mercoledì 29 maggio 2019

Alimentazione sana e corretta: Le nove regole



Per definire alimentazione sana è necessario prima di tutto precisare la differenza tra alimentarsi e nutrirsi. Alimentarsi significa mangiare senza consapevolezza, assecondando il desiderio del momento e non considerando gli effetti sulla salute. Nutrirsi significa invece mangiare con consapevolezza, selezionando il cibo in base alle sue componenti nutrizionali, a favore delle funzioni del corpo.
Le regole fondamentali per una corretta alimentazione si possono riassumere nella scelta di: 
  • Cibi nutrienti: che forniscono tutte le sostanze necessarie (occorre fare attenzione alle percentuali di zuccheri e grassi, preferendo l’assunzione di proteine e fibre vegetali); 
  • Cibi digeribili: e combinati in modo da facilitare la digestione e non appesantire lo stomaco; 
  • Prodotti non inquinanti, ossia privi di sostanze tossiche, chimiche, conservanti dannosi, pesticidi, OGM.
Per raggiungere il traguardo di un’alimentazione sana ed equilibrata, è bene fissare delle tappe graduali. Prima di cambiare le abitudini alimentari o seguire un regime nutrizionale, prima di concentrarsi sul cosa mangiare, è consigliabile prestare la massima attenzione alle modalità con cui ci si alimenta, ovvero al come mangiare

Le nove regole per un’alimentazione sana

Ecco quali sono le nove regole da applicare ogni giorno per una alimentazione sana:

Masticare bene

Bisognerebbe masticare almeno trenta volte ogni boccone, così gli enzimi della saliva impregnano il cibo facilitando la digestione. 

Mangiare un boccone alla volta

Inserire in bocca un boccone solo dopo aver deglutito il precedente. In questo modo nello stomaco giunge cibo masticato, in modo uniforme e quini pre-digerito. Questa regola sembra banale, ma influisce notevolmente sulla qualità della digestione.

Mangiare solo dopo aver digerito il pasto precedente

Ogni fase della digestione richiede l’intervento di specifici enzimi digestivi, che si attivano in base a un ordine e ad una logica ben precisi. Non bisogna introdurre nello stomaco cibo non ancora digerito assieme a cibo già in fase di digestione, perché si crea un miscuglio che provoca ristagni di tossine e può causare mal di testa, pesantezza gastrica e gonfiore addominale.

Riempire un terzo di stomaco con cibo solido, un terzo di liquidi e un terzo lasciatelo libero

Secondo la naturopatia mangiare con moderazione, in maniera equilibrata e senza eccessi permette di vivere più a lungo. L’eccesso di cibo costringe invece lo stomaco a lavorare senza sosta, questo continuo lavoro toglie di disponibilità di energia agli altri organi e riduce la forza vitale globale, e quindi la durata della vita.

Mangiare cibi né troppo caldi né troppo freddi

Il cibo tiepido non influisce sulla sensibilità delle pareti di stomaco e intestino, e non interferisce con i processi digestivi che possono invece essere disturbati dalle temperature troppo alte o troppo basse.

La cottura non è né troppo lunga né troppo corta

Il cibo cotto troppo a lungo perde parte delle sostanze nutritive, oltre alla forma e alla forza vitale ed energetica. Il cibo cotto troppo poco richiede una maggiore quantità di enzimi digestivi e può risultare difficile da digerire. I metodi di cottura più indicati sono: 
  • marinatura; 
  • cottura al vapore;
  • cottura in forno intorno ai 100°C;
  • bollitura;
  • stufatura.
  • Sarebbe opportuno utilizzare preferibilmente pentole in acciaio ed evitare quelle in alluminio e quelle antiaderenti, sopratutto quando lo strato di protezione è consumato. Anche lo smalto non va più usato quando si scheggia ed emerge il metallo sottostante.
    Non bisogna cuocere nella carta stagnola. Per i cibi riscaldati, preparati in precedenza, sono sconsigliate temperature elevate, perché ne deteriorarno il gusto e le proprietà. Preparare una quantità di cibo sufficiente per uno o due pasti al massimo, in modo da evitare una lunga conservazione.

    Combinare i cibi in maniera adeguata

    La combinazione di alcuni cibi crea nello stomaco una miscela indigeribile. In particolare: 
    • carboidrati e proteine animali;
    • latticini e frutta;
    • latticini e cibi acidi.
    Bisognerebbe infatti mangiare questi alimenti separatamente.

    Scegliere le bevande giuste

    Durante i pasti, è consigliato bere a piccoli sorsi mentre si assume il cibo, né prima ne dopo aver finito. Meglio consumare in quantità limitata latte e yogurt da bere, succhi di frutta, bevande fredde o zuccherate. L’alcool aumenta l’acidità, il caffè, dopo i pasti, rallenta la digestione e favorisce l’insorgere di ulcera e gastrite. 

    Consumare i pasti in un ambiente tranquillo

    Mangiare con calma e in condizioni di relax favorisce la digestione. Meglio un ambiente sereno, in cui la tavola non diventi lo scenario di litigi familiari o discussioni di lavoro.
    Bisogna soffermarsi un attimo di fronte al cibo prima di mangiarlo, per sviluppare la consapevolezza e disporsi in maniera positiva a ricevere tutti i benefici delle sostanze nutritive.
    Ricordiamoci inoltre, che non ci si nutre solo di cibo, ma di tutto ciò che i sensi percepiscono e ci trasmettono.

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