lunedì 23 novembre 2015

CURCUMA: PROPRIETÀ E COME ASSUMERLA




La curcuma è una pianta da cui si ottiene una preziosa spezia ricca di innumerevoli proprietà e benefici per il corpo. 

La curcuma è una delle spezie più conosciute e più usate sin dai tempi antichi. Questo erba perenne ha lunghe foglie a forma ovale che possono arrivare oltre i 40 centimetri e infiorescenze a spiga gialle con brattee verdi bianche e a volte violacee.
La parte fitoterapica e alimentare è il rizoma che si trova sottoterra, che non è la radice ma il fusto sotterraneo che si è modificato e una volta che viene raccolto, bollito ed essiccato si può trasformare nella famosa polvere gialla arancione chiamata “curcuma in polvere”.
La curcuma in polvere è una spezia, conosciuta anche con il nome di “zafferano delle Indie” propri per la sua similitudine con lo zafferano e i suoi usi. Il suo tipico colore oltre a fare da tinta a molti piatti etnici è anche un ottimo colorante naturale per i tessuti. In India la curcuma è conosciuta da oltre 5000 anni e già gli antichi testi indicavano gli usi alimentari, curativi e benefici per il corpo.

Proprietà e benefici della curcuma

Curcuma come antiossidante

La curcuma è un ottimo antiossidante grazie soprattutto alla presenza di un particolare principio attivo, la curcumina. Questa sostanza è capace di ridurre i radicali liberi e quindi di rallentare l’invecchiamento cellulare, primo gradino per contrastare la nascita di eventuali anomalie a livello cellulare, compreso il tumore.

Curcuma come antitumorale

La curcuma è stata infatti studiata per le sue proprietà antitumorali e questo ha portato a confermare i suoi benefici che contrastano ben 8 tumori differenti che colpiscono infatti la bocca, la prostata, la pelle, i reni, la mammella, il fegato, il colon e i polmoni.

Curcuma come cicatrizzante

Un’altra proprietà eccezionale della curcuma è la sua capacità di cicatrizzazione che la vede un ottimo rimedio di pronto soccorso in caso di scottature, dermatiti, punture di insetto e ferite.
Nei paesi caldi e umidi come l’India, terra di origine della curcuma, è un ottimo rimedio perché la polvere si posiziona bene sulle ferite e aiuta la guarigione della cute senza l’uso di liquidi o protezioni che spesso con l’umidità portano ad infettare la ferita più che a risanarla.

Curcuma come immunostimolante e antinfluenzale

Conosciuta da tempo come rimedio base contro l’influenza e i dolori articolari, vede questi suoi effetti dal essendo antinfiammatoria e analgesica.
La curcuma è utilizzata come antibiotico naturale (antibatterico e antistaminico) ed è uno immunostimolante cioè aiuta a rinforzare le difese immunitarie. Inoltre ha un ottimo potere purificante che viene in aiuto per portare fuori le tossine dal corpo negli stati di malesere sia acuto che cronico.

Curcuma come digestivo

La curcuma ha proprietà coleretica e colagoga pertanto è capace di migliorare la produzione della bile e il flusso nell’intestino. Questo permette un funzionamento sia dell’intestino che dello stomaco per una migliore digestione generale. 
Diviene anche un aiuto contro il meteorismo e la digestione lenta. La curcuma infine è utile per ridurre il colesterolo sempre per merito di queste sue proprietà che agiscono a migliorare la digestione dei grassi in circolazione. 

La curcuma in medicina ayurvedica e medicina occidentale


Come e quando assumere la curcuma

La curcuma si acquista direttamente come spezia in polvere oppure è possibile trovarla come integratore alimentare in erboristeria o altri negozi specializzati.
La dose consigliata per la polvere è di 2 cucchiaini al giorno da aggiungere ai piatti. Solitamente le spezie vengono messe a fine cottura dei cibi per preservare il sapore e le proprietà stesse della pianta.
Anche al naturale è possibile aggiungerla nelle minestre, nelle creme, nelle salse, nello yogurt o formaggi freschi anche di origine vegetale come il tofu.
La preparazione come bevanda calda con solo curcuma o unita ad altre spezie ed erbe è un ottima tisana che apporta i suoi molteplici benefici al corpo.
Ricordiamo sempre che anche se la curcuma è un alimento, una spezia naturale, va fatta attenzione anon esagerare nel dosaggio e di non abusare di tale aroma: qualsiasi alimento preso tutti i giorni può portare a malesseri ed è quindi bene sempre variare anche le spezie e seguire la stagionalità dei cibi.
La curcuma viene sconsigliata a chi soffre di calcoli biliari visto che potrebbe sovraccaricare i reni. Meglio anche limitarne l’uso in stato di gravidanza e per le persone con disturbi emofili

L'OMS E LA RELAZIONE TRA CANCRO E IL CONSUMO DI CARNE ROSSA



Il 26 ottobre 2015 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha emesso un comunicato ufficiale che da alcune parti è stato definito (esageratamente) un allarme, con tanto di commenti a caldo, reazioni frettolose e alzate di barriere preventive. Analizziamo insieme il contenuto di questo testo riguardo al consumo di carne rossa e all'insorgenza dei tumori.

