giovedì 6 luglio 2017

Anemia da carenza di ferro, il ruolo della dieta




Il ferro è un minerale fondamentale per la salute dell'organismo. Gioca un ruolo essenziale per la sintesi dell'emoglobina (la proteina contenuta nei globuli rossi deputata al trasporto dell'ossigenti) e partecipa al metabolismo cellulare. La sua carenza è all'origine di una forma particolare di anemia, l'anemia sideropenica, caratterizzata da una riduzione dei livelli di emoglobina nel sangue.  

Questa condizione può essere il sintomo di altre patologie, come ad esempio la celiachia, e può manifestarsi a seguito di significative croniche perdite di sangue come nel caso di flussi mestruali abbondanti. La carenza di ferro può derivare anche da una dieta in cui il consumo di alimenti contenenti questo minerale è scarso.  

In alcuni casi di anemia anche l'alimentazione può contribuire a riportare i livelli di ferro nella norma. Quali sono i cibi che ne contengono di più? Certamente la carne rossa, ma anche i legumi come le lenticchie e la verdura a foglia verde: spinaci, broccoli, lattuga, rucola, radicchio, indivia belga.  

Attenzione, però, anche a un altro micronutriente, la vitamina C. L'acido ascorbico contribuisce infatti all'assorbimento del ferro e per questo è importante non farsi mancare in tavola alimenti che ne sono ricchi: agrumi, fragole, kiwi, broccoli, pomodori. 

Oltre al ferro anche altre due vitamine possono essere coinvolte nell'insorgenza dell'anemia. Sono la vitamina B12 e l'acido folico necessari per la produzione dei globuli rossi. Per quanto riguarda la vitamina B12, alcune persone, nonostante un adeguato consumo di alimenti che la contengono, possono non essere in grado di assorbirla: in questo caso si parla di anemia perniciosa. Dove trovare questi micronutrienti? La vitamina B12 è presente nella carne, nei latticini, nel fegato, nel pesce mentre l'acido folico e i folati si trovano nella verdura a foglia verde, nei fagioli e nei piselli, ad esempio.

Nessun commento:

Posta un commento