bustina, e bevetela tiepida e a piccoli sorsi per calmare la nausea.

9) Acqua di cottura del riso

Un rimedio della nonna per alleviare il senso di nausea, anche quando sopraggiunge all'improvviso, consiste nel bere un po' d'acqua di cottura del riso. Raccogliete l'acqua di cottura del riso lessato, meglio se non troppo salate, e bevetene una piccola quantità, facendo dei sorsi brevi, in modo da verificare che questo rimedio possa esservi utile in quel momento.

10) Agopressione


Qualcuno di voi avrà utilizzato almeno una volta i famosi braccialetti antinausea. Sfruttano il principio dell'agopressione. Questi braccialetti sono stati pensati per esercitare una pressione specifica su di un punto presente tra i tendini del polso. Se non avete a disposizione uno di questi braccialetti, potrete provare a ricercare il punto preciso con le dita. Premete il punto indicato per 10-30 secondi, e fino a 5 minuti, mentre respirate profondamente, per placare la nausea.

LA CARNE PROVOCA IL CANCRO? IL DOCUMENTO CHOC DELL’OMS




La carne è canceogena. O meglio, la carne rossa è probabilmente cancerogena,mentre certamente lo sono gli insaccati e tutti gli altri tipi di carne lavorata. Si parla, quindi, di pancetta, salsicce, bacon ma anche dei nostrani salami e prosciutti. A dirlo oggi è l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), che fa parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’annuncio, di quelli che sono destinati a cambiare davvero le cose in fatto di alimentazione, è conseguenza dell’incontro che 22 scienziati provenienti da dieci paesi hanno avuto con gli esperti dello IARC di Lione, in Francia. Un confronto volto appunto a valutare la cancerogenicità del consumo di carne rossa e delle carni lavorate.
Queste valutazioni saranno ufficialmente pubblicate nel volume di 114 della IARC Monographs, nel frattempo però sul sito dell’Iarc è apparso un comunicato stampa, insieme a una lista di domande e risposte, che non lascia adito a molti dubbi.
Si legge infatti che la carne rossa è probabilmente cancerogena per l'uomo (e quindi è stata inserita nel gruppo 2A) mentre la carne lavorata e trattata è stata classificata ufficialmente come cancerogena (e di conseguenza inserita nel gruppo 1A) su base di prove sufficienti.
Ma concretamente la differenza tra gurppo 2A e 1A in cosa consiste? Nel primo caso, quello della carne rossa, la classificazione si basa su prove limitate ovvero studi che dimostrano associazioni positive tra il mangiare la carne rossa e lo sviluppo del cancro, in parole povere è stata osservata una correlazione positiva tra esposizione all’agente e comparsa del cancro ma altre spiegazioni del fenomeno non possono essere escluse.
Nel caso della carne lavorata e trattata la faccenda è differente. La categoria 1A viene infatti utilizzata quando ci sono prove sufficienti di cancerogenicità nell’uomo. La valutazione si basa di solito su studi epidemiologici che mostrano lo sviluppo del cancro negli esseri umani esposti all'agente potenzialmente cancerogeno.

In concreto, quale carne è cancerogena a tutti gli effetti secondo l'OMS?

Per carne rossa, come specifica lo Iarc, si intendono tutte le carni ricavate da muscolo di mammifero compresi, manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra. Per carni lavorate si intende invece carne trasformata attraverso salatura, stagionatura, fermentazione, affumicatura o altri processi utili a migliorarne il sapore o la conservazione.
La maggior parte delle carni trasformate sono a base di carne di maiale o manzo ma possono contenere anche pollame, frattaglie o sottoprodotti come il sangue. Esempi di carni lavorate sono wurstel, prosciutto, salsicce, carne in scatola, carne secca e sughi a base di carne.
Nel corso di questi anni diverse ricerche scientifiche hanno evidenziato come un consumo elevato di carne rossa porti come conseguenza un rischio aumentato di veder comparire patologie come il tumore, in particolare quello al colon.
Il gruppo di lavoro IARC ha fatto un notevole passo avanti perché di fatto, prima di arrivare a diffondere questi risultati, ha considerato più di 800 studi che hanno indagato le associazioni di oltre una dozzina di tipi di cancro con il consumo di carne rossa o carne lavorata in molti paesi e popolazioni con diete diverse. La più forte correlazione tra carne e tumore rimane quella del rischio cancro colon rettale ma lo IARC sottolinea che ci sono prove di legami anche con il cancro al pancreas e quello alla prostata.
"Questi risultati supportano ulteriormente le attuali raccomandazioni di sanità pubblica di limitare l'assunzione di carne", ha commentato Christopher Selvaggio, direttore della IARC.
Secondo recenti stime del Global Burden of Disease Project, infatti, circa 34mila morti per cancro ogni anno nel mondo sarebbero da attribuire a diete ricche di carni lavorate. L'analisi dei dati di 10 studi analizzati stima che per ogni porzione di 50 g di carni lavorate al giorno il rischio di ammalarsi di cancro del colon-retto aumenta di circa il 18%.
E’ da tempo che vi consigliavamo di eliminare o quanto meno ridurre fortemente la carne rossa dalla vostra tavola. Ma forse il nostro parere (nonostante fosse sempre il risultato di fonti scientifiche) non era abbastanza autorevole, adesso potremmo quasi dire che non avete più scuse. Per la salute, per l'ambiente e per gli animali.

5 favolosi frutti per riequilibrare i livelli di colesterolo




Oltre a condurre una dieta equilibrata, includere questi frutti può essere di grande utilità per migliorare la nostra salute generale e soprattutto per regolare i livelli di colesterolo.


