venerdì 21 luglio 2017

Il disturbo da alimentazione incontrollata



Il disturbo da alimentazione incontrollata (che in inglese viene definito “Binge Eating Disorder”) è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato dalla presenza di costanti perdite di controllo alimentare durante cui una persona mangia grandi quantità di cibo, spesso ipercalorico.
In sostanza, chi viene colpito da questo problema perde il controllo di sé e va avanti per ore ingurgitando cibo, da solo e con grande voracità. In alcuni casi le abbuffate possono presentarsi anche di notte.
Quante persone colpisce il Binge Eating Disorder
Secondo gli studiosi H.W. Hoek e D. Van Hoeken, in accordo con una review molto accurata sull’epidemiologia del Disturbo da Alimentazione Incontrollata condotta da R.H. Striegel-Moore e D.L. Franko, la prevalenza di questo disturbo raggiunge l’1% circa nella popolazione generale, sia maschile che femminile.
Il rapporto con l’obesità
Chi soffre di disturbo da alimentazione incontrollata (o Binge Eating Disorder) diventa molto spesso – anche se non sempre – obeso. Non solo, ma può presentare caratteristiche oscillazioni del peso corporeo anche molto ampie.
Si calcola che una percentuale compresa tra il 30 e il 50% degli obesi che si rivolge a un medico o a un centro specializzato per il trattamento dell’obesità, in realtà presenti un disturbo da alimentazione incontrollata.
Ma è malato davvero solo chi ha due attacchi di fame violenta alla settimana per almeno sei mesi.
Le diete non servono
I ripetuti tentativi di gestire la situazione con diete ipocaloriche (soprattutto se molto rigide), anziché essere di aiuto, peggiorano l’andamento del disturbo: aumentano infatti la frequenza e la gravità delle abbuffate, con evidenti conseguenze negative sul peso.
Come si riconosce il disturbo da alimentazione incontrollata
Quali sono i criteri diagnostici, cioè i segnali attraverso cui il medico può individuare che siamo in presenza di Binge Eating Disorder? Vediamo quelli principali:
1) Mangiare in un periodo di tempo un quantitativo di cibo chiaramente più abbondante di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili; contestuale sensazione di perdere il controllo nel mangiare.
2) Avvertire un profondo disagio nei confronti di questo mangiare incontrollato.
3) La presenza di almeno 3 dei seguenti sintomi:
Mangiare molto più rapidamente del normale;
Mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni;
Mangiare grandi quantità di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati;
Mangiare da soli a causa dell’imbarazzo per quanto si sta mangiando;
Sentirsi disgustato verso se stesso, depresso, o molto in colpa dopo le abbuffate.
Le differenze con la bulimia nervosa
A differenza di chi soffre di bulimia, il malato di Binge Eating Disorder non si autoinduce il vomito e non cerca di compensare l’abbuffata, nonostante sia disgustato dal proprio comportamento e abbia un forte senso di colpa.

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