domenica 17 settembre 2017

Dentizione nel neonato



La dentizione del neonato è un momento molto importante sia per i genitori che per il neonato.
Questa tappa importante della crescita inizia verso i 6-8 mesi, ma è molto variabile.
I denti cominciano a nascere già nel grembo materno, quando il feto è di solo tre mesi, ma cominciano a spuntare i primi denti da latte molto più avanti.
Dentizione nel neonato: calendario
denti da latte, chiamati anche decidui, sono 20 in tutto: 10 nell’arcata superiore e 10 in quella inferiore.
Normalmente nella dentizione del neonato, i primi denti da latte che spuntano sono gli incisivi centrali inferiori, che compaiono verso gli 8 mesi, ma i tempi sono molto variabili. Lo schema classico è il seguente:
– 6-8 mesi Incisivi mediani inferiori
– 8-10 mesi Incisivi mediani superiori
– 9-12 mesi Incisivi laterali superiori
– 10-13 mesi Incisivi laterali inferiori
– 12-18 mesi Primi molari inferiori e superiori
– 16-24 mesi Canini inferiori e superiori
– 24-30 mesi Secondi molari inferiori e superiori
Dentizione del neonato: sintomi e disturbi
Certamente la fuoriuscita dei denti da latte comporta non poco disturbo ai più piccoli.
A volte lo sviluppo avviene senza troppi problemi, in alcuni casi invece, si possono riscontrare diversi sintomi qualche giorno prima o dopo lo spuntare del dente.
– febbre: è uno dei sintomi classici. Lieve febbre che non supera i 38 gradi. Si può offrire paracetamolo per alleviare il dolore al piccolo, ma sempre dopo aver sentito il vostro pediatra di fiducia.
– salivazione abbondante: nei giorni precedenti la nascita del dente, vedrete il vostro bambino con molta saliva, mani sempre in bocca o che cerca di mordere tutto quello che trova, per alleviare il dolore alle gengive. Questo sintomo si chiama scialorrea. La troppa saliva che esce dalla bocca può irritare la pelle intorno alla bocca, molto sensibile. Cercate di asciugare il più possibile il bimbo con le bavette o con un semplice fazzoletto pulito.
– gengive gonfie: anche questo sintomo lo riscontrerete qualche giorno prima, quando il bimbo cercherà di mettere in bocca mani o oggetti
– malessere generale: vedrete il vostro bimbo irritabile, magari con meno appetito, si potrebbe anche svegliare spesso di notte o avere sbalzi d’umore. Io dolore per la dentizione del neonato varia da bimbo a bimbo, ma proprio perché così piccoli, non possono certo spiegarvi dove sentono dolore e perché. Controllate spesso le gengive del neonato.
Dentizione del neonato: rimedi
dolori per la dentizione sono assolutamente normali, ma spesso si cerca un rimedio per alleviare il malessere del bimbo.
Ecco allora 3 suggerimenti su cosa potete fare senza dover così rivolgervi al pediatra o al farmacista.
1. Date al neonato oggetti da mordere. Potete comprare quelli apposta per la dentizione, che si possono anche tenere in frigo e che diminuiscono il male alle gengive. Sono oggetti semplici da tenere in mano, magari colorati e simpatici, adatti quindi proprio per i più piccoli. 
2. Massaggiate le gengive con un balsamo emolliente apposito o con gel specifici che potete acquistare in farmacia.
3. Proponete alimenti freschi come lo yogurt
Ricordatevi poi che i denti vanno curati fin da subito. Se abituate il vostro bimbo a lavare i denti, sarà più facile che li curi anche in futuro. Anche i denti da latte infatti vanno lavati per eliminare residui di cibo, visto che si possono cariare con molta facilità.
Potete pulire denti e gengive con una piccola garza bagnata dopo i pasti e prima di andare a dormire.
I piccoli lo vedranno come un gioco, così arriveranno all’utilizzo dello spazzolino in modo semplice e divertente.
Dall’anno di età si può usare uno spazzolino primi denti senza dentifricio, che può essere introdotto verso i 3 anni.
Per quanto riguarda invece la prima visita dal dentista, potete portare il bambino verso i 5-6 anni di età.
Potete trovare odontoiatri specializzati, dove lo spazio è dedicato proprio ai più piccoli.
Potrete così controllare che i denti da latte siano cresciuti bene, che siano sani e che la chiusura della mandibola sia corretta.

