venerdì 9 dicembre 2016

LA CARNE PROVOCA IL CANCRO? IL DOCUMENTO CHOC DELL’OMS




La carne è canceogena. O meglio, la carne rossa è probabilmente cancerogena,mentre certamente lo sono gli insaccati e tutti gli altri tipi di carne lavorata. Si parla, quindi, di pancetta, salsicce, bacon ma anche dei nostrani salami e prosciutti. A dirlo oggi è l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), che fa parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’annuncio, di quelli che sono destinati a cambiare davvero le cose in fatto di alimentazione, è conseguenza dell’incontro che 22 scienziati provenienti da dieci paesi hanno avuto con gli esperti dello IARC di Lione, in Francia. Un confronto volto appunto a valutare la cancerogenicità del consumo di carne rossa e delle carni lavorate.
Queste valutazioni saranno ufficialmente pubblicate nel volume di 114 della IARC Monographs, nel frattempo però sul sito dell’Iarc è apparso un comunicato stampa, insieme a una lista di domande e risposte, che non lascia adito a molti dubbi.
Si legge infatti che la carne rossa è probabilmente cancerogena per l'uomo (e quindi è stata inserita nel gruppo 2A) mentre la carne lavorata e trattata è stata classificata ufficialmente come cancerogena (e di conseguenza inserita nel gruppo 1A) su base di prove sufficienti.
Ma concretamente la differenza tra gurppo 2A e 1A in cosa consiste? Nel primo caso, quello della carne rossa, la classificazione si basa su prove limitate ovvero studi che dimostrano associazioni positive tra il mangiare la carne rossa e lo sviluppo del cancro, in parole povere è stata osservata una correlazione positiva tra esposizione all’agente e comparsa del cancro ma altre spiegazioni del fenomeno non possono essere escluse.
Nel caso della carne lavorata e trattata la faccenda è differente. La categoria 1A viene infatti utilizzata quando ci sono prove sufficienti di cancerogenicità nell’uomo. La valutazione si basa di solito su studi epidemiologici che mostrano lo sviluppo del cancro negli esseri umani esposti all'agente potenzialmente cancerogeno.

In concreto, quale carne è cancerogena a tutti gli effetti secondo l'OMS?

Per carne rossa, come specifica lo Iarc, si intendono tutte le carni ricavate da muscolo di mammifero compresi, manzo, vitello, maiale, agnello, montone, cavallo e capra. Per carni lavorate si intende invece carne trasformata attraverso salatura, stagionatura, fermentazione, affumicatura o altri processi utili a migliorarne il sapore o la conservazione.
La maggior parte delle carni trasformate sono a base di carne di maiale o manzo ma possono contenere anche pollame, frattaglie o sottoprodotti come il sangue. Esempi di carni lavorate sono wurstel, prosciutto, salsicce, carne in scatola, carne secca e sughi a base di carne.
Nel corso di questi anni diverse ricerche scientifiche hanno evidenziato come un consumo elevato di carne rossa porti come conseguenza un rischio aumentato di veder comparire patologie come il tumore, in particolare quello al colon.
Il gruppo di lavoro IARC ha fatto un notevole passo avanti perché di fatto, prima di arrivare a diffondere questi risultati, ha considerato più di 800 studi che hanno indagato le associazioni di oltre una dozzina di tipi di cancro con il consumo di carne rossa o carne lavorata in molti paesi e popolazioni con diete diverse. La più forte correlazione tra carne e tumore rimane quella del rischio cancro colon rettale ma lo IARC sottolinea che ci sono prove di legami anche con il cancro al pancreas e quello alla prostata.
"Questi risultati supportano ulteriormente le attuali raccomandazioni di sanità pubblica di limitare l'assunzione di carne", ha commentato Christopher Selvaggio, direttore della IARC.
Secondo recenti stime del Global Burden of Disease Project, infatti, circa 34mila morti per cancro ogni anno nel mondo sarebbero da attribuire a diete ricche di carni lavorate. L'analisi dei dati di 10 studi analizzati stima che per ogni porzione di 50 g di carni lavorate al giorno il rischio di ammalarsi di cancro del colon-retto aumenta di circa il 18%.
E’ da tempo che vi consigliavamo di eliminare o quanto meno ridurre fortemente la carne rossa dalla vostra tavola. Ma forse il nostro parere (nonostante fosse sempre il risultato di fonti scientifiche) non era abbastanza autorevole, adesso potremmo quasi dire che non avete più scuse. Per la salute, per l'ambiente e per gli animali.

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