domenica 21 giugno 2015

LE 8 ABITUDINI ALIMENTARI SANE





Il primo Atlante della salute cardiovascolare degli italiani in relazione alle abitudini alimentari - recentemente presentato ad Expo 2015 Milano in occasione del Congresso Nazionale dell’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri), in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità e Istituto Nazionale dei Tumori - ha evidenziato i seguenti risultati: solo un terzo degli italiani dai 35 ai 74 anni consuma una quantità di verdura adeguata. Lo stesso può dirsi del pesce; va meglio il consumo raccomandato di frutta e quello adeguato di formaggi. Solo il 14% degli uomini e il 15% delle donne consuma dolci secondo le raccomandazioni. Importanti differenze di genere si hanno nel consumo adeguato di salumi e insaccati ed in quello di alcool.

Non segue nessuna delle indicazioni alimentare corrette il 2.7% degli uomini e lo 0.6% delle donne (dato parziale della classe da 0 a 1 abitudini sane). L’11% degli uomini e il 24% delle donne presenta un numero di comportamenti alimentari considerato sano (tra 5 e 8). Considerando come stile di vita corretto almeno 5 comportamenti alimentari sani, l’attività fisica e l’assenza di fumo di sigaretta, gli uomini che lo adottano sono risultati appena il 6.9% del totale, leggermente meglio le donne che raggiungono il 12.8%.

Ma quali sono le 8 abitudini alimentari corrette?
1. Consumo giornaliero di verdura ≥200 grammi (pari a 2-3 porzioni)
2. Consumo giornaliero di frutta compreso fra 200 e 500 g (pari a 2-3 porzioni)
3. Consumo settimanale di pesce almeno 2 volte a settimana (circa 150 g per porzione)
4. consumo settimanale di formaggi per non più di 3 volte a settimana (circa 75 g per porzione)
5. Consumo settimanale di salumi e insaccati per non più di 2 volte a settimana (circa 50 g per porzione)
6. Consumo settimanale di dolci per non più di 2 volte a settimana (circa 100 g per porzione)
7. Consumo settimanale di bibite zuccherate inferiore a una la settimana (circa 330 ml, ovvero una lattina)
8. Consumo di alcool non superiore a 20 g al giorno per gli uomini e non più di 10 g per le donne, corrispondenti alla somma del consumo di vino, birra e superalcolici.

GOTTA E ALIMENTAZIONE




La gotta è una malattia che si caratterizza per un elevato tasso di acido urico nel sangue.
Per poter prevenire l'accumulo di acido urico, si può agire in parte attraverso una dieta bilanciata.
Innanzitutto è importante riportare il peso entro i parametri del normopeso, in quanto sovrappeso e obesità concorrono ad aumentare lo stato infiammatorio generale dell'organismo, provocando un'ulteriore difficoltà, in chi è già predisposto, ad eliminare gli acidi urici.
 
Buona norma è cercare di evitare i cibi molto ricchi in purine come le sardine, le acciughe, le aringhe, il fegato, il tonno, lo sgombro e le frattaglie in genere.
Moderare i cibi a medio contenuto di purine: tra queste troviamo la carne, il pesce e gli insaccati in genere, ma anche i legumi, nonché tra le verdure in ordine decrescente gli spinaci, i funghi, gli asparagi, i porri e tutta la famiglia dei cavoli.
 
La dieta giornaliera deve prevedere un buon apporto di carboidrati complessi, cioè pane, pasta, riso e prodotti da forno, frutta e verdura fresche nella misura di due o tre frutti e due porzioni di verdure tra crude e cotte al giorno, latticini e condimenti come olio extravergine di oliva.
Per quanto riguarda le proteine è sufficiente un'unica porzione giornaliera per soddisfare le necessità dell'organismo ruotandole tra carne, formaggi, uova e soprattutto pesce aD alto contenuto di omega-3 (ad esclusione ovviamente dei tipi suddetti).
 
È importante bere molto, in modo da evitare accumuli di cristalli di acido urico nei reni, e limitare gli alcolici.

Fonte

sabato 20 giugno 2015

5 alimenti per riequilibrare la flora intestinale




Generalmente non prestiamo la dovuta importanza all’intestino, ma questa noncuranza può causare un accumulo di tossine e, inoltre, impedire il corretto assorbimento degli alimenti che ingeriamo.

