martedì 13 settembre 2016

Zucchero, ecco come agisce sul cervello


Un ruolo fondamentale è svolto dagli astrociti

Uno studio internazionale ha approfondito la conoscenza del modo in cui lo zucchero agisce sul cervello umano. Il glucosio non finisce casualmente nell’organo cerebrale, ma vi viene trasportato attraverso l’intervento di alcune cellule gliali, chiamate astrociti. Si tratta delle cellule cerebrali più numerose, il cui ruolo, tuttavia, fino a questo momento era stato sottovalutato. La scoperta, pubblicata sulla rivista Cell, è stata effettuata da un team internazionale di scienziati diretto da Cristina García-Cáceres, della Technische Universität di Monaco (Germania). 
In precedenza gli studiosi ritenevano che il trasporto dello zucchero fino al cervello fosse regolato soltanto dai neuroni. Ma dato che l’attività neuronale riscontrata in presenza del glucosio era bassa, era diffusa l’opinione che si trattasse di un processo passivo. Eppure, quest’ipotesi contrastava con il fatto che il cervello consuma più zucchero di tutti gli altri organi e regola la sensazione della fame. “Abbiamo avuto il sospetto che fosse improbabile che un processo così importante come fornire dosi sufficienti di zucchero al cervello fosse completamente casuale – osserva la dottoressa García-Cáceres -. Siamo stati ingannati dal fatto che i neuroni, a quanto pare, non hanno il controllo di questo processo e, pertanto, prima gli studiosi pensavano che tutto avvenisse passivamente. Poi abbiamo ipotizzato che le cellule gliali, come gli astrociti che per lungo tempo sono state considerate ‘cellule di supporto’ meno importanti, potessero avere qualcosa a che fare con il trasporto dello zucchero nel cervello”.

Gli scienziati hanno quindi esaminato il ruolo di queste cellule, riuscendo a compiere due scoperte significative. La prima è che sulla superficie degli astrociti sono presenti i recettori di due ormoni, l'insulina (che regola la quantità di glucosio nel sangue) e la leptina (coinvolta nella regolazione di metabolismo e appetito). Grazie a questi recettori, gli astrociti sono in grado di controllare l'assunzione di zucchero da parte del cervello.

La seconda scoperta è che se i recettori dell’insulina normalmente presenti superficie degli astrociti erano invece assenti, l’attività dei neuroni proopiomelanocortina, che regolano la sensazione di fame, risultava più bassa del normale. Inoltre, risultava compromesso anche il metabolismo dello zucchero. Secondo i ricercatori, lo studio potrebbe migliorare la comprensione dei meccanismi alla base di obesità e diabete di tipo 2, favorendo lo sviluppo di terapie più efficaci.
Fonte

Febbre, si affronta in 10 mosse

L'ipertermia non va combattuta a tutti i costi: è indispensabile per la sopravvivenza

L'arrivo dell'autunno segna anche il ritorno del cattivo tempo e dei malanni di stagione. In questo periodo aumenta, quindi, la possibilità di contrarre la febbre. Tuttavia, quest'ultima non deve destare particolare preoccupazione, perché basta seguire poche regole per risolvere il problema in modo efficace. Innanzitutto non occorre cercare di contrastarla a tutti costi con i medicinali: l'antipiretico (paracetamolo) va utilizzato solo quando la febbre è associata a condizioni di malessere, come mal di testa, dolori muscolari e articolari. L'ipertermia, infatti, svolge un compito ben preciso: favorisce l'azione del sistema immunitario e ostacola quella di virus e batteri.

“La febbre esiste negli animali da 40 milioni di anni ed è presente in tutte le specie, incluse quelle più in basso nella scala zoologica. Quando un fenomeno biologico è mantenuto a lungo in tutte le specie vuol dire che èindispensabile per la sopravvivenza – spiega il prof. Maurizio De Martino, ordinario di Pediatria presso l’Università di Firenze e Direttore del Dipartimento di Pediatria internistica presso l'ospedale pediatrico “Anna Meyer” di Firenze -. E la febbre lo è, perché a temperatura febbrile funzionano meglio i meccanismi immunologici mentre funzionano peggio virus e batteri. I pediatri sanno che è brutta la prognosi di bambini con infezioni gravi ma che non sviluppano febbre. Ed i pediatri sanno anche che abbassare la febbre comporta regolarmente un allungamento delle condizioni infettive”.

