venerdì 28 agosto 2015

Che capperi! Ecco perché mangiarli fa bene alla salute



Dal sapore deciso, per dare carattere ai sughi, alle pizze e ad altre preparazioni gastronomiche, i piccoli capperi racchiudono delle proprietà incredibili, molto utili dal punto di vista erboristico.
La pianta, il cui nome scientifico è Capparis Spinosa, appartiene alla famiglia delle Capparidaceae. I suoi fiori possono essere rosa e bianchi e sono molto profumati. All’interno dei boccioli dei fiori risiedono queste piccole perle commestibili, utilizzate per arricchire i piatti della nostra tavola.
La raccolta dei capperi avviene nei mesi estivi in coincidenza con il periodo di fioritura della pianta, non appena i boccioli germogliano.
Come dicevamo, le proprietà dei capperi non si riducono semplicemente alle loro qualità organolettiche, ma risiedono soprattutto nelle sostanze contenute, molto utili nel trattamento di particolari disturbi.
Innanzitutto, una delle caratteristiche più importanti è la grande quantità in essi contenuta di quercetina, un antiossidante naturale che protegge e rafforza il sistema circolatorio, contrastando varici, emorroidi e gotta.
I capperi contengono varie sostanze nutritive importanti per il nostro organismo e per il supporto delle sue funzioni essenziali, come la vitamina A, la vitamina C e le vitamine del gruppo B, ma anche sali minerali come calcio, potassio, ferro e fosforo.
Uno degli aspetti più curiosi è che questo alimento racchiude in sé dei principi attivi che mitigano l’azione degli allergeni di varia natura, come ad esempio il polline, la polvere e alcuni agenti chimici.
La scoperta è arrivata da alcuni studi condotti qualche anno fa dai ricercatori dell’Università di Catania, che si sono accorti dell’elevato potere dei capperi nel proteggere l’organismo dagli allergeni, sostenendo il sistema immunitario e favorendo la funzionalità delle vie respiratorie. Un aiuto che varrebbe non solo nella fase acuta, ma anche nella prevenzione della risposta allergica.
Durante la ricerca, i principi attivi dei capperi sono stati impiegati per ottenere un rimedio in grado di ridurre i sintomi delle più comuni allergie, insieme a foglie d’olivo, ribes nigrum e radice di liquirizia.
Consumare capperi avrebbe però un effetto protettivo anche sui condrociti (le cellule che formano le cartilagini). Questo li rende un ottimo integratore naturale per chi pratica sport, per le donne in menopausa, gli anziani e chi in genere soffre di un deterioramento del tessuto cartilagineo.
I flavonoidi in essi contenuti, come quercetina e  kaempferol, un flavonoide che è stato chimicamente isolato anche nei broccoli, nel tè verde, nell’uva e nei cavoli, attribuiscono a questo alimento un forte potere antinfiammatorio.
I capperi sono molto salati, per questo possono essere controindicati a chi soffre di ipertensione. Prima di consumarli è sempre bene eliminare una buona parte del sale, mettendoli a bagno anche per un’ora.
capperi migliori sono quelli conservati sotto sale, che garantisce la migliore conservazione delle proprietà organolettiche dell’alimento, in quanto evita l’utilizzo di altri additivi spesso aggiunti nelle conserve sott’aceto.
Della pianta si consumano anche le foglie, che vengono raccolte, sbollentate e preparate in insalata con altre verdure.

