mercoledì 16 luglio 2014

Come individuare in tempo un cancro al colon?

Durante gli ultimi anni si sono registrati molti casi di cancro al colon. Nella maggior parte dei casi è stato scoperto quando si erano già formate metastasi in diversi organi, di solito nel fegato o nei polmoni. 
Secondo le statistiche, esiste un aumento molto preoccupante di casi di cancro al colon; esso, infatti, occupa il secondo posto al mondo, dopo il cancro al seno nelle donne e quello ai polmoni negli uomini. Bisogna sottolineare che questo tipo di cancro è molto più frequente tra gli uomini.
Fa molta paura sapere di persone che apparentemente si sentono bene e sembrano in salute, ma che all’improvviso e tramite qualche controllo di routine scoprono di avere questo terribile cancro, spesso già in stadio avanzato; all’improvviso si trovano a dover iniziare una lotta contro questo male per la quale non erano preparate. 
Questo è uno dei motivi principali per cui si fanno sempre tante raccomandazioni sulla prevenzione e, al tempo stesso, sull’importanza di fare attenzione ai segnali dall’allarme che ci manda il nostro corpo in presenza di qualche problema o ai sintomi che si manifestano quando qualcosa non sta andando per il verso giusto. Bisogna prestare la dovuta attenzione a questi segnali  e non bisogna sottovalutarli per nessuna ragione al mondo.

Segnali che avvertono della presenza di un cancro al colon

Purtroppo il cancro al colon non presenta sintomi specifici, al contrario di solito è accompagnato da alcuni sintomi che possono essere confusi con altri problemi molto più innocui e normali, un esempio è la presenza di alcune macchie di sangue nelle feci. 
Spesso la maggior parte delle persone sottovaluta questa situazione poiché essa di solito dipende dalla presenza di emorroidi e, pertanto, non si dà il giusto peso a tracce di sangue di tanto in tanto presenti nelle feci. Tuttavia, non dovrebbe essere così, anzi si tratta del momento opportuno per sottoporsi ad un controllo da parte di un professionista che realizzi specifici e approfonditi studi, como ad esempio la colonscopia, grazie alla quale si vedrà se si tratta davvero di emorroidi o di qualcosa di più serio.
Un altro sintomo molto importante da tenere in considerazione è un cambiamento nella defecazione: qualche volta si soffre distitichezza e poi all’improvviso si presenta il problema opposto, la diarrea. Inoltre, bisogna fare attenzione all’aspetto delle feci, che possono, ad esempio, essere più sottili del solito, o ancora alla sensazione di non aver evacuato a sufficienza.
Allo stesso modo è importante considerare gli eventuali precedenti familiari: casi di polipi, cancro al colon oppure colite ulcerosa. Bisogna tenere a mente che le persone stitiche sono le più propense a soffrire di questo tipo di cancro.
L’iniziale controllo a cui bisogna sottoporsi per diagnosticare questa malattia è un esame del sangue occulto nelle feci (SOF) e nel caso in cui risultasse positivo, sarà necessaria una colonscopia. È bene ricordare, però, che eventuale sangue nelle feci non è dovuto per forza ad un cancro al colon, può dipendere da un polipo o emorroidi infiammate, ma, come già detto, è meglio prevenire che curare.

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