venerdì 27 marzo 2015

Consigli per ridurre il reflusso gastrico





Qualche informazione sul reflusso gastrico

Il reflusso acido o reflusso gastroesofageo è la malattia che più di frequente colpisce il tratto digestivo. Lo abbiamo patito quasi tutti, in maniera più o meno grave. Si verifica quando l’acido dello stomaco (che serve per digerire gli alimenti) risale lungo l’esofago verso la gola. I sintomi del reflusso gastrico che ricorrono più spesso sono:
  • Acidità (sensazione di amaro, bruciore o pressione al petto o alla gola dopo aver mangiato).
  • Rigurgito degli alimenti (come succede quando si rigetta).
  • Nausee e sapore acido.
  • Difficoltà nell’ingerire gli alimenti.


Se si sofffre di reflusso gastrico almeno una volta a settimana, allora parliamo di reflusso gastroesofageo. Metà della popolazione degli Stati Uniti soffre di reflusso gastrico e quasi il 20% di reflusso gastroesofageo. Sebbene in questo paese le abitudini alimentari non siano delle più sane, parliamo di cifre simili anche in altri paesi come la Spagna o l’Italia.
Nell’ingerire gli alimenti, questi “viaggiano” lungo l’esofago, attraversano lo sfintere esofageo e finiscono nello stomaco. Lo sfintere funziona come una barriera o coperchio che si apre e si chiude ogni volta che passa del cibo, ha una lunghezza fino a 7 cm e ha la funzione di controllare cosa entra nello stomaco ed evitare che ciò che è già entrato non ripassi in senso inverso.
Al trattarsi di un muscolo, la sua forza e capacità di chiudersi completamente possono variare. Sono molte le cause del reflusso gastrico. Mangiare molto in fretta, i condimenti che accompagnano i nostri piatti, andare a dormire appena finita la cena, la pressione allo stomaco o l’attività fisica possono scatenare questo fastidio.
Nello stomaco esistono degli acidi molto potenti che hanno il compito di scomporre gli alimenti durante il processo di digestione. Se la “porta d’accesso” è socchiusa, questi acidi possono risalire fino all’esofago, causando quella sensazione di bruciore di stomaco. Pensate a cosa succede quando si rigurgita. Si sente un gusto acido in bocca e una sensazione di bruciore lungo la gola. Questo è dovuto agli acidi che rigettiamo insieme al cibo.

Il problema del reflusso gastrico è che se l’acido passa spesso lungo l’esofago può causare delle ulcere o delle infiammazioni croniche. In alcuni casi dà origine a esofagite e addirittura malattie polmonari. Gli acidi che arrivano fino alla bocca possono, inoltre, causare erosione dentale e alito pesante.
Bisogna inoltre sapere che, nonostante alcuni pazienti si facciano visitare da un medico perché sperimentano i sintomi citati, altri non sentono nulla. In questi casi la malattia può essere diagnosticata tramite un monitoraggio dei livelli di pH e tramite esami endoscopici.

Il reflusso gastrico durante tutta la vita

Dalla nascita soffriamo reflussi gastrici e ciò non è negativo. Se succede ogni tanto, quindi, non c’è da preoccuparsi. Circa l’85% dei neonati soffre di reflusso o rigurgito dopo l’allattamento è ciò è normale fino al primo anno di vita. Le donne in gravidanza di solito ne soffrono a causa della pressione del ventre sullo stomaco.
Nei soggetti affetti da obesità, il reflusso gastrico si deve alla pressione che il grasso in eccesso esercita sulla cavità addominale e all’alimentazione scorretta. Ciò accade sia durante l’infanzia o l’adolescenza, sia in età adulta.

Il reflusso gastrico, quindi, si manifesta durante tutta la nostra vita e infatti molte persone di più di 60 anni ne soffrono, in seguito alla debolezza del “coperchio” dell’esofago causata dall’età.

Come prevenire il reflusso gastrico

Mantenere una dieta sana

Gli alimenti che causano reflusso gastrico sono diversi in base al paziente. Tuttavia, in generale il reflusso gastrico si manifesta a causa del consumo eccessivo di caffè, menta, cioccolato, bevande alcoliche, salsa di pomodoro, alimenti con molto condimento o piccanti, latticini e alimenti raffinati. Per questo motivo è consigliabile consumare frutta e verdura, cereali integrali, frutta secca e acqua.

Migliorare le abitudini alimentari

Oltre a evitare gli alimenti della lista sovracitata, è necessario iniziare a ridurre le quantità, soprattutto a cena. Andare a dormire subito dopo cene abbondanti, infatti, peggiora molto la situazione.
È consigliabile consumare cene più leggere, con molta verdura e frutta come dessert. Bisogna inoltre evitare il consumo eccessivo di bevande alcoliche, il consumo di cibi da fast-food o alimenti elaborati più volte a settimana, così come di alimenti troppo freddi o troppo caldi. Mangiate lentamente e masticate bene il cibo.

Dormire abbastanza

Un’ora dopo il pranzo o la cena, cercate di riposare abbastanza per ricaricare le energie. Così, rilasserete i muscoli, compreso l’esofago, il che lo farà lavorare meglio e più efficacemente.

È consigliabile ridurre lo stress al minimo, perché in caso contrario il reflusso gastrico si manifesterà giornalmente, cioè diventerà la regola e non più l’eccezione, e potrebbe sfociare in molti problemi di salute, seri e a volte incurabili.

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