Smartphone e WiFi provocano il cancro? Una nuova ricerca conferma il rischio




Purtroppo, per i nostri lettori, questa notizia non rappresenta una novità: nuove evidenze scientifiche avrebbero dimostrato la correlazione tra alcuni tipi di radiazioni prodotte dai dispositivi wireless (come smartphone e router) e diversi disturbi al nostro organismo. E il cancro è il più grave tra questi.
Igor Yakymenko, dottore presso l’Istituto di Oncologia e Radiobiologia di Kiev, in Ucraina, insieme al suo team ha raccolto i risultati di circa 100 ricerche scientifiche volte a studiare gli effetti delle radiazioni da radiofrequenza a bassa intensità sulle cellule degli esseri viventi: “Questi dati”, ha spiegato l’autore dello studio “sono un chiaro segno del rischio reale che questo tipo di radiazioni pone alla salute umana”.
Tecnicamente, le radiazioni produrrebbero un fenomeno, nominato “stress ossidativo”, che darebbe luogo alla produzione di radicali liberi. I disturbi collegati a questo fenomeno sono diversi: dal mal di testa, all’affaticamento, ma anche forme di irritazione cutanea. Gli effetti più gravi sarebbero l’insorgenza di malattie degenerative come il cancro. Tale stress ossidativo sarebbe stato individuato dai ricercatori in 93 studi sui 100 esaminati. L’articolo di Yakymenko e dei suoi colleghi, sottolinea come i radicali liberi vengano prodotti inseguito alle aggressioni ambientali subite dall’organismo, fra cui rientrerebbero proprio le radiazioni da dispositivi wireless.“In conclusione”, spiegano gli scienziati, “le nostre analisi dimostrano che le radiazioni a bassa intensità sono degli agenti ossidativi significativi per le cellule viventi, con un elevato potenziale patogeno”.
Il New York Daily ha ripreso la ricerca e ha sottolineato alcuni aspetti particolarmente significativi, come la correlazione tra l’insorgere dei disturbi e i tempi di utilizzo dei cellulari. E fa qualche esempio: se si telefona per 20 minuti con il cellulare ogni giorno per cinque anni, il rischio di vedersi diagnosticare un determinato tipo di tumore al cervello verrebbe addirittura triplicato; usarlo invece per un’ora al giorno, per quattro anni, moltiplicherebbe questa possibilità tra le 3 e le 5 volte rispetto alla media.
I dati della ricerca riguardano soprattutto “gli adulti che hanno utilizzato telefoni cellulari per 10 anni al massimo. La situazione potrebbe essere drammaticamente diversa per i bambini che usano questi dispositivi nella propria infanzia, quando cioè la loro biologia è molto più sensibile a fattori di rischio”.
Il consiglio di Yakymenko è ovviamente quello di utilizzare questi dispositivi e impianti senza mai eccedere, prendendo tutte le precauzioni possibili: spegnere il wifi di casa quando non viene utilizzato, per esempio; oppure utilizzare le cuffie quando si parla al cellulare per lunghi periodi.
Quello dei ricercatori ucraini è solo l’ultimo di una serie di studi scientifici sulla pericolosità delle radiazioni emesse dai dispositivi mobili. Ricorderete, ad esempio, l’elenco di 12 studi prodotti dagli scienziati che collegano l’utilizzo dei cellulari al cancro. L’uso di questi dispositivi è stato inoltre collegato anche ad altre patologie, come la disfunzione erettile.


sabato 22 agosto 2015

5 alternative naturali all’uso di ibuprofene nel trattamento del dolore cronico



Più volte abbiamo parlato di dolore cronico e di come sostituire ai farmaci tradizionali, delle valide alternative naturali. Abbiamo visto il potere dello zenzero, dell’artiglio del diavolo.
Ma perché scegliere dei prodotti naturali?
Intanto, perché farmaci come i più comuni medicinali a base di ibuprofene hanno inevitabili effetti collaterali; in secondo luogo, perché molti degli antidolorifici che ci sono in commercio derivano in parte da piante, erbe e altre sostanze con proprietà analgesiche naturali. La terza risposta è che nella maggior parte dei casi, i farmaci, oltre a essere corredati di effetti collaterali, non risolvono il problema, perché coprono solo il dolore.
Vediamo allora 5 alternative naturali utili ad alleviare il dolore e a guarire il nostro organismo.
1 Boswellia
Abbiamo già incontrato questa pianta quando abbiamo parlato di 3 alternative naturali per curare il dolore. La boswellia è una pianta ricca di principi attivi che aiutano a migliorare il flusso di sangue alle articolazioni e a placare le infiammazioni. Infiammazioni che, come sappiamo, sono spesso alla base del dolore cronico, come può essere quello causato dall’artrite. È indicata anche nel trattamento dell’artrite reumatoide. Allenta la rigidità delle articolazioni colpite da malattie infiammatorie e contribuisce a ripristinare l’integrità dei vasi indeboliti da spasmi.