Il Massaggio neonatale: quali benefici e come farlo



Il massaggio neonatale è un’esperienza dolce e rilassante sia per la mamma che per il bimbo, da inserire nella routine quotidiana, ad esempio prima della nanna per calmare il bebè. 
A portare in occidente questa tecnica di massaggio è stata Vimala McClure, una donna americana che aveva lavorato in un orfanotrofio indiano, dove ha imparato il massaggio neonatale, perfezionandolo poi con elementi di massaggio svedeve e riflessologia.

I benefici del massaggio infantile sono molteplici.
Per prima cosa contribuisce a creare una relazione mamma-bambino positiva, instaurando una comunicazione che il piccolo può comprendere. Con questi semplici gesti la mamma che pratica il massaggio coccola il piccolo, donandogli una sensazione di calore e benessere, già sperimentata dal bambino nell’utero materno.

Questo momento di dolcezza se ripetuto tutti i giorni può dare dei benefici, come si legge sul sito dell’AIMI, a livello di rilassamento muscolare, stimolazione cognitiva del bambino e sollievo di alcuni dolori, come quelli relativi alle coliche addominali


Come fare il massaggio neonatale

Il massaggio neonatale consiste in movimenti circolari che vengono ripetuti per tre volte, in modo simmetrico.
Per imparare a farlo secondo me è importante frequentare un corso con un’insegnante specializzato, sia per essere sicuri di eseguire tutti i movimenti correttamente, sia per sciogliere eventuali dubbi in base alle reazioni del neonato. Io consiglierei di farlo nei primi mesi, sia perché in questo modo potete avere un aiuto in più per le coliche che si presentano nei primi mesi, sia perché più il bambino cresce meno starà fermo durante il massaggio.
Ricordo che nel mio corso c’era una mamma con un bambino di otto mesi, che già gattonava ed era molto interessato all’esplorazione della sala del consultorio. 
Il massaggio deve essere fatto senza pannolino, quindi è importante stendere il bebè su una traversina usa e getta, in quanto nel mentre potrebbe fare i suoi bisogni.


Massaggi e coliche nel neonato

Come tutte le mamme sanno, di fatto purtroppo non esiste un metodo infallibile per far scomparire le coliche del neonato.
Mio figlio ha smesso di soffrirne a quattro mesi circa. Nel tempo in cui avevo già imparato il massaggio neonatale e lui soffriva ancora di coliche, a ogni cambio del pannolino ripetevo i movimenti specifici per dare sollievo al bambino con le coliche.
Quando le coliche si presentavano, era impossibile praticargli il massaggio: cercavamo di consolarlo e con moderazione lo attaccavo al seno per allattarlo e calmarlo. Dico con moderazione perché una volta mi è capitato di attaccarlo troppo durante una colica e poi la situazione è peggiorata e il bimbo non è riuscito a mangiare per le otto ore successive, avendo assunto troppo latte per calmarsi.

Nella mia esperienza di mamma il massaggio neonatale all’addome si è dimostrato un sostegno valido per favorire il rilassamento addominale del mio bimbo. Esistono infine prodotti specifici per favorire la distensione addominale del bebè, come l’olio per il pancino Weleda.