Nel corso del congresso nazionale di Paidòss, l’Osservatorio Nazionale sulla Salute dell’infanzia e dell’adolescenza, che si è tenuto a Lecce dal 24 al 26 settembre, l'esperto ha consigliato come comportarsi in caso di febbre:
1. per misurare la temperatura corporea utilizzare solo il termometro elettronico digitale e metterlo sotto l’ascella - la via rettale è causa di sconforto e di incidenti.
2. se il paziente è un bambino molto piccolo, occorre farlo visitare in giornata, perché nei primi anni di vita è frequente la possibilità di contrarre un'infezione batterica grave;
3. assumere il paracetamolo per via orale, salvo casi rari;
4. rispettare la dose di antipiretico prescritta dal medico o indicata nel foglio illustrativo;
5. attenersi ai tempi di assunzione del farmaco indicati dal dottore, non prolungarli né accorciarli; 6. avere calma: il paracetamolo inizia ad avere effetto dopo circa un’ora e mezza;
7. non ricorrere ai cosiddetti “rimedi della nonna”, come spugnature, ghiaccio, o pezzette - non sono solo inutili (la febbre è un innalzamento centrale e non periferico della temperatura corporea), ma risultano anche controproducenti, perché causano brividi e, quindi, aumentano la temperatura e il malessere del malato;
8. se la temperatura non si abbassa non intestardirsi con l’antibiotico: non sempre la febbre è causata da un'infezione;
9. se il paziente è di ritorno da un paese ad endemia malarica, appurare subito se la febbre è causata dalla malaria;
10 . ricordarsi che non esiste la febbre da eruzione dentaria.

sabato 10 settembre 2016

Olio di Oliva sui Capelli: 5 Rimedi per Capelli Morbidi e Setosi




Da sempre utilizzato per le sue caratteristiche emollienti ed idratanti, l’olio di oliva sui capelli si rivela estremamente utile in caso di capelli opachi e spenti.
Le proprietà idratanti sono dovute al contenuto di grassi, cui si aggiunge la vitamina E che è in grado di nutrire il cuoio capelluto, proteggendolo dai dannosi raggi UV. La vitamina E rende i capelli lucidi e setosi, giocando un ruolo fondamentale quale anti-aging, cioè contro l’invecchiamento del capello, in virtù delle sue proprietà antiossidanti.
Per quanto riguarda gli acidi grassi, in particolare l’acido oleico e linoleico, questi riescono a penetrare a fondo nella struttura del capello e nel bulbo pilifero rivestendoli completamente e, di conseguenza, rafforzandoli contro gli agenti esterni. I trattamenti che possiamo sperimentare sono numerosi: è infatti possibile adoperare soltanto l’olio di oliva sui capelli al fine di renderli più morbidi, oppure associarlo ad altri ingredienti naturali, con la certezza che tali prodotti non andranno a danneggiare il capello, bensì a curarlo.

Olio di Oliva sui Capelli: 5 Rimedi per Capelli Morbidi e Sani

Usare l’olio di oliva sui capelli è una delle soluzioni più efficaci e allo stesso tempo economiche per rinvigorire e nutrire il nostro cuoio capelluto e donargli un aspetto migliore. I trattamenti per capelli morbidi e lucidi che proponiamo di seguito sono tutti a base di ingredienti naturali e facilmente reperibili: agiranno in modo delicato senza aggredire il capello. Scopriamoli insieme!

1. Maschera con olio di oliva per capelli sfibrati e danneggiati

Il cuoio capelluto viene danneggiato di continuo da agenti atmosferici (umidità, sole, vento) e dagli stessi prodotti che acquistiamo al supermercato (shampoo, maschere, balsami), caratterizzati da composti chimici spesso dannosi. L’olio di oliva sui capelli riesce a ripararli donando loro maggiore resistenza e rendendo i nostri capelli morbidi e setosi e di conseguenza anche più facili da trattare.Cosa occorre? Soltanto dell’olio di oliva.
Versiamone un cucchiaino sul palmo della mano e inumidiamo la prima ciocca; proseguiamo allo stesso modo per il resto della testa. Facciamo attenzione a non arrivare tuttavia alla radice del capello. A questo punto asciughiamo con aria tiepida i capelli per pochi minuti con un phon e copriamoli con un asciugamano per almeno 45 minuti. Qualora i capelli fossero molto sfibrati, potremmo tenere in posa la maschera con olio di oliva tutta la notte e poi lavarli con il nostro shampoo abituale.

