mercoledì 29 maggio 2019

Alimenti ricchi di probiotici: quali sono e perchè fanno bene


Tutti abbiamo sentito parlare di probiotici, ma forse non sai quali sono nello specifico gli alimenti probiotici e perchè fanno bene alla salute. Al giorno d’oggi, grazie all’educazione alimentare, siamo molto più attenti a quello che mangiamo. E’ ormai noto infatti che alcuni cibi possono compromettere la salute e predisporre l’organismo a sviluppare serie patologie come il diabete, l’obesità e varie forme di cancro intestinale. Al contrario molti alimenti migliorano la funzionalità intestinale e il benessere generale, e sono i cibi ricchi di fibre, frutta e verdura che non devono mai mancare in una alimentazione sana ed equilibrata.
Tra questi alimenti vi è un gruppo particolarmente efficace, ma poco conosciuto, per il benessere delle funzioni intestinali e digestive ed è quello dei cibi probiotici. Il più noto tra questi è lo yogurt, ma non è come vedremo l’unico.

Perchè i probiotici sono così importanti?

All’interno dell’intestino è presente il microbiota o flora intestinale, la cui funzione primaria è quella di facilitare la digestione, contribuire all’assorbimento dei principi nutritivi e rafforzare il sistema immunitario. La flora intestinale è costituita da batteri saprofiti, ossia buoni e poichè nell’intestino possono essere presenti anche batteri patogeni, è necessario vi sia tra questi l’equilibrio necessario al corretto funzionamento dell’apparato digerente. I cibi probiotici quindi aiutano a mantenere sano questo equilibrio.

I benefici dei probiotici

  • migliorano la digestione e combattono l’acidità di stomaco
  • regolano il transito intestinale
  • prevengono le malattie intestinali e il cancro
  • aumentano l’assorbimento del ferro, della Vit B e del calcio
  • favoriscono la cura delle invezioni urinarie, candidosi ed emorroidi
  • rafforzano il sistema immunitario
  • prevengono le infezioni intestinali, come la gastroenterite
  • favoriscono la digestione del lattosio
  • riducono i livelli di colesterolo
  • migliorano l’ipertensione e la circolazione sanguigna
  • riducono il gonfiore addominale e sono utili per il controllo del peso corporeo
  • prevengono il diabete e l’osteoporosi

Guida agli alimenti probiotici: quali sono?

cibi probiotici sono molti e quindi sarà facile per te, grazie a questa breve guida, scegliere quelli che preferisci e godere dei tanti benefici che abbiamo elencato.

Yogurt

Le proprietà e i molteplici benefici dello yogurt sono noti a tutti ed è l’alimento probiotico tra i più consumati. Lo yogurt deriva dai processi di fermentazione del latte e pertanto al suo interno sono contenuti una ricca quantità di batteri buoni, in particolare il Lactobacillus e Streptococcus thermophilus

Kefir

Il Kefir è una bevanda che deriva dalla fermentazione del latte vaccino o di capra e i grani di kefir. E’ un alimento molto simile allo yogurt e di sapore leggermente più acidulo. I grani di kefir sono ricchissimi di batteri e lieviti, se ne contano più di 61 ceppi diversi, tra i quali una specie contenuta esclusivamente nel kefir, il Lactobacillus kefiri. 

Crauti

Questo tipico alimento tedesco è uno dei cibi probiotici per eccellenza. I crauti nascono dalla fermentazione lattica delle foglie di cavolo cappuccio, tagliato a striscioline e venta la presenza di molti batteri buoni tra i quali il 
Lactobacillus . Inoltre sono ricchi di fibre, vitamina C, vitamina K e vitamina B, e tra le tante proprietà dei crauti gli vengono attribuite quella di regolare i livelli della glicemia e di ridurre il senso di fame.

Formaggi

Tra i cibi probiotici troviamo anche alcune qualità di formaggi fermentati, anche se non tutti contengono probiotici vivi. Per assicursi che siano presenti leggere l’etichetta. E’ possibile trovarli nella mozzarella, nel formaggio cheddar e nel formaggio gouda, una qualità di formaggio tipica dei Paesi Bassi.