2 Corteccia di salice bianco
La corteccia di salice bianco è un rimedio naturale molto conosciuto, usato anche per la produzione di farmaci presenti in commercio. Al suo interno è presente una sostanza, conosciuta con il nome di salicina, a cui sono stati attribuite proprietà utili contro la febbre, le infiammazioni, i disturbi gastrici e varie forme di dolori. Abbiamo già visto, ad esempio, come questo rimedio naturale sia utilizzato per combattere il mal di testa, ma è indicato anche per contrastare mal di schiena, artrosi, e condizioni infiammatorie come borsite e tendinite. È utilizzato anche in caso di dismenorrea. La salicina possiede però anche un’azione antiaggregante piastrinica, per cui è meglio prestare attenzione se si fa uso di anticoagulanti, ma anche durante la gravidanza e l’allattamento.
3 Uncaria tomentosa
Originaria del Sud America, questa pianta possiede delle potenti proprietà antinfiammatorie. Il termine “tomentosa” significa “peloso” e si riferisce ai peli lunghi presenti sul margine inferiore della foglia. È utilizzata nella medicina erboristica per la salute delle articolazioni e per le proprietà antinfiammatorie, immunostimolanti e immunomodulanti, oltre che come antidolorifico e cicatrizzante. Adatta come coadiuvante nella cura di diverse malattie con origine immunologica, e stati di infiammazione cronica di diverso genere, dolori muscolari e articolari e disturbi dell’apparato digerente. Una dose eccessiva può dare luogo, tuttavia, a disturbi a livello gastrointestinale, che però spariscono cessando l’assunzione.
4 Curcuma
Che dire più di quanto non sia stato già detto della curcuma e in particolare del suo principio attivo, la curcumina? La curcumina, è risaputo, è un potente antidolorifico. Oltre ad aiutare ad alleviare i dolori, intervenendo sui segnali che viaggiano nel nostro corpo e raggiungono il cervello, fornisce un valido aiuto nel trattamento del dolore cronico e delle infiammazioni croniche

5 Corydalis
Corydalis, una pianta utilizzata già da millenni nella Medicina Tradizionale Cinese si è dimostrata un ottimo rimedio per il trattamento del dolore cronico, in particolare dolori infiammatori e neuropatici. La conferma deriva da uno studio condotto da alcuni ricercatori californiani (potete approfondire qui) che non hanno fatto altro che isolare e studiare gli effetti di un composto contenuto nelle radici e chiamato deidrocoribulbina (Dhcb). Questa sostanza, si è rivelata utile nel diminuire il dolore infiammatorio, spesso associato a danni ai tessuti e infiltrazioni di cellule immunitarie. Allo stesso modo, si è dimostrata utile nella riduzione del dolore neuropatico causato da problemi al sistema nervoso. La sostanza, hanno precisato gli studiosi, non crea assolutamente dipendenza, come invece tende a fare la morfina.
Sono diversi i rimedi naturali per il trattamento del dolore, anche delle forme lievi. Molti di questi rimedi sono presenti nelle nostre cucine, anche se spesso non ci facciamo caso. Un’alternativa altrettanto efficace, può essere inoltre l’utilizzo degli oli essenziali.