  

I probiotici

I probiotici sono batteri vivi che si trovano in alimenti nei quali si è verificato un processo di fermentazione naturale, come quelli che presentiamo in questo articolo.
Questi microrganismi aiutano a rafforzare il nostro sistema immunitario e riequilibrano la flora intestinale, la quale risente delle conseguenze di una cattiva alimentazione, degli antibiotici e dei disturbi intestinali.
Il consumo giornaliero di probiotici aiuterà in modo notevole a risolvere alcuni problemi di salute, tra cui:
  • Stitichezza.
  • Gas e flatulenze.
  • Ventre gonfio dopo aver mangiato.
  • Morbo di Crohn.
  • Sindrome del colon irritabile.

Yogurt

Lo yogurt è un alimento che può essere molto sano se non si soffre di intolleranza al lattosio e se si evita di unirlo a molti altri alimenti. Può essere un alimento molto naturale se preparato in casa, evitando così l’utilizzo di conservanti, aromi e zuccheri, aggiunti per dare maggiore sapore.
Preparare lo yogurt in casa è molto più semplice di quanto si possa credere. In commercio si trovano alcune yogurtiere che ne facilitano la preparazione, ma in realtà non c’è bisogno di nessun apparecchio speciale.
Elaborarlo in casa vi permetterà di beneficiare di tutte le proprietà di questo alimento, scegliere un latte di qualità e risparmiare. Il sapore, inoltre, sarà delizioso.



Kefir

Il kefir è ancora più sano e digestivo dello yogurt, poiché è ricco di fermenti vivi e contiene meno lattosio. Il sapore è un po’ acido, ma potete addolcirlo con del miele o dello sciroppo d’agave.
Il kefir è un fungo vivo da mettere in un contenitore con del latte. Nel giro di 24 o 48 ore, bisogna scolarlo ed assumere la bevanda. Se si vuole fare fermentare ancora, invece, bisogna mettere di nuovo il fungo con il latte e conservarlo in frigorifero.
È importante sottolineare che vi sono persone che non tollerano bene il lattosio, ma che digeriscono i latticini fermentati.



Crauti o cavolo fermentato

I crauti sono tipici di alcuni paesi europei come Germania o Polonia, in cui vengono serviti come accompagnamento alla carne e al pesce per facilitarne la digestione.
Si elaborano lasciando fermentare foglie di cavolo in acqua esale. I crauti che migliorano davvero la nostra flora intestinale sono quelli elaborati in modo naturale e non quelli presenti in commercio nella maggior parte dei negozi, i quali contengono aceto o alcol. Per questo motivo, vi consigliamo di prepararli voi stessi. Potete anche provare con diversi tipi di cavolo e persino con altri ortaggi.



Bevanda fermentata a base di ananas

Questa deliziosa ricetta, tipica dell’America centrale e del sud, non è molto complicata da preparare e si può assumere tutti i giorni a digiuno.
Si tratta di una bevanda fermentata a base di buccia d’ananas, per cui è molto economica e davvero facile da fare.
Bisogna prepararla nel seguente modo:
  1. Comprate un ananas grande (o due di medie dimensioni), ben maturo e con la buccia dall’aspetto sano.
  2. Lavatelo e togliete la buccia.
  3. Tagliate la buccia a pezzetti e metteteli in un recipiente di vetro o di ceramica da chiudere ermeticamente.
  4. Nel recipiente versate anche due litri d’acqua e 500 gr di zucchero di canna, panela o melassa.
  5. Chiudete bene e lasciate riposare in un luogo caldo per 48 ore.
  6. Trascorsi i due giorni, aggiungete un altro litro d’acqua e lasciate riposare di nuovo per altre 12 ore.
  7. Passato questo tempo, aggiungete 750 ml di acqua e la bevanda sarà pronta.
  8. Prima di servirla, di conservarla in frigorifero.
  9. Conservate in un luogo fresco.
Durante il processo di fermentazione, questa bevanda genera microrganismi probiotici, quindi, se si lasciasse riposare per più tempo, si trasformerebbe in una bevanda alcolica e in seguito in aceto.

