domenica 12 luglio 2015

5 curiosità sul cocomero



Il cocomero è un frutto che gode di molta popolarità grazie al suo sapore dolce e perché è molto rinfrescante. Il cocomero contiene circa un 90% di acqua. Per questo motivo, presenta numerose proprietà benefiche per il nostro organismo, anche se molti non le conoscono.

1. È ricco di antiossidanti

Il cocomero è ricco di antiossidanti, soprattutto licopene; ne contiene persino più dei pomodori crudi. Questo elemento è un antiossidante molto efficace che trattiene l’effetto dei radicali liberi, oltre a rafforzare il sistema immunitario. Allo stesso modo, il licopene aiuta contro il danno cellulare, per cui è molto efficace per prevenire il cancro. L’ideale è mangiare questa frutta almeno tre volte alla settimana. Potete mangiarne anche i semi.

2. Rende sazi

Dato che è composto soprattutto da acqua, il cocomero è ottimo per rendere sazi e, in questo modo, evitare di mangiare in più. A questo scopo, basta mangiarne una fetta prima dei pasti per sentirci soddisfatti con una minore quantità di cibo. In questo modo, è possibile evitare il sovrappeso e l’obesità.

3. Indicato per le donne in gravidanza


Mangiare cocomero durante la gravidanza è indicato, poiché contiene elevati livelli di vitamina C. Questa vitamina, come saprete, è perfetta per evitare e per combattere le malattie respiratorie come l’influenza ed il raffreddore comune. Di fatto, alcune persone mangiano cocomero con un po’ di limone, che senza dubbio accresce le quantità di vitamina C ingerite. Ricordate che è possibile anche preparare dell’acqua aromatizzata con questo frutto.

4. Evita i crampi

Il cocomero è di grande aiuto per tutte quelle persone che fanno sport. Poiché contiene una buona quantità di potassio e di vitamina B6, questo frutto è eccellente per evitare i fastidiosi crampi che colpiscono i muscoli. Questi componenti aiutano il nostro organismo ad assorbire meglio le proteine, evitano così i crampi. In questo senso, l’ideale è mangiare un po’ di questo frutto alcuni minuti prima di fare attività sportiva. Ottima anche dopo lo sport, poiché rinfresca molto grazie al suo elevato contenuto d’acqua.

5. Fa bene al cuore


Alcuni recenti studi realizzati negli Stati Uniti affermano che il cocomero fa bene al cuore. Mangiarlo spesso mantiene la pressione sanguigna sotto controllo, previene le malattie cardiache e vascolari. Tuttavia, uno dei principali problemi al riguardo è che i soggetti in questione dovrebbero mangiare un cocomero e mezzo al giorno per ottenere sempre ottimi risultati.


5 fattori che influiscono sulla salute delle ovaie



Le ovaie fanno parte della natura femminile, sono gli organi della fertilità e quelle ghiandole sessuali che regolano molte delle funzioni dell’organismo delle donne, come il ciclo mestruale e la produzione di ormoni quali il progesterone e gli estrogeni.


Come già saprete, le ovaie purtroppo sono associate a varie malattie che non sempre è possibile evitare. Le cisti ovariche, i tumori e persino la perdita prematura della loro funzione, sono rischi che le donne corrono in tutto il mondo. Ecco perché i controlli del medico sono importantissimi, così come abitudini di vita corrette.
 Quali sono i principali rischi che corrono le donne e quali sono i fattori che, in un modo o nell’altro, influiscono sulla salute delle ovaie ?

1. L’obesità


Come già saprete, il sovrappeso comporta sempre un alto rischio per la salute in generale. Ciononostante, in che modo è collegata l’obesità alle malattie delle ovaie?
  • È importante sapere che l’obesità altera non solo il metabolismo, ma anche gli ormoni. Nel momento in cui, per esempio, inizia ad accumularsi troppo tessuto adiposo, l’apparato endocrino viene compromesso, il che altera le mestruazioni.
  • Molti esperti sostengono che questi cambiamenti a livello ormonale possono essere la causa di numerose malattie, dalleovaie policistiche ai tumori. Molti medici affermano anche che, a volte, l’infertilità femminile è proprio collegata all’obesità.