L'istituzione che in Italia chiamiamo OMS (da Organizzazione Mondiale della Sanità) è un'agenzia delle Nazioni Unite che dal 1948 lavora per mantenere al miglior livello possibile la salute e il benessere generale della popolazione mondiale.
Questa ricerca, vigila e si esprime in materia di malattie e sugli stili di vita che smuovono l'ago della bilancia della mortalità in negativo.
L'IARC (International Agency on Research of Cancer) è il ramo specializzato nella ricerca e nel monitoraggio riguardo ai tumori che recentemente ha emesso il famoso comunicato sulla cancerogenicità della carne rossa e quella lavorata (insaccati, creme, carne in scatola, burger, eccetera).
L'OMS è quindi un organo internazionale, che deve trovare la massima collaborazione in tutte le nazione facenti parte dell'ONU.

Contenuto del comunicato dell'Oms sul consumo di carne

Al di là di tutti i prevedibili allarmismi e fraintendimenti, cosa ha comunicato l'OMS? Ha reso noto che, dopo numerosi studi, la carne rossa e la carne lavorata rientrano nei famigerati "Gruppo 1" e "Gruppo 2", ovvero l'elenco delle sostanze che aumentano il rischio di insorgenza del cancro (nello specifico al colon retto, con sospetti verso il cancro allo stomaco).
La carne lavorata è nel Gruppo 1, quello delle sostanze cancerogene per l'uomo, mentre la carne rossa è nel Gruppo 2, quello delle sostanze che creano un alto rischio di insorgenza di cancro.
Tramite una pubblicazione sul autorevole settimanale medico The Lancet, l'OMS è stata assai precisa nei dati: sono sufficienti 50 grammi al giorno di carne rossa o carne lavorata per aumentare del 18% l'insorgenza tumorale. Molti sono insorti ritenendo esagerato comparare la carne rossa alle sigarette e all'amianto, ma questo paragone è un'errata lettura dei dati e un'interpretazione esagerata del comunicato: tutte le sostanze che fanno parte della Gruppo 1 aumentano l'insorgenza di cancro ma non tutte lo fanno con la stessa forza, pertanto è corretto porre la carne rossa nella stessa categoria del tabacco ma ciò non significa paragonare le due sostanze: esse non sono ugualmente pericolose.
Questo effetto delle carni rosse, che - è bene ricordare - include carne bovina, ovina, suina, caprina, equina, era già stato sottolineato da numerosi altri studi, che mai però fino ad adesso erano stati sostenuti e ripresi da un'istituzione internazionale del livello dell'OMS.

Cibo e nutrizione come prevenzione di tutte le malattie


Reazioni e ripercussioni

Le reazioni dell'opinione pubblica, di alcune categorie di lavoratori e di certe lobby non si sono fatte attendere. Più di un governo ha chiesto delucidazioni in materia pretendendo di leggere il testo degli studi ma l'OMS ha comunicato che tale testo sarà disponibile da metà del 2016, nonostante i risultati comunicati siano ufficiali.
Altri governi, già da tempo si erano resi conto della relazione tra consumo di carne rossa e insorgenza di cancro, ma anche del terribile impatto ambientale causato dall'allevamento animale a scopo alimentare, tanto che in Paesi come l'Olanda gruppi di scienziati si stanno mobilitando per convincere molti governi a ridurre al minimo il settore zootecnico (prima causa di inquinamento da metano al mondo) e di conseguenza il consumo di carne (tra le prime quattro cause di tumore al colon).
La lobby dei produttori di carne è, come noto, molto potente e già in passato, a cavallo tra gli anni 70 e 80, le sue pressioni misero a tacere molte ricerche autorevoli non garantendogli il supporto dell'OMS.
Adesso sembra che i tempi siano maturi per iniziare un cambiamento sociale globale, rinunciando ad un sistema alimentare pericoloso e controproducente perché aumenta il rischio di insorgenza di malattie gravi ed esaspera l'inquinamento atmosferico e il consumo di acqua, generando quindi alla fine più costi in termini di salute e ambiente che meri guadagni economici.
Essendo l'Italia membro dell'ONU, un comunicato simile la indurrebbe teoricamente a rimuovere la carne rossa e la carne lavorata da scuole, ospedali, mense pubbliche, eccetera.
Alcune persone hanno cercato di gettare acqua sul fuoco per evitare allarmismi sviando però l'attenzione dal tema centrale del comunicato dell'OMS: c'è chi si è fatto in quattro per garantire che le carni rosse italiane non hanno nessuna delle sostanze nocive riscontrabili nelle carni provenienti dall'estero dove i controlli sono minori e più blandi; ciò è vero in parte, nel senso che se è vero che le carni italiane subiscono controlli tra i più severi al mondo, ciò non toglie che sono tutte le carni rosse ad aumentare l'insorgenza di certe forme tumorali, a prescindere dalle sostanze utilizzate per conservare, insaporire o lavorare la carne, che possono eventualmente aumentare il potere di per sé già presente carne.