12 rimedi naturali contro il reflusso gastroesofageo



Il reflusso gastroesofageo, o reflusso acido, è un disturbo molto comune, spesso sottovalutato. I sintomi sono: bruciore allo stomaco, acidità e rigurgiti. Ecco come alleviarlo, utilizzando dei rimedi naturali.
Quando mangiamo, l’esofago riesce a far procedere il cibo deglutito verso il basso. Il passaggio è regolato dallo sfintere esofageo inferiore, una valvola che si apre al passaggio del cibo, durante l’eruttazione e il vomito. La sua chiusura impedisce la risalita verso l’alto dei succhi acidi presenti nello stomaco.
Il reflusso gastroesofageo si verifica quando lo sfintere si rilascia in un momento non opportuno, permettendo al contenuto gastrico (acido) di risalire, irritando le mucose. Questa situazione diventa patologica quando il reflusso si verifica troppo spesso o quando il contenuto gastrico è eccessivamente acido.
La soluzione acida che risale nell’esofago provoca infiammazione e irritazione. I sintomi possono talvolta comprendere raucedine, bruciore di stomaco, irritazione, nausea, tosse, respiro sibilante ed erosione dello smalto dei denti.
Riuscire a comprendere qual è la radice del problema è sicuramente il primo passo da compiere, per poter intervenire in maniera appropriata.
Sappiamo, ad esempio, che le persone in sovrappeso e gli anziani sono i più colpiti da questo disturbo. Il grasso addominale, infatti, interferisce con la funzione dell’esofago e dello sfintere esofageo, la cui azione, inoltre, si indebolisce con l’età. Esistono anche molte abitudini o cibi particolari che causano un rilassamento dello sfintere, compreso il consumo di cioccolato, la nicotina, il caffè e i cibi grassi e piccanti.
Come intervenire?
Ecco alcuni rimedi naturali per alleviare e limitare i disturbi derivanti dal reflusso gastroesofageo.
    1. Perdere peso, in caso di obesità. Perdere il 10% del grasso corporeo può migliorare i sintomi del reflusso gastrico. Questo perché l’aumento della pressione intraddominale, premendo contro le pareti dello stomaco, favorisce la risalita del contenuto gastrico.
    2. Iniziare una dieta anti-reflusso, evitando i cibi che contribuiscono ad aumentare il disturbo. Parliamo naturalmente di cibi grassi, ma anche cibi iperproteici o iperlipidici e bevande alcoliche. Oltre naturalmente ad alimenti piccanti, spezie, pomodoro, cioccolato, zuppe o minestre dense e cremose, cibo da fast food.
    3. Ridurre il volume dei pasti
    4. Mangiare mandorle. Le mandorle sono un alimento alcalino che può bilanciare il pH, inoltre, sono una buona fonte di calcio. Masticare qualche mandorla vi aiuterà a contrastare il reflusso. È importante masticare  molto bene e a lungo, per avere un rapido sollievo dai sintomi.
    5. Assumere gel di aloe vera. L’aloe protegge lo stomaco e ha un’azione cicatrizzante. In caso di reflusso gastrico è molto importante assumere prodotti che contengono il gel e non il succo che, al contrario, può accentuare i sintomi.
    6. Sciogliere un cucchiaio di bicarbonato in mezzo bicchiere d’acqua. Non è molto gustoso, ma è efficace per lenire momentaneamente i sintomi.
    7. Assumere 1 o 2 cucchiaini al giorno di aceto di sidro di mele. Secondo Christina K. Major, nutrizionista e medico naturopata, “Molte persone credono erroneamente tutto il reflusso acido e indigestione è causata da una sovrapproduzione di acido. L’ultima ricerca mostra che in realtà è il contrario per molte persone: c’è troppo poco acido prodotto per digerire adeguatamente il cibo mangiato”. L’aceto di mele, quindi, aiuterebbe il nostro intestino a lavorare meglio. Può essere assunto, diluito nell’acqua, e bevuto a piccoli sorsi durante i pasti.
  • Mangiare una mela dopo i pasti o i cibi che ci causano problemi. Riduce l’acidità gastrica e svolge un’azione gastroprotettiva.
  • Assumere probiotici, che aiutano l’intestino tenue ad assorbire le vitamine, ottimizzando la funzione digestiva, rigenerando l’intestino, la sua flora e le sue mucose e favorendo il benessere dell’intero organismo.
  • Bere tisane a base di camomilla, tiglio o fieno greco possono aiutare a ridurre i sintomi di reflusso acido. Questo perché nervosismo e tensioni possono avere ripercussioni sulla fisiologia dell’apparato digerente.
  • Dormire sul lato sinistro. Secondo alcuni studi, dormire a pancia in giù o sul fianco destro può causare una pressione aggiuntiva che aumenta i sintomi del reflusso gastroesofageo. Dormire sul lato sinistro garantisce maggiore sollievo, mantenendo lo stomaco al di sotto dell’esofago.
  • Sembra strano (e a noi non piace molto come rimedio), ma alcuni consigliano anche l’utilizzo di gomme da masticare in quanto sembra che possano facilitare la clearance esofagea, stimolando la salivazione e la frequenza della deglutizione.
  • Non sottovalutate i sintomi del reflusso gastroesofageo e, prima di intraprendere una qualsiasi soluzione, cercate sempre il confronto con uno specialista, soprattutto per comprendere quali sono le cause del disturbo e intervenire in maniera adeguata.