2. L’importanza dei fattori genetici



La genetica, le malattie che hanno sofferto le vostre madri, nonne o zie, sono un fattore determinante per capire quali sono le malattie delle ovaie che possono compromettere la vostra salute. Se sapete che, per esempio, una delle vostre parenti ha avuto un cancro alle ovaie, esiste un’alta possibilità che anche voi possiate soffrirne.
Esistono piccole mutazioni dei geni BRCA1 o BRCA2 che di solito sono ereditarie. Per questo motivo, molte donne richiedono un’analisi genetica completa per capire esattamente quanto sia alto il rischio di soffrire di cancro. Un caso famoso è quello di Angelina Jolie, che ha deciso di rimuovere le proprie ovaie e contrarre così una menopausa precoce.

3. Avere figli in età avanzata



Al giorno d’oggi, non tutte le donne riescono ad avere figli alla stessa età delle proprie madri o nonne. Le difficoltà dell’ambiente lavorativo, dell’indipendenza domestica o persino il fatto di avere un lavoro che impedisca loro di avere abbastanza tempo da dedicare ai figli fa sì che, ormai, la maternità inizi dopo i 30 anni.
Ciò rappresenta un rischio per la salute? Di solito, come spiegano gli esperti, quando si hanno più ovulazioni durante la vita, aumenta il rischio di soffrire di malattie delle ovaie. Stando quindi a questi dati statistici, sembrerebbe che aver figli prima dei 26 anni diminuisca considerevolmente il rischio di soffrire di cancro alle ovaie.
Questa “protezione” smette di essere efficace quando, per esempio, si hanno i primi figli dopo i 35 anni.

4. Il pericolo del talco

Il talco è associato al cancro alle ovaie per vari motivi che vale la pena elencare:
  • Il talco è composto da silicato di magnesio, che contiene una sostanza tossica conosciuta come amianto e che di solito induce la comparsa di diversi tipi di cancro, non solo quello delle ovaie. Si sa infatti che può favorire la comparsa del cancro al seno, poiché molte donne lo usano come deodorante.
  • È curioso sapere che, sin dagli anni ’70, negli Stati Uniti le leggi federali obbligano la produzione di talco senza amianto. Ciononostante, non tutti i paesi applicano le stesse norme.
  • Il fatto che siano le donne a soffrire maggiormente di cancro associato all’inalazione delle poveri del talco è dovuto, soprattutto, all’uso di questo prodotto per la cura dei neonati: le polveri vengono “inalate” inconsapevolmente quando le mamme applicano questo prodotto sui figli.
Ricordate sempre di controllare la composizione del talco che usate, per assicurarvi che non contenga amianto.

5. Una dieta ricca di grassi

 Condurre una vita sana, di fare sempre un po’ di esercizio fisico e, soprattutto, di adottare una dieta equilibrata, varia e povera di grassi.

Sappiamo che sono squisiti, che quei dolci o quelle torte sono perfette a metà pomeriggio, che quei piatti preparati con le farine raffinate e con molto sale sono più gustosi… Tuttavia, dovete sapere che questo tipo di alimentazione favorisce la comparsa di tumori e soprattutto colpisce le ovaie.
Per questo motivo, è necessario consumare più acqua, succhi naturali, frutta e verdura, perché gli alimenti ricchi di grassi danneggiano gli estrogeni femminili. Iniziate a prendervi più cura di voi stesse!

I pericolosi effetti dell’onicofagia (mangiarsi le unghie)



Mangiare le unghie è un’abitudine molto comune tra le persone di tutte le età e di qualsiasi parte del mondo. Esistono numerosi fattori relazionati a quest’abitudine, ma la maggior parte degli esperti coincide nel dire che questa dipende soprattutto dallo stress oppure che è un vizio che si trascina dall’infanzia. 
Le statistiche rivelano che il 30% dei bambini, il 45% degli adolescenti, il 25% dei giovani e il 5% degli adulti mangiano le unghie, rendendo evidenti le conseguenze estetiche ed i problemi alle mani che ne derivano.
Alcune persone assicurano di non essere in grado di controllare la loro mania di mangiarsi le unghie, poiché lo fanno in modo incosciente. Questo vizio è solito generare depressione ed altre emozioni negative nelle persone, poiché l’aspetto delle proprie unghie causa problemi di autostima. Cos’altro può accadere mangiando le unghie?

Batteri che causano malattie

Le unghie presentano l’ambiente ideale affinché i batteri si sviluppino e proliferino. Di fatto le unghie sono uno dei luoghi preferiti dai batteri potenzialmente patogeni come l’E. coli e la Salmonella.
Man mano che la persona si mangia le unghie, tali batteri passano con facilità alla bocca e al resto dell’organismo, dove iniziano ad agire e causare infezioni. Le unghie possono essere fino al doppio più sporche delle dita, poiché sono molto difficili da pulire bene è sono il rifugio perfetto dei batteri.