Miso

Il miso è un condimento che fa parte della cucina tradizionale giapponese ed è considerato un alimento probiotico. Il miso deriva dalla fermentazione dei semi di soia gialla, ai quali vengono aggiunti altri cereali come orzo o riso, segale, grano saraceno o miglio. Grazie all’affermazione della cucina orientale e fusion anche in Italia, possiamo aggiungere questo alimento probiotico dal sapore dolce-salato, alla nostra alimentazione.

Olive e sottaceti

Olive, cetriolini e altri sottaceti sono alimenti probiotici pur non contenendo alte percentuali di batteri e lieviti al pari dello yogurt o del kefir. Tuttavia contribuiscono ad aumentare la biodiversità della flora batterica e grazie alla presenza di fibre, migliorano l’attività intestinale.

Tempeh

Il tempeh è un cibo tradizionale indonesiano che deriva dalla fermentazione della soia gialla. Noto anche come ‘carne di soia’ il tempeh è molto simile al tofu e si presenta con una consistenza solida. Ricco di fibre e vitamine, viene scelto in particolare da coloro che seguono un’alimentazione vegana o vegetariana. Può essere consumato in diversi modi, cotto, saltato in padella o sbriciolato nell’insalata.

Tè Kombucha

Il tè kombucha è una bevanda di origine orientale e vanta moltissimi benefici per la salute, tanto che viene considerato un elisir miracoloso. Questa bevanda viene ricavata dalla fermentazione del tè nero, verde o bianco e secondo alcuni specialisti è un probiotico migliore e più completo dello yogurt. Infatti viene fermentato da una quantità più vasta di batteri e microrganismi.
In tempi antichi il tè kombucha era conosciuto come tè dell’immortalità, grazie alle sue proprietà antiossidanti, diuretiche e immunostimolanti.

Probiotici integratori

 Non sempre e non tutti gli alimenti probiotici sono facili da reperire, e in tal caso per non rinunciare ai loro benefici, andrebbero comunque inseriti all’interno di una dieta sana ed equilibrata sottoforma di integratori probiotici. Questi sono facilmente reperibili in farmacia o nei negozi che vendono prodotti nutrizionali. Puoi trovarli in capsule, in forma liquida o in polvere da diluire in acqua o succhi naturali.
Per sapere quali siano gli integratori probiotici migliori ricorda che maggiore è il numero e la varieta di batteri e lieviti all’interno della composizione, e migliore sarà l’integratore. Esistono integratori che hanno da 1 a 10 tipi diversi di probiotici.

Tipi di probiotici

Esistono diversi tipi di probiotici, ma ci limitiamo a descrivere i probiotici più comuni e i loro principali benefici:
  • Bifidobacteria animalis:  favorisce la digestione e le funzioni intestinali. Rafforza il sistema immunitario
  • Bifidobacteria bifidum: presente nell’intestino tenue e crasso e facilita la digestione dei latticini.
  • Bifidobacteria breve: presente nell’intestino e nel tratto vaginale contrasta le infezioni batteriche e micotiche.
  • Bifidobacteria longum: presente nell’intestino è il più comune dei probiotici. Favorisce l’eliminazione delle tossine.
  • Lactobacillus acidophilus: è tra i probiotici forse quello più importante, in quanto favorisce all’assorbimento dei principi nutritivi e facilita i processi digestivi. Presente anche nel canale vaginale, aiuta a combattere le infezioni.
  • Lactobacillus reuteri: è un probiotico presente nel cavo orale, nello stomaco e nell’intestino. Contribuisce ad ostacolare l’infezione da Helicobacter Pylori
  • Lactobacillus rhamnosus: presente nell’intestino utile a contrastare gli episodi di diarrea
  • Lactobacillus fermentum: il probiotico ‘amico’ del fegato favorisce l’eliminazione delle tossine prodotte durante la digestione e migliora la qualità della flora intestinale.
Si consiglia di assumere gli integratori probiotici prima o dopo i pasti, affinchè abbiano maggior efficacia.

Controindicazioni dei probiotici e avvertenze

In genere l’assunzione dei probiotici è ben tollerata, tuttavia in rari casi possono causare effetti negativi, pertanto è consigliabile consultarsi con il proprio medico di fiducia prima di iniziare a farne uso.
L’assunzione di probiotici è sconsigliata nei soggetti portatori di cateteri venosi centrali o che hanno patologie particolari come ad esempio cardiopatie valvolari o deficit del sistema immunitario. I bambini prematuri sono ad alto rischio di reazioni avverse, così come può in rari casi accadere nei bambini immunodepressi.

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