Cervicale: sintomi, cause, cure e rimedi




Il dolore cervicale (o cervicalgia) si configura come un dolore localizzato in corrispondenza del collo, che spesso si irradia verso braccia e spalle. Può dipendere da colpi di freddo o posture sbagliate, ma anche da stress eccessivo.

Sintomi del dolore cervicale

Il dolore cervicale causa problemi alla vista, formicolii e intorpidimento, rigidità del collo, tachicardia, vertigini, rigidità, specie al mattino. I sintomi possono avere variabile entità: si va dal semplice torcicollo ad un dolore che si può estendere fino alle braccia rendendo difficoltosi i movimenti, dal senso di nausea, di vertigine ai giramenti di testa, alla perdita di equilibrio o ronzii alle orecchie, ai problemi all’udito (nella zona cervicale passano le radici nervose).

Cause

Le cause della cervicalgia possono essere di diversa natura. Le più comuni sono;
  • Cattiva postura
  • Poca attività fisica e vita sedentaria
  • Colpi di freddo
  • Posizioni errate durante il sonno (cuscino non idonei)
  • Stress e tensioni emotive
  • Difetti occlusali delle arcate dentali
In molti casi però, il dolore della cervicale può dipendere da lesioni ai muscoli e alle articolazioni del collo, dovuti ad esempio a fattori traumatici o sforzi eccessivi.

Quando i dolori cervicali hanno origini psicosomatiche

Diagnosi 

La diagnosi rivela un alterato assetto meccanico della regione cervicale, spesso dovuto a colpi di freddo, movimenti bruschi, postura inadeguata, stress esagerato e prolungato. Rispetto agli eventi traumatici, sono più diffusi i casi di cervicalgia causata da tensioni muscolari che si apprezzano alla palpazione sotto forma di “noduli” o “corde”. Altre valutazioni diagnostiche possono avere come esito: la degenerazione dei dischi intervertebrali, l'alterazione dei corpi vertebrali adiacenti, la stenosi del canale vertebrale. La compressione nervosa può essere confermata da esarni di imaging mediante risonanza magnetica, o da una mielografia con tomografia computerizzata.

CURE PER IL DOLORE CERVICALE


Alimentazione in caso di dolore cervicale 

Il dolore cervicale è correlato spesso agli organi fegato e cistifellea. E’ necessario quindi un sostegno ad entrambi con verdure dal gusto amaro (cicoria, cime di rapa, radicchio, indivia belga) ripassate in padella con aglio e olio extravergine di oliva.
Andrebbero consumati più di frequente alimenti quali carciofi e ortica. Utile anche una tisana di cardo o di carciofo, ottenuta mettendo a bollire una foglia della pianta per 15/20 minuti, da prendere prima di colazione e cena.
A volte il dolore cervicale può essere conseguente a una stasi del sistema linfatico, soprattutto nelle persone predisposte a mal di gola e sinusiti. Per evitare la stasi del sistema linfatico, ma anche per supportare fegato e cistifellea, è necessario ridurre latte e derivati, grassi di origine animale contenuti in carne e insaccati, farine raffinate e cibi industrializzati.

