venerdì 22 agosto 2014

Cancro, Come diagnosticare il tumore ai polmoni

Un test del respiro sarebbe la soluzione


Cancro, Come diagnosticare il tumore ai polmoni

Un test del respiro per diagnosticare il cancro ai polmoni. Secondo uno studio dell’Università di Louisville sarebbe possibile:
“L’analisi del fiato potrebbe presto soppiantare la più costosa e invasiva tomografia ad emissione di positroni (Pet) nella diagnosi precoce del tumore al polmone. A dimostrarlo è uno studio dell’Università di Louisville, presentato durante il congresso annuale della American Association for Thoracic Surgery, tenutosi di recente a New York.”
Non solo il test del respiro consentirebbe di risparmiare, ma sarebbe anche quasi efficace, se non più, della tomografia:
“I risultati della ricerca dimostrerebbero infatti che il test del respiro ha la stessa efficacia diagnostica della Pet, e una capacità due volte maggiore di riconoscere i tumori benigni, evitando quindi molti falsi positivi, diagnosi errate che generano preoccupazioni inutili per i pazienti e il ricorso ad analisi invasive come la biopsia.”
Michael Bousamra, professore di Chirurgia Toracica e Cardiovascolare dell’Università di Louisville, ha spiegato che l’analisi del fiato non andrebbe a sostituire la tomografia, ma diventerebbe una valida alternativa:
“Questo test del respiro rappresenta un’opzione economica ed estremamente affidabile per i pazienti in cui è stata evidenziata la presenza di una massa tumorale da una tomografia computerizzata”
E continua:
“In caso di test negativo infatti, i pazienti possono solitamente essere seguiti senza ricorrere ad una biopsia. Quando il test del respiro risulta positivo invece, si può procedere immediatamente con gli accertamenti più invasivi, velocizzando quindi l’iter diagnostico e l’inizio dei trattamenti”.
Durante la ricerca è stato scoperto che il test del fiato avrebbe una capacità maggiore di riconoscere i tumori benigni e con una precisione maggiore:
“Dall’esperimento è emerso che la presenza dei composti carbonilici nel fiato dei pazienti permette di identificare il cancro al polmone con una precisione del 95%. Il test inoltre ha dimostrato di avere una sensibilità del 75% nel riconoscere le neoplasie benigne da quelle pericolose, contro il 38,7% della tomografia ad emissione di positroni. Vista l’estrema precisione del test del respiro, e il minore rischio di falsi positivi, i ricercatori ritengono che rappresenti una valida alternativa all’utilizzo della Pet.

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