Rimedi naturali per la tosse nei neonati e bambini



La tosse nel neonato, così come altre malattie da raffreddamento che colpiscono i neonati e i bambini di casa, è sempre una fonte di preoccupazione per i genitori.
Quando, poi, si presenta una tosse che non vuole saperne di passarne e il neonato o il bambino inizia a piangere manifestando spossatezza e inappetenza vanno individuati il prima possibile dei rimedi che offrano sollievo al neonato e che aiutino il bambino a dormire serenamente.
Se non volete somministrare farmaci molto invasivi come gli espettoranti e gli antibiotici in quanto la tosse è fisiologica in presenza di malattie da raffreddamento e di infezioni alle vie respiratorie, si può far uso di alcuni rimedi naturali di comprovata efficacia (e pertanto non invasivi) contro la tosse secca o grassa del bambino.
Alcuni semplici rimedi per rendere più salutare l’ambiente domestico
Per assicurare l’idratazione delle vie respiratore del neonato è importante umidificare l’ambiente di tutta la casa e in particolar modo la camera dove dorme il piccolo. In questi casi si può utilizzare un umidificatore.
Un’altro accorgimento utile nella lotta contro la tosse consiste nell’aerare le stanze per assicurare il ricambio d’aria ed impedire che l’ambiente sia pregno di aria insalubre.
Se mamma o papà fumano, è fondamentale che evitino di accendere la sigaretta in presenza del bambino.
Si tratta di accorgimenti semplici che non richiedono troppo tempo, che già fanno parte della routine quotidiana e che diventano strategici in presenza di un neonato con tosse insistente o di un bambino che fatica a svolgere le normali attività a causa di una tosse debilitante.
I rimedi naturali che si tramandano di generazione in generazione
La tosse è un sintomo che infastidisce il bambino (non lo fa dormire, a volte gli provoca il vomito) ma in realtà è un meccanismo generalmente utile per eliminare il catarro.
Nei casi quindi di tosse grassa, per agevolare la fluidificazione del muco, è bene bere molti liquidi preferibilmente caldi: una tazza di latte caldo con miele o una tisana saranno gradite dal tuo bambino.
L’acqua è la risorsa più utile per facilitare l’espulsione del catarro e allora i tradizionali suffumigi a cui già facevano ricorso le nonne mantengono inalterate le loro proprietà curative: basta praticare suffumigi (per i bambini più grandi) con acqua e bicarbonato oppure fare aerosol con acqua fisiologica.
Per i neonati è di comodo utilizzo un aerosol a ultrasuoni in quanto più silenzioso.
Un’azione idratante sui bronchi è assolta da prodotti emollienti come la liquirizia e la menta.
Prima di mettere a letto il vostro bambino che abbia compiuto l’anno di vita (sotto l’anno di vita il miele può essere pericoloso in quanto può contenere minime tracce del batterio di botulino, tossico per il neonato), ricordatevi che per favorire il sonno è consigliabile somministrare un cucchiaino di miele, apprezzato da secoli per la sua azione calmante, soprattutto in caso di tosse secca.
Per liberare il naso invece ed impedire che si formino ristagni di secrezioni i lavaggi nasali con soluzione fisiologica si rivelano un altro rimedio molto valido. 
Sono davvero molteplici i rimedi naturali che permettono di aiutare i piccoli di casa a superare rapidamente i malesseri legati ai malanni di stagione: a voi la scelta, ricordandovi di affrontare con serenità i giorni in cui il vostro piccolo sarà costretto a letto a causa della tosse e dei problemi alle vie respiratorie.
Nei casi in cui la tosse rechi molto fastidio (ad esempio come di notte, impedendo il sonno del bambino), può essere somministrato al bisogno un sedativo della tosse su indicazione del pediatra che è bene interpellare sempre nel caso in cui la tosse sia accompagnata anche da febbre o da altri disturbi o si protragga per diversi giorni.

Come curare la bronchite in modo naturale

Possiamo scegliere tra rimedi naturali per uso topico o per via interna: entrambi sono di grande aiuto nel contrastare la bronchite e migliorare il quadro dei sintomi.

L’infiammazione delle vie respiratorie è un problema comune, soprattutto durante la stagione invernale. Può dipendere da un’infezione virale o da un’anormale produzione di muco. I fumatori, ad esempio, ne soffrono in modo cronico. 

Cosa c’è da sapere sulla bronchite

Si tratta di un’infiammazione o un’ostruzione dei bronchi causata dallo stesso virus che provoca tosse e raffreddore, oppure da funghi o batteri.
In molti casi, la bronchite è il proseguimento di una banale influenza non curata adeguatamente o il risultato di basse difese immunitarie.
Se trascurata, può evolvere in polmonite, con conseguenze molto gravi.
La bronchite può essere acuta (con una durata di alcune settimane e causata da virus o batteri) o cronica (il risultato di una continua irritazione dei polmoni, come avviene nei fumatori o in chi è costantemente a contatto con agenti inquinanti).
I sintomi principali di questa malattia sono:
  • Catarro
  • Tosse secca
  • Prurito alla gola
  • Respirazione difficoltosa o rumorosa
  • Stanchezza e malessere generale
  • Dolore al petto e febbre
  • Rimedi naturali per curare la bronchite

  • Innanzitutto, in presenza di uno o più sintomi di bronchite, è sempre una buona idea consultare il medico. Oltre a osservare il riposo e seguire i consigli medici, potete facilitare la guarigione con queste ricette naturali:

    Olio di eucalipto

    Allevia il mal di testa e libera le vie respiratorie. 
    • Versate poche gocce di olio essenziale di eucalipto in un fazzoletto; inspirate nel fazzoletto più volte al giorno. Vi aiuterà a combattere i germi e a calmare la tosse.
    • Potete anche inalare i vapori di eucalipto. Riscaldate una casseruola d’acqua, versatevi qualche goccia di olio di eucalipto. Inalate i vapori attraverso il naso con l’aiuto di un asciugamano.
    In pochi minuti noterete che il catarro si stacca molto più facilmente.