Il colesterolo è una sostanza prodotta dal fegato fondamentale per la nostra buona salute. Un suo livello adeguato è sinonimo di benessere e di equilibrio interiore.
È un dato da tenere a mente, perché molta gente relaziona la parola “colesterolo” con qualcosa di nocivo o pericoloso.
Il segreto risiede nell’equilibrio e, soprattutto, nel saper evitare che il colesterolo cattivo, o LDL, aumenti.
In tal caso questa sostanza comincerà ad accumularsi nelle nostre arterie e privarci, poco a poco, della nostra salute.
Se il nostro corpo produce già il colesterolo di cui ha bisogno, ottenerlo da ulteriori fonti alimentari diventa pericoloso.
Avere più di 40 anni, essere in sovrappeso e avere precedenti genetici associati all’ipercolesterolemia, deve farci stare molto attenti all’alimentazione.
Oggi le vostre abitudini quotidiane : evitare la vita sedentaria e dare una nota di colore e sapore alla vostra dieta assumendo questi favolosi frutti.
In questo modo, riuscirete a riequilibrare i vostri livelli di colesterolo.

1. Avocado: molto più che un frutto saporito

Davvero l’avocado può aiutarci a riequilibrare i nostri livelli di colesterolo? In realtà basterebbe mangiare mezzo avocado al giorno affinché, grazie ad una dieta sana e varia, il nostro colesterolo migliori in poco più di un mese.
  • L’avocado è una fonte molto sana di grassi monoinsaturi benefici per il cuore.
  • Questo grasso diventa energia (non viene immagazzinato), riduce i livelli di lipidi nel nostro organismo e regola lo zucchero nel sangue.
  • Altro dato importante che dobbiamo conoscere è quello relativo alla niacina. La niacina, conosciuta anche come vitamina B3, ci aiuta a riequilibrare i livelli di colesterolo del nostro organismo.
  • L’avocado, così come gli asparagi, i piselli, i broccoli, le patate, i funghi, i carciofi e le fave, ci fornisce quest’importante vitamina.
  • 2. Il pompelmo rosso, quel punto acido utile a riequilibrare il colesterolo

  • Se avete l’occasione di acquistare del pompelmo rosso, non lasciatevela sfuggire. Il motivo? Pochi frutti sono altrettanto positivi per ridurre il colesterolo cattivo.
    • È importante sapere, però, che sarà efficace solo se saremo costanti. È necessario assumere mezzo pompelmo al giorno a colazione. Fate in modo che sia biologico.
    • Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, alcune persone con colesterolo alto che non rispondevano ai farmaci sono riuscite a ridurre i loro livelli di colesterolo grazie al pompelmo rosso. 
    • Le proprietà antiossidanti di questo frutto sono, senza dubbio, ideali per fornire una migliore qualità di vita grazie ai loro effetti cardioprotettori.

    3. Spremuta d’arancia naturale per il vostro colesterolo buono

    Per comprendere perché la spremuta di arancia ci aiuta a riequilibrare il nostro colesterolo, bisogna prima parlare degli steroli.
    • Certamente ne avrete già sentito parlare. Gli steroli hanno una struttura molto simile a quella del colesterolo. Sono un composto che si trova naturalmente in certi frutti come le arance, in alcune verdure, nella frutta secca, nei semi e negli oli vegetali.
    • Gli steroli riducono il colesterolo totale e quello LDL. Nonostante una spremuta di arancia apporti una piccola quantità di steroli, contribuisce ad elevare il colesterolo buono.
    Se ci abituiamo a berla tutti i giorni e, inoltre, seguiamo una dieta adeguata, noteremo immediatamente i risultati nelle nostre prossime analisi.
  • 4. Fragole: una sana tentazione

  • Le fragole sono sane e adatte a riequilibrare i nostri livelli di colesterolo, ma solo se le assumiamo in modo naturale. Niente zucchero, panna o cioccolato quindi.
    • Le fragole, esattamente come i mirtilli o le bacche (che tutti noi conosciamo come frutti di bosco) riducono le lipoproteine di bassa densità (LDL o colesterolo cattivo).
    • Se abbiamo l’opportunità di mangiare ogni giorno tra le 10 o le 15 fragolediminuiranno anche i trigliceridi grazie all’azione antiossidante delle stesse sul nostro flusso sanguigno.
    • Semplici cambiamenti nella nostra dieta, come aumentare il consumo di frutta di color rosso (come le ciliegie, i mirtilli, le fragole o l’uva rossa), avranno effetti benefici sulla nostra salute cardiaca.

      5. Una mela al giorno riduce i livelli del colesterolo

      Mela con avena a colazione, insalata di mela verde, sedano e noci a pranzo o un succo naturale di pomeriggio.
      Ci sono molto modi per includere una mela al giorno nella nostra dieta. Fatelo come preferite ma, soprattutto, siate costanti.
      Il  motivo per cui la mela ci aiuta a riequilibrare i livelli di colesterolo risiede nella sua pelle, nella pectina e nei suoi polifenoli (antiossidanti).
      Grazie ad essi, riusciremo a migliorare il metabolismo del colesterolo e a ridurre le molecole infiammatorie collegate con le malattie cardiache.
      Infine, sappiamo che questi frutti di per sé non basteranno a ridurre il colesterolo se non seguiamo una dieta sana. C’è bisogno di tanta costanza e di molti piccoli sforzi quotidiani.
      Una cosa talmente semplice come dare colore alle nostre insalate con alcuni pezzi di frutta o portare sempre una mela nella nostra borsa per mangiarla quando ci assale la fame può essere miracoloso per la nostra salute.