Rimedi fitoterapici per il dolore cervicale

Le piante che agiscono come antinfiammatori del sistema osteoarticolari inibiscono la sintesi delle prostaglandine (PGE2), responsabili del dolore e del processo infiammatorio dei tessuti, senza danneggiare lo strato protettivo dell’apparato gastrointestinale.
Questi rimedi possono essere assunti in forma di tinture madri o estratti secchi; oppure, come ingredienti di pomate e unguenti da spalmare sulle articolazioni doloranti.
  • Artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens): la radice si è dimostrata particolarmente attiva, soprattutto, nelle situazioni che causano dolore e infiammazione come tendiniti, osteoatrite, artrite reumatoide, mal di schiena, mal di testa, cervicale, contusioni, sciatica, artrite, artrosi;
  • Boswellia: (Boswellia serrata) dal tronco e dai rametti si estrae una gommoresina, in grado di svolgere una potente azione antinfiammatoria e analgesica su diverse patologie del sistema osteo- articolare. Il suo utilizzo è consigliato nel trattamento di infiammazioni locali, disturbi degenerativi delle articolazioni, ridotte capacità motorie mattutine, dolori muscolari, reumatismi, artrosi, infiammazione dei tessuti molli come tendiniti, miositi e fibromialgia;
  • Spirea(Spirea ulmaria) i fiori e le sommità fiorite sono considerate, insieme alla corteccia del Salice (Salix alba), i “salicilati vege- tali”, e per questa ragione, sono impiegati per alleviare gli stati dolorosi causati da reumatismi articolari acuti e affezioni reumatiche in genere, artrosi, artrite reumatoide, mal di denti, mal di schiena e dolore cervicale;
  • Curcuma (Curcuma longa) la radice è tradizionalmente impiegata sia nella medicina ayurvedica, che nella medicina tradizionale cinese, per la capacità di contrastare i processi infiammatori all’inter- no dell’organismo, per questo motivo è consigliata nel trattamento di infiammazioni, dolori articolari, artrite e artrosi, cervicale.

Fiori di Bach

La zona cervicale della nostra colonna non si infiamma solo per fattori fisici che intervengono sul sistema osteoarticolare, ma anche per squilibri emotivi e atteggiamenti caratteriali che portano a eccessiva rigidità. 
A volte, tale disturbo si verifica in un periodo caratterizzato da troppi impegni da gestire, così lo stress che si accumula, si scarica completamente sulla zona cervicale, portando a dolori lancinanti e contratture. 
Per questi motivi, nella cura delle cervicalgia, i fiori di Bach possono rivelarsi un ottimo rimedio naturale. I più utili sono:
  • Rock Water: aiuta chi soffre di dolori articolari, contratture e rigidità fisica agli arti e al collo, per una concezione troppo controllata della vita, privata del lato giocoso. Indicato per chi s'impone (e impone ad altri) alti ideali di perfezione, regole fisse e inattaccabili. Chiuso in sé, è un pessimo interlocutore, non si mette in discussione; evita il confronto, pensando di avere sempre ragione, negandosi così la possibilità di crescere. Questo fiore dona flessibilità mentale, apertura, ed elasticità caratteriale. Aiuta ad aprirsi ai piaceri della vita, a sciogliere la rigidità morale, e, di conseguenza, anche quella fisica. 
  • Oak: è il rimedio per chi soffre di dolori cervicali, contratture di spalle e collo a causa di un eccessivo senso del dovere che non permette riposo. L'individuo non si sottrae mai agli impegni e lotta ogni giorno con tutta l’energia possibile, senza concedersi un attimo di tregua. Ha un senso del dovere talmente sviluppato, eccessivo, da non permettersi mai un cedimento, una malattia. Inflessibile con se stesso, auto-esigente, è un lavoratore accanito. Il rimedio aiuta a capire l’importanza di rilassarsi, di riposare; permette di prendersi le meritate pause, addolcendo il senso del dovere.

Medicina tradizionale cinese

Per sciogliere la contrazione dei muscoli in Medicina tradizionale cinese (MTC) si vanno a curare Vento freddo e stasi di Xue, in modo da disperdere Freddo e Umidità.
Punti importanti sono:
  • HOU XI (a livello dell’articolazione del mignolo), elimina le sindromi da Vento-Calore, rilassa muscoli e tendini;
  • JI QUAN (al centro della fossa ascellare), elimina il Calore nel Fegato;
  • JIAN LIAO (nella fossetta posteriore della spalla), espelle il Vento; 
  • NAO SHU (sotto il bordo inferiore della spina scapolare), elimina le sindromi da Vento e dissolve l’Umidità.