Infezioni alle unghie

Le persone che si mangiano le unghie sono ad alto rischio di contrarre la paronichia, un’infezione della pelle che può infettare l’area circostante alle unghie. Al contatto con la bocca, molti batteri, lieviti e altri microrganismi possono entrare nell’organismocausando irritazioni, dolore, rossore e pus intorno all’unghia.
D’accordo con  l’Accademia Americana di Dermatologia (AAD), le infezioni batteriche causate dall’onicofagia sono più comuni di quanto possiamo credere.

Verruche

Le verruche alle dita sono causate dal Virus del Papilloma Umano (HPV) e sono molto comuni tra i bambini che si mangiano le unghie. Queste verruche possono essere trasmesse con facilità alla bocca e ad altre aree del corpo.

Problemi ai denti

L’abitudine di mangiarsi le unghie può far spostare i denti superiori.Questi si consumano, si debilitano e, con il tempo, si possono presentare altri problemi di salute dentale che possono avere gravi conseguenze. L’Accademia di Odontologia Generale, la seconda associazione odontoiatrica più grande degli Stati Uniti, stima che le persone che si mangiano le unghie possono spendere fino a 4.000 dollari durante la loro vita solo in visite di natura odontoiatrica, proprio a causa di questo disturbo.

Riduce la qualità di vita

Una recente ricerca ha rivelato che le persone che si mangiano le unghie hanno una peggiore qualità di vita rispetto a chi non ha questa abitudine. La qualità di vita si vede compromessa a causa del tempo investito a mangiarsi le unghie, del numero di unghie coinvolte e delle anomalie che si presentano. Quando si cerca di abbandonare questo vizio, il dover sempre resistere alla tentazione riduce la qualità di vita e si producono emozioni negative.

Consigli per non mangiarsi le unghie

Anche se smettere di mangiare le unghie è molto difficile, vi sono alcuni consigli che possono aiutare ad abbandonare questo vizio in poco tempo. Tuttavia, per riuscirci, è importante convincersi dei danni dell’onicofagia. A seguire alcuni consigli per ottenere migliori risultati a tale proposito.
  • Identificare le cause: se soffrite di stress o ansia, se mangiate le unghie quando guardate la televisione oppure quando siete davanti al computer; qualsiasi sia la causa del problema è importante identificarla e fare qualcosa per ridurla.
  • Coprite le unghie: anche se a molti non piace, è una buona idea coprire le unghie per qualche giorno con del nastro adesivo o con qualche bendaggio similare. È importante cambiare il nastro adesivo diverse volte al giorno per evitare il formarsi di umidità, funghi e batteri.
  • Tagliate le unghie: realizzate di frequente una manicure e tingete le unghie.
  • Mantenetevi impegnati: cercate di mantenere le mani occupate in altre attività.
  • Rimedio da preparare in casa: applicate una sostanza dal sapore sgradevole come l’aceto, una salsa piccante oppure prodotti dal sapore amaro.

venerdì 10 luglio 2015

7 rimedi fatti in casa per i calli ai piedi



Perché i piedi ricevono così poche attenzioni se sono una parte fondamentale del corpo? Forse il compito di sostenerci e permetterci di andare da un luogo a un altro non è sufficiente? Così come ci prendiamo cura della pelle del viso, ad esempio, dovremmo fare lo stesso con i piedi. In questo articolo vi presentiamo rimedi fatti in casa per i calli ai piedi. Non solo i vostri piedi saranno più belli, ma ridurrete anche il dolore e il fastidio.

Perché compaiono i calli ai piedi?

Le giornate frenetiche stancano molto i piedi. L’uso di scarpe coltacco, i calzini, la poca idratazione, la mancanza di esfoliazione, le calzature troppo strette usate per molte ore e la traspirazione sono tutti fattori che possono causare problemi.
I calli si formano in diverse aree dei piedi, soprattutto nei talloni, nel lato dell’alluce o del mignolo, sopra le dita o nella pianta del piede. Innanzitutto sono fastidiosi e, non ricevendo le dovute attenzioni, diventano sempre più dolorosi.
Se avete già sofferto di calli ai piedi, allora sapete che sono insopportabili, che non permettono di indossare nessun tipo di scarpa, che si sta scomodi tutto il giorno e che ciò si riflette sull’umore, sulla produttività e persino sul proprio modo di essere.
Se non avete mai avuto calli (che fortuna!), è importante che prendiate alcune misure preventive: ad esempio, usate crema idratante per i piedi ogni volta che uscite dalla vasca da bagno o dalla doccia, una volta a settimana realizzate dei massaggi con qualche goccia di olio di oliva o con una purea di banane. Controllate anche che le vostre scarpe siano comode, che non siano né troppo strette né troppo larghe. Se sono nuove, applicate un cerotto dove sapete che compariranno vesciche o calli e non le usate per tante ore consecutive.