    Zuppa di cipolla

  • La bronchite si può curare anche a tavola. In caso di raffreddore o tosse, possiamo sfruttare le proprietà antibatteriche della cipolla.
    Ingredienti
    • 3 cipolle
    • un chiodo di garofano
    • 2 cucchiaini di zucchero di canna (12 g)
    • 1 rametto di timo
    • 4 tazze di acqua (1 litro)
    • ½ tazza di latte (125 ml)
    Preparazione
    • Sbucciate e tagliate le cipolle; mettetele in una casseruola.
    • Aggiungete il chiodo di garofano, lo zucchero e il timo.
    • Aggiungete l’acqua fino a coprire tutti gli ingredienti.
    • Cuocete a fuoco lento per 2 ore.
    • Eliminate l’acqua in eccesso, spegnete e lasciate raffreddare.
    • Scaldate il latte e mettetelo in una tazza.
    • Aggiungetevi la preparazione già colata, fino a riempire la tazza.
    • La zuppa deve essere consumata calda.
    • Ripetete 2 volte al giorno.

    Aglio

    L’aglio è antibatterico e antivirale. Grazie a queste proprietà, ci può aiutare in caso di bronchite (in particolare la bronchite cronica causata da allergie, in quanto l’aglio contiene quercetina, un antistaminico naturale).
    I più temerari possono masticare uno spicchio d’aglio crudo ogni mattina, gli altri possono tritarlo e aggiungerlo ai loro piatti.
  • Tisane calde

  • Non c’è niente di più confortante, quando siamo malati, di una tazza di tè o un piatto di minestra calda. Idratano la gola, azione che si traduce in meno irritazione, dolore o prurito quando si tossisce.
    Provate un infuso allo zenzero e miele, una minestra di verdure o una tazza di latte caldo e miele prima di andare a letto.

    Gargarismi con acqua e sale

    Potrebbero essere un po’ fastidiosi, ma calmano l’infiammazione della gola e riducono la presenza di catarro. Di conseguenza, anche le mucose e le vie respiratorie saranno meno irritate.
    Ingredienti
    • 1 tazza di acqua (250 ml)
    • 1 cucchiaino di sale (5 g)
    Preparazione
    • Riscaldate una tazza di acqua e aggiungetevi un cucchiaino di sale.
    • Mescolate bene.
    • Quando la temperatura dell’acqua sarà sopportabile, realizzate il gargarismo, facendo attenzione a non ingoiare l’acqua.
    • Ripetete più volte al giorno.

    Ortica

  • Questa pianta selvatica possiede molte proprietà. Una di queste è la capacità di alleviare l’asma, le allergie e la bronchite acuta.
  • Si può consumare in infuso, molto facile da preparare.
    Ingredienti
    • 1 tazza di acqua (250 ml)
    • 2 cucchiai di foglie d’ortica secche (20 g)
    • 1 cucchiaio di miele (25 g)
    Preparazione
    • Mettete l’acqua in un pentolino e portatela ad ebollizione.
    • Versatevi le foglie di ortica.
    • Coprite e lasciate riposare 15 minuti.
    • Filtrate e dolcificate con un po’ di miele.
    • Bevete questo infuso il più caldo possibile, almeno due volte al giorno.

    Mandorle

    Questa buonissima frutta secca contiene molte sostanze nutritive (come calcio, potassio e magnesio) utili per combattere i batteri o i germi che causano la bronchite.
    Potete consumarle come preferite: sotto forma di latte, frullate con il succo d’arancia o il latte caldo, etc. Vi consigliamo di tritarle finemente per non irritare la gola.
  • Cataplasma di farina e miele

  • Oltre ai rimedi per uso interno, anche i trattamenti topici o esterni sono molto efficaci. È il caso del cataplasma.
    Ingredienti
    • 1 tazza di acqua (250 ml)
    • 1 tazza di farina di semi di lino (150 g)
    • 2 cucchiai di miele (50 g)
    Preparazione
    • Fate bollire l’acqua in un pentolino; toglietela dal fuoco.
    • Aggiungete a poco a poco la farina di semi di lino senza mai smettere di mescolare, fino a ottenere un composto denso.
    • Aggiungete il miele e continuate a mescolare.
    • Impregnate una garza o un panno asciutto e pulito con uno o due cucchiai dell’impasto. Ripiegate i bordi del panno per evitare di versare il contenuto.
    • Applicate il panno direttamente sul petto e lasciatelo finché non si sarà raffreddato.
    • Ripetete più volte al giorno.
    • Fonte