Aromaterapia per il dolore cervicale

Gli oli essenziali impiegati contro il dolore dovuto ad artrosi cervicale, sono quelli con una spiccata attività rubefacente, cioè determinano il richiamo di sangue negli strati più superficiali della pelle, scaldando la zona e alleggerendo l'infiammazione agli strati sottostanti, proprio grazie alla sottrazione ematica. Queste essenze vanno utilizzate in uso esterno diluendole 3 gocce in un cucchiaio di olio di arnica o aggiunte a una crema neutra per massaggi. 
  • Olio essenziale di abete biancoanalgesico e antinfiammatorio, svolge un'azione antinfiammatoria, aumenta la vasodilatazione e la circolazione sanguigna locale, alleviando i dolori dell’artrosi, dell'artrite, sciatalgia, dolore cervicale e dei reumatismi.
  •  Olio essenziale gineproviene usato con beneficio contro artrosi, artrite, gotta, dolori reumatici e altre infiammazioni del sistema osteoarticolare. Se massaggiato sulla parte dolorante, stimola la produzione corporea di cortisone, con uno spiccato effetto analgesico.
  • Olio essenziale di zenzero: ha effetto antidolorifico contro rigidità muscolari e stati dolorosi dovuti a traumi, strappi, stiramenti, mal di schiena, mal di testa e dolore cervicale.

Omeopatia 

Aceta racemosa e Ferrum phosphoricum 5 CH (5 granuli ogni 4 ore, alternando i due preparati), trattamento utile in caso di rigidità e dolore, da diradare in base al miglioramento; Dulcamara 9 CH (5 granuli ogni 2 ore), indicato in caso di cervicalgia da esposizione al freddo o permanenza in ambienti umidi; Bryonia 7 CH (5 granuli ogni 2 ore), specie se il dolore peggiora ad ogni movimento; Calcarea fluorica 9 CH (5 granuli, 1 volta al giorno), rimedio indicato per il trattamento dell’artrosi sintomatica.

Esercizi

Il collo è una vera opera d'arte della natura. In esso si concentrano vertebre, legamenti, muscoli, nervi e ghiandole (la tiroide) con funzioni e interattività sbalorditive. L’origine del dolore cervicale (o cervicalgia) può derivare dal semplice spasmo muscolare dopo raffreddamento, all’artrosi (calcificazioni intorno alle articolazioni- e corpi vertebrali ), all’anchilosi spondilartritica ( perdita dell’articolarità), dove i legamenti calcificano e rendono la colonna rigida. La cervicalgia semplice è una disfunzione che risponde pefettamente alle cure manipolative (cercate sempre professionisti seri, diffidate dei terapisti della riabilitazione improvvisati).  
Per prevenire la cervicalgia evitate di tenere posture sbagliate per un tempo prolungato; ad esempio, la posizione del mento appoggiata a una mano quando si sta davanti allo schermo). Ricordate sempre che i muscoli si adattano alla posizione assunta, per cui, se la postura è sbagliata, il muscolo si accorcia e, contraendosi, si ritrova alle prese con un ridotto apporto di sangue e di ossigeno.
Da ciò derivano dolore, sensazione di bruciore e rigidità, che possono sfociare in nausea, capogiri, formicolii alla mano (specie se si usa molto il mouse; in quel caso si parla di mouse arm syndrome, ovvero “cervico-brachialgia da uso del puntatore”). È utile sciogliere le tensioni profonde attraverso massaggi o leggere trazioni. Ovviamente, se la postura errata è un'abitudine, poco potranno le tecniche di palpazione. 
Vi proponiamo un piccolo esercizio per sciogliere le tensioni a livello cervicale: in piedi, inclinate il capo a destra e poi a sinistra, molto lentamente. Sentite i muscoli allungarsi a ogni espirazione, mentre raccogliete l'energia quando inspirate. Poi alzate un braccio, e abbassate l'altro; spingete entrambi indietro e invertite.
Imparare a rilassarsi è un lavoro indispensabile per chi soffre di questo disturbo; un imperativo che sul lungo periodo porta innumerevoli benefici. Per questo può essere utile seguire lezioni diChi kung (Qi gong) tenute da maestri esperti che sappiano guidare l’immaginazione volta a veicolare il respiro e l’attenzione tra le diverse parti del corpo. 
Ecco intanto semplici esercizi di ginnastica isometrica che potete svolgere ovunque:
  1. Con le mani dietro la nuca forzare in avanti ed in basso la testa, focalizzando l’attenzione sulla sensazione di tensione a livello dei muscoli posteriori del collo.
  2. Con una mano sulla testa esercitare una trazione laterale verso destra e ripetere poi a sinistra, sempre mantenendo ben ferme le spalle.
  3. Volgere molto lentamente il viso verso l'alto fino da avere la testa rovesciata all'indietro.