È anche utile che, quando tornate a casa dal lavoro, vi togliate le scarpe e i calzini e immergiate i piedi in un recipiente con acqua tiepida ed erbe, come ad esempio la camomilla. In questo modo, si riposeranno e l’aroma delle erbe vi farà sentire meglio in generale.
Se presentate già dei calli, stringete amicizia con la famosa pietra pomice, ma ricordatevi di usarla con precauzione e rispetto, così da non ferirvi. Cercate di utilizzarla sempre quando uscite dalla vasca o dalla doccia visto che la pelle è più morbida e malleabile. Potete utilizzare anche una lima per rimuovere le ruvidità da talloni, pianta del piede e dita. Non ripetete questa operazione per più di tre minuti consecutivi e, per finire, applicate sempre una crema idratante. A partire da ora, ricordate di usare calzature comode e di prestare molta attenzione ai sintomi di fastidio o dolore che possono presentarsi.

Rimedi fatti in casa per i calli ai piedi

A volte i calli sono molto profondi o dolorosi quando si esercita una pressione su di essi. Oltre a usare la pietra pomice, prestate attenzione ai seguenti rimedi fatti in casa.

Ricetta n°1 per i calli

Ingredienti

  • ½ cipolla

Che cosa fare?

Tagliate una cipolla a metà e sfregatela lentamente sulla zona dove è presente il callo. Ripetete ogni sera prima di mettervi a letto. Non è necessario che sciacquiate l’area. Cercate di far penetrare bene i succhi della cipolla nella pelle. Infilate un paio di calzini e mettetevi a letto. La cipolla è curativa e anche antinfiammatoria.

Ricetta n°2 per i calli

Ingredienti

  • 1 spicchio di aglio
  • 1 cucchiaio di olio di oliva (15 ml)

Che cosa fare?

Schiacciate lo spicchio di aglio con l’olio di oliva e cospargete la miscela sul callo. Coprite con una garza, una benda o un panno e lasciate agire tutta la notte. Rimuovetela la mattina seguente senza sciacquare. Ripetete tutti i giorni fino a che il callo scompaia.

Ricetta n°3 per i calli

Ingredienti

  • 1 mazzetto di gambi e fiori di ortica
  • 1 cucchiaio di acqua (15 ml)

Che cosa fare?

Avere questa pianta in casa è un’idea eccellente. Prendetene un mazzetto e frullatelo con acqua con un frullatore a immersione. Otterrete una sorta di pasta che dovete applicare direttamente sul callo. Coprite con una garza o con un panno e lasciate agire almeno tre ore prima di rimuoverla.

Ricetta n°4 per i calli

Ingredienti

  • 1 mazzetto di fiori e foglie di calendula
  • 1 cucchiaio di acqua (15 ml)

Che cosa fare?

Il procedimento è lo stesso eseguito per l’ortica. Applicate tutte le sere prima di andare a letto.

Ricetta n°5 per i calli

Ingredienti

  • 1 fico

Che cosa fare?

Questo frutto ha proprietà antinfiammatorie e allo stesso tempo apporta freschezza e sollievo. Tagliate un fico a metà, estraetene la polpa e applicatela sul callo prima di mettervi a letto. Coprite con una benda e infilatevi dei calzini per non sporcare le lenzuola. Lasciate agire tuta la notte e la mattina mettete a bagno i piedi in acqua tiepida. In seguito, limate con la pietra pomice e infine applicate una crema idratante.

Ricetta n°6 per i calli

Ingredienti

  • 2 cucchiai di bicarbonato di sodio (18 g)
  • 1 cucchiaio di acqua tiepida (15 ml)

Che cosa fare?

Create un impasto denso con il bicarbonato e l’acqua. Applicatelo sul callo con movimenti circolari per esfoliare. Lasciate agire 20 o 30 minuti e rimuovete con acqua tiepida. In seguito, limate o passate la pietra pomice. Non dimenticatevi di concludere idratando la zona.

Ricetta n°7 per i calli


Ingredienti

  • 4 cucchiai di camomilla (60 ml)
  • 1 litro di acqua bollente

Che cosa fare?

