venerdì 27 marzo 2015

Sonno e ictus, dormire troppo fa male?



Il dubbio da un nuovo studio su Neurology. Ma qual è la causa e quale l'effetto?

Dormire troppo può far male alla salute. A dimostrarcelo sono studi comequello pubblicato qualche tempo fa sul Journal of Psychiatric Research secondo cui gli anziani che superano 9 ore di sonno in una giornata aumenta richiano di perdere più velocemente la memoria. Oggi nuove analisi condotte all'Università di Cambridge svelano l'esistenza di un'altra temibile associazione: quella con l'ictus. Secondo i risultati pubblicati sulle pagine di Neurology dai ricercatori del Dipartimento di Salute Pubblica e di Cure Primarie dell'ateneo britannico chi dorme di più ha infatti una maggiore probabilità di andare incontro a questo grave evento cerebrovascolare.

In realtà già in passato l'ictus era stato associato al sonno, ma il legame sembrava opposto. Uno studio del Chi-Mei Medical Center (Taiwan) pubblicato su Stroke aveva infatti correlato l'ictus ai disturbi del sonno. Queste nuove analisi hanno rilevato un aumento del rischio di ictus in chi dorme meno di 6 ore al giorno, ma l'associazione non è risultata statisticamente significativa. Sembra invece essere degno di nota l'aumento del rischio pari al 46% rilevato fra chi dorme più di 8 ore a giorno.

Per giungere a questa conclusione i ricercatori hanno monitorato per più di 9 anni lo stato di salute di circa 10 mila individui di età compresa tra i 42 e gli 81 anni. Il fenomeno è stato però confermato anche rianalizzando i dati raccolti nel corso di altri 11 studi che hanno analizzato l'associazione fra la durata del sonno e il rischio di ictus. In totale l'analisi pubblicata su Neurology ha quindi coinvolto 560 mila persone provenienti da 7 diverse nazioni. “E' chiaro sia di nostri partecipanti sia dalla disponibilità di dati internazionali che ci siano un legame tra il fatto di dormire più della media e una aumento del rischio di ictus”, commenta Yue Leng, primo nome dello studio, che però aggiunge: “Ciò che è molto meno chiaro è la direzione di questo legame, cioè se dormire di più sia un sintomo, un marcatore precoce o una causa dei problemi cardiovascolari”.

In passato la carenza di sonno è stata associata ad alterazioni del metabolismo e all'aumento dei livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, tutti fattori che possono aumentare la pressione e, di conseguenza, il rischio di ictus. Che si finisca per dormire di più a causa di un'insonnia che mette a rischio la salute cardiovascolare? Solo ulteriori ricerche potranno aiutare a rispondere a questa domanda. Nel frattempo sembra che chi riesce a dormire tra 6 e 8 sentendosi riposato ore non abbia di che preoccuparsi. Negli altri casi forse è meglio parlare con il proprio medico per capire quali possono essere i motivi alla base dei propri problemi del sonno e cercare di porvi rimedio.

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