Gli alimenti che favoriscono l’abbronzatura, proteggendo la pelle

Estate, tempo di vacanze e di sole. Ma come riuscire ad avere un’abbronzatura sana e invidiabile, in maniera naturale?
Come per ogni cosa, ad esempio per purificare il sangue, per aumentare la concentrazione e per risolvere alcuni problemi di salute, l’alimentazione è la prima arma che il nostro organismo può utilizzare per funzionare al meglio.
E anche in questo caso i cibi possono venire in nostro soccorso. Esistono particolari sostanze, contenute in alcuni alimenti, che aiutano la nostra pelle a colorarsi in maniera più sana, ma anche a sviluppare le opportune difese che ci proteggono da scottature o eritemi.
Assieme all’alimentazione, ricordiamoci comunque di proteggerci in maniera adeguata, evitando l’esposizione nelle ore più calde della giornata. Belli e abbronzati va bene, ma senza correre inutili rischi.
Ecco cosa mangiare per essere più abbronzati e più a lungo!
Iniziamo elencando, innanzitutto, quali sono le sostanze che aiutano la nostra pelle nel processo dell’abbronzatura: Betacarotene, vitamine, soprattutto vitamina A, aminoacidi essenziali.
Come funzionano?
Il beta-carotene aiuta il nostro organismo a sostenere melanina, che scurisce e protegge la nostra pelle. Ha anche un’azione anti-ossidante, utile a proteggerci dall’invecchiamento precoce. È contenuto generalmente nelle carote crude e principalmente nella frutta e verdura di colore giallo, arancio e rosso, come i peperoni, i pomodori, ma anche l’anguria, il melone e le ciliegie. La grande importanza del beta-carotene è dovuta al fatto che, una volta ingerito, si accumula nel tessuto adiposo, facendo assumere alla pelle il tipico colorito arancione che, assieme al colore dato dalla melanina, contribuisce a una più rapida e gradevole abbronzatura.
Le vitamine anti-ossidanti A, C, ed E combattono l’azione dei radicali liberi, rendendo la pelle più bella. Inoltre, facilitano l’assorbimento da parte del corpo del beta-carotene. Sono contenute in broccoli, bietole, mandorle, nocciole e zucchine.
Gli aminoacidi essenziali, infine, sono necessari per nutrire a fondo la pelle e renderla resistente alle aggressioni degli agenti esterni. Sono contenuti nei legumi.
Ecco adesso una top ten, pubblicata da L’Espresso, e creata dalla Coldiretti, insieme con l’Ona frut – l’organizzazione nazionale assaggiatori di frutta, che ci dice quali sono gli alimenti, tra tutti, che ci possono aiutare nella creazione di un’abbronzatura da invidia, difendendo la salute della pelle.
Al primo posto della classifica, la rivista inserisce, naturalmente, le carote. In ogni 100 grammi di carote si sono 1.200 microgrammi di vitamina A, essenziale per favorire la produzione di melanina.
Al secondo posto della classifica, a pari merito, ci sono il radicchio e gli spinaci, con 5-600 microgrammi di vitamina A per ogni 100 grammi di peso. Al terzo posto, le albicocche, che non solo favoriscono l’abbronzatura, ma consentono inoltre di combattere i radicali liberi prodotti in seguito all’esposizione solare.
Poi? Seguono, a sorpresa, la cicoria, lattuga e peperoni. Meglio gustare questi alimenti in insalata, conditi con un filo di olio evo. Tutti e tre sono importantissimi per dissetare e nutrire l’organismo, bilanciando la perdita di sali minerali, causata dal caldo e dalla sudorazione.
Ancora, alimento importantissimo il melone, ricco di beta-carotene.
Per mantenere l’abbronzatura, sulla tavola non possono mancare anche pesche e angurie. L’anguria, in particolare, oltre a essere molto ricca di acqua e a favorire un bel colorito, ha un apporto di calorie veramente bassissimo. Nello specifico, un’abbronzatura più duratura è garantita dall’azione di Omega 3 e Omega 6, importanti per la formazione e la sintesi del collagene che inoltre nutre e rende la pelle elastica.
Infine, fragole e ciliegie hanno funzioni altrettanto importanti e in più sono ricche di antociani e bioflavonoidi.
Quindi il must per una bella e sana abbronzatura, che duri a lungo, sono frutta e verdura, ma non dimenticate, naturalmente, di prendere tutte le precauzioni essenziali per evitare pericolose scottature.

mercoledì 19 agosto 2015

Sapete cosa succede al vostro corpo se mangiate banane mature?



Le banane mature ci aiutano ad incrementare il numero di leucociti e a rafforzare il sistema immunitario. Favoriscono anche la nostra salute cardiovascolare e favoriscono l'assorbimento di calcio.

La banana è un frutto delizioso che dovremmo includere con più frequenza nelle nostre diete, non soltanto per il suo squisito sapore, ma anche perché è stato dimostrato che contiene principi nutritivi molto importanti per migliorare la salute del nostro organismo. Non molto tempo fa, vi abbiamo raccontato che il consumo di banane può combattere la depressione, ottimizza il funzionamento celebrale, combatte l’ipertensione e, in generale, può prevenire l’avvento di varie malattie.Grazie ad un recente studio, siamo venuti a conoscenza di un ulteriore beneficio associato al consumo di banane, e in modo specifico al consumo di banane mature.