2. Trattamento con olio di oliva per capelli lucidi

Grazie alle proprietà dell’olio di oliva e dell’olio essenziale di incenso che costituiscono gli ingredienti principali di questo trattamento, avremo dei capelli lucidi e rinvigoriti. Questo impacco è ideale quando notiamo che i nostri capelli si stanno indebolendo e opacizzando. L’olio di incenso nutre dalla radice e potenzia l’azione antinvecchiamento dell’olio di oliva sui capelli, prevenendone la caduta e donando al contempo lucentezza.
Abbiamo bisogno di: mezza tazza di olio di oliva e 5 gocce di olio di incenso. Versiamo l’olio di oliva in un recipiente a chiusura ermetica insieme all’incenso, agitiamo e lasciamo riposare per un giorno. Passate 24 ore, bagniamo i capelli con acqua calda e versiamo 1 cucchiaio del nostro composto sulle mani. Strofiniamo in modo da riscaldare con il nostro calore l’olio e applichiamolo su tutte le lunghezze. Massaggiamo le ciocche e il cuoio capelluto. Copriamo la testa con una cuffia e lasciamo agire per una mezz’ora, quindi sciacquiamo con acqua e procediamo con lo shampoo.

3. Trattamento antiforfora con olio di oliva e limone

La forfora è uno dei problemi più comuni cui spesso dobbiamo far fronte. Il limone esercita un’azione ripulente, eliminando le cellule morte del cuoio capelluto che rimarrà pulito a lungo, prevenendo la formazione della forfora. Allo stesso tempo, l’olio di oliva sui capelli li nutre e li idrata per evitare che il capello possa seccarsi (per via dell’acido citrico contenuto nel limone).
Passiamo al procedimento: uniamo in un contenitore 2 cucchiai di olio di oliva, 2 cucchiai di succo di limone (possibilmente biologico, in modo da escludere che i pesticidi vengano a contatto con i capelli) e 2 cucchiai di acqua. Mescoliamo e versiamo sul cuoio capelluto precedentemente inumidito con acqua. Massaggiamo e lasciamo in posa per circa 30 minuti. Laviamo e puliamo i capelli normalmente. Possiamo ripetere questo trattamento una volta a settimana prima dello shampoo abituale.

4. Maschera idratante con olio di oliva e avocado

Estremamente nutriente ed idratante, questa maschera per capelli con olio di oliva risana il capello grazie alle proprietà dell’avocado e delle uova. L’avocado è ricco di antiossidanti e di grassi che aumentano i benefici dell’olio di oliva sui capelli, formando una pellicola e idratando in modo ottimale il capello. Le uova sono un ingrediente utilizzato fin da tempi remoti per pulire e rinforzare i capelli.
Per la nostra maschera dobbiamo procurarci 1 avocado (di cui utilizzeremo la polpa di metà frutto), 1 uovo e 1 cucchiaino di olio di oliva. Mettiamo tutti gli ingredienti in un frullatore per ottenere una crema dalla consistenza simile a un balsamo e usiamo la crema dopo lo shampoo sui capelli ancora bagnati. Distribuiamo la maschera per capelli con olio di oliva a partire dal bulbo follicolare e raccogliamo i capelli. Lasciamo agire per 10 minuti e risciacquiamo soltanto con acqua fredda. La maschera lascerà i capelli morbidi, voluminosi e dall’aspetto sano.

5. Trattamento con olio di oliva per capelli che si spezzano

Concludiamo i trattamenti all’olio di oliva sui capelli con un impacco super rinforzante adatto a chi ha i capelli che si spezzano facilmente. Le proteine dell’uovo rafforzano i capelli prevenendone la rottura e la caduta. La nostra chioma risulterà più folta e forte, priva delle odiose doppie punte, mentre l’olio di oliva renderà i capelli lucidi, morbidi e brillanti.
Per questo trattamento occorrono 2 tuorli, 2 cucchiai di olio di oliva e 120 ml di acqua fredda. Versiamo tutti gli ingredienti in una ciotola e mescoliamo. Applichiamo sui capelli, massaggiando le radici e teniamo in posa per 20 minuti. Trascorso questo tempo sciacquiamo per bene e, se fosse necessario, facciamo un breve shampoo per eliminare ogni odore. Possiamo ripetere il trattamento a settimane alterne.
L’olio di oliva sui capelli è quindi un ottimo rimedio per prendersi cura della chioma senza spendere grandi cifre in trattamenti costosi e molte volte poco efficaci. L’olio di oliva inoltre è un prodotto davvero utile non solo per i capelli ma anche per la cura della pelle del viso e del corpo e può essere usato per tanti trattamenti di bellezza a costo zero. Insomma una risorsa preziosa da avere sempre in dispensa!