Preparate un infuso con entrambi gli ingredienti. Lasciatelo coperto per qualche minuto e poi immergete i piedi nel recipiente, facendo attenzione a non bruciarvi. Ammorbidirà i calli e poi potrete passare la pietra pomice senza problemi. Sebbene sembri ridondante, lo ripetiamo: concludete ogni trattamento o rimedio con una crema idratante.

5 motivi per i quali non dovreste più bere acqua in bottiglia



L’acqua è un ingrediente indispensabile per la vita umana poiché, oltre a rinfrescarci, ha anche un ruolo fondamentale all’interno dell’organismo e delle sue funzioni. Tenendo a mente l’importanza dell’acqua per il nostro corpo e per mantenerci idratati, molte aziende l’hanno trasformata in un modo per fare soldi, ingannando i consumatori ormai da decenni. Sotto detti come “9 medici su 10 la consigliano”, molte aziende vendono acqua in bottiglia convincendo i propri consumatori che è più sana di quella del rubinetto. Tuttavia, anche se sembra essere molto sana, in realtà alcune aziende distribuiscono acqua di bassa qualità a prezzi molto elevati.
L’acqua in bottiglia non è un’opzione sostenibile, anche se l’industria del settore vuole convincerci del contrario. È vero che, oggigiorno, molte aziende sono al comando di campagne per il riutilizzo o il riciclaggio delle bottiglie di plastica, ma nella maggior parte dei casi le bottiglie finiscono sempre nella spazzatura e inquinano l’ambiente. Non vogliamo certo dire che l’acqua del rubinetto sia sicura al 100%,poiché dipende dal trattamento che riceve per renderla adatta al consumo. Ora che abbiamo chiarito questi concetti, vi elenchiamo 5 motivi per i quali non dovreste più consumare acqua in bottiglia.

Le bottiglie di plastica non sono ecosostenibili

Come abbiamo già detto prima, l’industria vuol far credere ai consumatori che le bottiglie di plastica siano biodegradabili e amiche dell’ambiente. Queste bottiglie, invece, vengono fabbricate con materiali che hanno bisogno di secoli per decomporsi.
Al giorno d’oggi, esistono molte campagne di riciclaggio per ridurre l’impatto delle bottiglie di plastica sull’ambiente, ma tuto ciò ha risolto solo una piccola parte del problema dell’inquinamento. Stando a diversi studi, infatti, il numero di bottiglie di plastica che vengono gettate via è ben superiore a quello delle bottiglie riciclate. Le bottiglie “biodegradabili” non si decompongono tanto facilmente come sembra, poiché in realtà contengono semplicemente meno plastica delle altre bottiglie.

La maggior parte dell’acqua in bottiglia è uguale a quella del rubinetto, ma è più costosa

Sulle etichette delle bottiglie d’acqua può esserci rappresentata una fonte o una corrente d’acqua limpida, ma ciò non significa che l’acqua sia pura al 100% o di migliore qualità. Solo una piccola percentuale di acqua in bottiglia proviene dalle sorgenti o da fonti d’acqua sotterranee.
Circa un 25% dell’acqua in bottiglia viene proprio dal rubinetto. Ovviamente, alcune aziende filtrano o trattano l’acqua corrente con la luce ultravioletta prima di venderla a costi che sono 100 volte maggiori rispetto alla stessa quantità d’acqua prelevata direttamente dal rubinetto. Vari studi hanno dimostrato che l’acqua in bottiglia può contenere ftalati, muffa, microbi, benzene, trialomentano e persino arsenico. Per questo motivo, gli esperti considerano più sicuro bere l’acqua del rubinetto anche se, ovviamente, bisogna sempre prendere in considerazione il sistema di depurazione comunale dell’acqua.

Molte acque in bottiglia contengono tossine

La plastica che viene usata per produrre le bottiglie non solo danneggia il pianeta, ma può danneggiare anche noi. Le industrie del settore utilizzano un tipo di plastica senza BPA, che è meno tossico di altri tipi. Tuttavia, ciò non elimina altri componenti chimici che possono traferirsi all’acqua se le bottiglie vengono esposte a lungo a fonti di calore. Anche se non è stato scientificamente dimostrato, alcuni di questi prodotti chimici possono essere degli interferenti endocrini.

L’acqua del rubinetto e gli alimenti biologici formano la combinazione perfetta

I cibi biologici sono diventati molto popolari negli ultimi tempi, dopo che è stato dimostrato che sono più sani di quelli che vengono prodotti con l’aiuto di pesticidi e altri agenti chimici. Cucinare questi prodotti con l’acqua del rubinetto è un altro modo di promuovere l’alimentazione sostenibile e sana.

Esistono molte alternative più sane dell’acqua in bottiglia

Per poter risparmiare, avere dell’acqua più sana e aiutare l’ambiente,un’ottima opzione è quella di procurarsi una bottiglia di vetro riutilizzabile, che potete trovare di tutte le forme e dimensioni. Sul mercato sono disponibili molte bottiglie perfette per essere riempite più volte e per portare dell’acqua sempre con voi.
Anche per l’uso domestico esistono prodotti molto innovativi che possono rendere l’acqua del rubinetto più sana e sicura da bere. Un’opzione valida è quella di utilizzare una brocca di vetro elegante con un filtro biodegradabile oppure potete acquistare un filtro per il rubinetto, che può essere installato facilmente e che migliora moltissimo la qualità dell’acqua.

10 segreti anti-invecchiamento



Il segreto per invecchiare in salute sta nello stile di vita di questa millenaria cultura. In questo articolo presentiamo i 10 segreti anti-invecchiamento più radicati nella cultura cinese.
  1. Consumare molto omega-3: Secondo un articolo del National Geographic, la Cina è il primo paese al mondo per consumo di alimenti provenienti dal mare. L’omega-3, di cui questi alimenti sono ricchi, possiede proprietà che prevengono la formazione di coaguli nelle arterie, diminuiscono la pressione sanguigna, migliorano il funzionamento dei neuroni e diminuiscono il colesterolo.
  2. Bere tè verde: Senza zucchero bianco raffinato, il tè verde possiede proprietà antiossidanti che aiutano a riparare e diminuire i danni alle cellule.
  3. Fare molta attività fisica: Conosciamo tutti i benefici dell’attività fisica quotidiana. Sia nella campagna che in città, i cinesi camminano moltissimo.
  4. Zenzero: Infusi, zuppe o altre piatti, lo zenzero è alla base della cucina cinese. Possiede numerose proprietà che rinforzano il sistema immunitario e migliorano il flusso sanguigno.
  5. Al riparo dal sole: I cinesi non amano il sole come noi occidentali. Infatti, camminano sempre accompagnati da un ombrello, sopratutto nelle ore più calde. L’esposizione al sole può causare invecchiamento precoce e cancro alla pelle.
  6. Cereali integrali: Riso, grano, quinoa e avena integrali posseggono numerose proprietà che riducono le possibilità di contrarre diabete di tipo 2, oltre a varie patologie cardiache.
  7. Il dessert è la frutta: Sostituire il dessert con la frutta ha grandissimi benefici.
  8. Soia: La soia biologica, consumata dai cinesi da millenni, contiene grandi quantità di calcio e proteine. La soia è un alimento alla base della cucina cinese.
  9. Scarso consumo di latticini: Consente di prevenire patologie come osteoporosi, cancro alla prostata, asma, allergie, congestione nasale, artrite e malattie legate al sistema immunitario.
  10. Medicina cinese: E’ più una filosofia di vita che un metodo di cura. La medicina cinese ci insegna che la cura viene da dentro noi stessi, e si basa su ingredienti naturali, erbe medicinali e zuppe curative.                                                                                                                    Fonte

Le 6 cose che fai tutti i giorni e che ti fanno venire le rughe



Le rughe sono un problema difficile da prevenire e da trattare. Nonostante esistano migliaia di prodotti di bellezza e altre tecniche che possono aiutare a prevenirle e farle sparire, si tratta di un problema inevitabile connesso all’età.
Proprio per prevenirle esistono modi e accorgimenti ai quali sicuramente non avrai mai pensato. Ad esempio, determinate posture o abitudini possono ritardare anche di anni la fuoriuscita delle rughe. Di seguito trovi le 6 cose che fai tutti i giorni e che ti fanno venire le rughe.
  1. Fumare. E’ una delle cause principali delle rughe, e decine di studi lo hanno dimostrato. Cerca di smettere di fumare per salvare la tua pelle dalle rughe premature.
  2. Stare sedute tutto il tempo. Alzati e fai dell’attività fisica. Bastano 30 minuti, 2 volte alla settimana, per farti apparire più giovane e ritardare le rughe.
  3. Masticare chewing gum. Secondo il dermatologo Ronald Moy, “qualsiasi movimento ripetitivo del viso può causare le rughe”. Un semplice atto come quello di masticare le chewing gum o usare cannucce per bere può causare le rughe intorno alle labbra.
  4. Stirare la pelle per truccarti. Cerca di usare prodotti di make-up che siano facili da applicare e da rimuovere. La pelle del viso, sopratutto quella attorno agli occhi, è molto sottile e delicata e quindi più propensa alle rughe. Evita di stirarla troppo.
  5. Dormire. Nonostante sia necessario per riposare e ricaricare le energie, cerca di dormire solo sulle spalle e non con il viso poggiato sul cuscino.
  6. Non usare creme solari. Un accorgimento semplice ma necessario è quello di applicare della crema solare sul viso prima di uscire, sopratutto in estate. Applica tutti i giorni un protettore, anche se non devi uscire.                                                                                                               Fonte

7 incredibili usi dell’acqua ossigenata




  1. Combatte i punti neri. Non si sente spesso dire in giro che l’acqua ossigenata è ottima per la salute della pelle, ma lo è davvero. E’ molto efficace se la si usa per pulire regolarmente le parti del volto colpite da punti neri, aiutandosi con del cotone.
  2. Contro i funghi nelle unghie. Immergi le dita nell’acqua ossigenata per qualche minuto, oppure applica del cotone imbevuto di acqua ossigenata sulle dita stesse. Puoi ripetere questa operazione anche due o tre volte, fino a quando il fungo sarà sparito.
  3. Salute orale. L’acqua ossigenata è un ottimo collutorio fai da te, grazie alle sue proprietà antibatteriche e alla sua capacità di sbiancare i denti. Puoi diluirlo in acqua, e non è consigliato usarlo tutti i giorni.
  4. Schiarisce i capelli. Unisci mezzo bicchiere d’acqua bollita e lasciata raffreddare con mezzo bicchiere d’acqua ossigenata, e spruzzala sui capelli.
  5. Contro il mal di gola. Fare gargarismi con dell’acqua ossigenata diluita in un quarto di bicchiere di acqua tiepida ti aiuterà ad uccidere tutti i batteri che si trovano nella tua gola.
  6. Cura ferite e graffi. Probabilmente il suo utilizzo più comune: usare del cotone imbevuto in acqua ossigenata e applicarlo su ferite e graffi ti aiuterà a disinfettarli.
  7. Per pulire le orecchie. Imbevi un cotton fioc in acqua ossigenata e usalo per pulire le orecchie: il cerume che si trova attaccato alle pareti dell’orecchio verrà via facilmente.Fonte

5 motivi per mangiare Ananas




Questo frutto originario del Sud America, che si trova in tutte le stagioni, ha poche calorie (40 kcal x 100 grammi), molti minerali (manganese, calcio, potassio e fosforo) e vitamine (A,B e C), ma la sua virtù principale sta in una sostanza molto importante, la bromelina.

La bromelina è un enzima in grado di rendere facilmente digeribili le proteine.

Questa sostanza viene distrutta dal forte calore, quindi per avere i benefici che vedremo a breve, l'ananas va mangiato come frutto fresco e non in scatola o in cibi in cui viene cotto (es. marmellate e crostate).

Vediamo ora quali sono le proprietà terapeutiche del frutto:

Digestivo e brucia grassi
Alla fine di un pasto abbondante, una fetta di ananas è un ottimo digestivo, per la presenza di diversi acidi al suo interno, tra i quali l'acido citrico ma anche un ottimo "brucia grassi", in quanto l'assorbimento ed il deposito di nuovi grassi del pasto appena terminato.

Diuretico, contro ritenzione idrica e cellulite
Gli acidi organici contenuti nell'ananas, grazie alle loro proprietà, hanno una funzionediuretica in grado di contrastare efficacemente la ritenzione idrica; per questo motivo l'ananas è il frutto più consigliato nella diete per combattere o prevenire la cellulite, che è il risultato di un eccessiva ritenzione idrica nei tessuti sottocutanei. 

Antinfiammatorio
La presenza della bromelina, lo rende un frutto dalle forti proprietà antinfiammatorie che non reca danni allo stomaco. Può essere utilizzato ad esempio in caso di cistite, gastrite, colite ed emorroidi.

Antiossidante
La forte presenza di vitamina C, garantisce un efficace azione antiossidante ed è vitale per il corretto funzionamento del sistema immunitario.

Pelle luminosa ed elastica
Vitamina C e manganese aiutano a mantenere una pelle luminosa ed elastica rallentando così la formazione delle rughe.

Per concludere, vediamo quali sono le controindicazioni.

L'ananas va evitato da ...
Allergici al frutto o alla bromelina
Donne in gravidanza, in quanto potrebbe causare emorragie ed indebolire le pareti dell'utero inducendo contrazioni.
Persone in cura con farmaci anticoagulanti

Fonte

giovedì 9 luglio 2015

Cervello: il cibo che fa bene alla mente


È ormai accertato che la leggenda sul collegamento tra pesce e memoria sia fondata. Sono stati fatti molti studi su questo rapporto, ed è risultato che chi mangia più pesce ha le zone del cervello dedicate alla memoria e alle capacità cognitive ben più sviluppate.
Per coloro che invece non ne consumano, possiamo assicurare che mangiare pesce almeno una volta nell’arco di una settimana può aiutare a migliorare il volume cerebrale. Sembra chiaro, inoltre, che determinate sostanze presenti nel pesce siano indispensabili anche a livello fetale, e che quindi vadano assunte dalla madre già in gravidanza per poter permettere l’ottimo sviluppo celebrale del nascituro.

 Il pesce e i suoi nutrienti

Quello che tutti ormai sembrano sapere è che il pesce fornisce i famosi Omega 3, cioè i grassi insaturi che sono fondamentali per la struttura di quelle zone dei Neuroni (le cellule del cervello) adibite alla trasmissione dei segnali cerebrali. Tra questi evidenziamo il DHA, che permette una miglior trasmissione tra i neuroni della Corteccia Prefrontale, cioè la parte del cervello situata all’altezza della fronte e dedicata all’intelligenza.
 Nel cervello del bambino, il DHA permette di creare trasmissioni nervose più veloci e immediate, facilitando quindi intelligenza, memoria e comprensione. Inoltre, è così indispensabile all’interno del latte materno che se non presente, a causa della poca assunzione di pesce, il corpo della madre lo sottrae al suo stesso cervello per fornirlo al lattante. La carenza di DHA nella madre sembra essere la principale causa di una riduzione di massa cerebrale e della Depressione Post Partum, motivo per cui è sempre consigliato alle donne assumerne sia durante la gravidanza che durante l’allattamento.

Sempre mangiando pesce è possibile assumere lo Iodio, un minerale naturale che risulta indispensabile per il feto, principalmente perché una sua carenza può portare un anormale sviluppo delle capacità cognitive e della struttura del cervello, nonché problemi di sviluppo fisico e ritardo nella crescita.
Quello che è solamente una leggenda metropolitana, invece, è che il pesce faccia bene al cervello perché contiene il Fosforo. Per sfatare il mito vi informiamo che il Fosforo non è affatto collegato alla memoria e al miglioramento delle attività cerebrali, e che il pesce non ne è l’alimento più ricco. Il Fosforo risulta abbondantemente contenuto anche in cereali, legumi, carne, ed è così ricco nella nostra dieta quotidiana, che la paura di non assumerne abbastanza è del tutto infondata.

Ed oltre al pesce?

Gli scienziati affermano con certezza che non è solo il pesce a far bene al cervello, ma che sono molti altri gli alimenti che fanno bene alla nostra mente.
Tra i principali abbiamo l’Acido Folico, una vitamina del gruppo B che viene ricavata dal nostro stesso organismo a partire dalle sostanze definite Folati. Sembra che l’assunzione di acido folico durante la gravidanza permetta al nascituro di avere migliori capacità cognitive e migliori competenze sociali, grazie alla diminuzione dei problemi comportamentali e dell’iperattività. Ma anche per gli adulti i Folati sono molto importanti, soprattutto nei test di memoria e nella risoluzione di problemi in un tempo minore. Possono essere assunti, in particolare, tramite i broccoli e tutte leverdure a foglia, ma anche con gli agrumi e le uova.
Parlando ancora di una giusta alimentazione per la nostra mente possiamo citare il Ferro e lo Zinco, entrambi reperibili con l’assunzione di carne. Questi elementi sono indispensabili per una corretta formazione della struttura cerebrale e dello sviluppo cognitivo, oltre a tante altre importanti funzioni, quali ad esempio combattere l’anemia in gravidanza e permettere a tutti noi una corretta crescita corporea.

Quindi basta mangiare per far star bene il cervello?

Purtroppo, in contrapposizione con quello che abbiamo appena detto, c’è anche un tipo di alimentazione che non aiuta affatto la nostra mente. Una dieta troppo calorica e ricca di grassi saturi non fa per niente bene. Questo tipo di alimentazione affatica il nostro cervello e danneggia le Sinapsi, cioè i collegamenti tra i Neuroni che permettono le trasmissioni dei segnali.
È quindi chiaro che seguire la famosa Dieta Mediterranea, che ci permette di mangiare tutto ma in moderate quantità, è il modo migliore per aiutare il nostro cervello a mantenersi attivo e veloce, sviluppando intelligenza e memoria. Mangiamo bene, e non resteremo mai indietro nel confronto con gli altri!