Le banane contengono il Fattore di Necrosi Tumorale

Più le banane diventano mature, più sviluppano una serie di macchie scure di colore marrone e nero che invadono quasi tutta la buccia. In molti preferiscono scartare le banane di questo tipo, perché sono più dolci e la consistenza del frutto non è molto accattivante. Ciò che in pochi sanno però, è che più macchie scure sono presenti nella banana, più benefici questo frutto apporterà all’organismo e, in particolare, al sistema immunitario.
Secondo un recente studio giapponese, le banane mature contengono una citochina chiamata FNT (Fattore di Necrosi Tumorale), che viene liberata da alcune cellule del sistema immunitario e che ha effetti su altre cellule del corpo. In particolare questa citochina aiuta le cellule a combattere il cancro. Il suo effetto è talmente potente che può lottare contro cellule tumorali anormali presenti nell’organismo.
La funzione di questa citochina può essere paragonata a quella del lentinano, un immunostimolante chimico che viene applicato via endovenosa e che agisce anche come agente anticancerogeno.
L’effetto aumenta in corrispondenza della maturità del frutto, ovvero quanto più matura è la banana tanto maggiore sarà il suo effetto anticancerogeno.

Frutto maturo e maggior qualità dei suoi principi nutritivi

Più il frutto è maturo, più cambiamenti ci saranno in relazione al valore nutrizionale dello stesso,  che può aumentare o diminuire. Nel caso della banana, è stato dimostrato che quanto più matura, tanto maggiore sarà il livello di antiossidanti che riesce a concentrare. Quando presenta già queste macchie scure, il contenuto di amido cambia in zuccheri semplici dalla facile digestione.
Nel corso dello studio condotto dagli scienziati giapponesi, vennero fatte prove associate al consumo di diversi tipi di frutta matura: banana, uva, mela, ananas, pera, anguria e cachi. Al termine dello studio, si concluse che la banana matura apporta più benefici rispetto agli altri frutti, perché ha la capacità di far aumentare il numero di cellule bianche nel sangue e di rafforzare  il sistema immunitario. 

Per approfittare al meglio di questo importante beneficio della banana, si consiglia di mangiarne una o due al giorno.

Aumenta le difese e previene le malattie

I ricercatori sono convinti che quanto più sia matura la banana, tanta più concentrazione del fattore di Necrosi Tumorale avrà. Si crede che il numero di difese e di cellule bianche possa aumentare fino ad 8 volte rispetto a quelle presenti nelle banane verdi o in quelle fresche.

Quali altri benefici apportano le banane mature?

Il fatto di contenere composti anticangerogeni dovrebbe essere una ragione più che sufficiente a spingerci ad includere le banane mature nella nostra dieta. Tuttavia, affinché non vi siano dubbi su ciò che sia giusto fare, di seguito parleremo di altri importanti benefici che apporta il consumo di banane mature.

Buona salute dell’apparato digerente

Una banana media contiene fino a 3 grammi di fibra, cosa che contribuisce al buon funzionamento intestinale e facilita la circolazione degli alimenti nel tratto digestivo. Suppone una fonte naturale di elettroliti, che spesso si perdono quando si ha la diarrea. Contiene composti prebiotici, come i frutto-oligosaccaridi, che aiutano a conservare i batteri buoni presenti nell’organismo.

Migliora la salute cardiovascolare

Essendo ricche di potassio, le banane mature fanno diminuire la concentrazione disodio che può causare ritenzione di liquidi e pregiudicare la salute del cuore. In un’analisi di 11 studi pubblicati sulla rivista “Journal of the American College of Cardiology”, è stato dimostrato che le persone che hanno introdotto alimenti ricchi di potassio nella loro dieta, hanno ridotto il rischio di soffrire di incidenti cerebrovascolari e di malattie coronariche.

Salute delle ossa

Uno studio realizzato dal Centro di Informazione di Micronutrienti dell’Istituto Linus Pauling in Oregon (Stati Uniti) ha rivelato che una dieta ricca di potassio fa diminuire il rischio di soffrire di osteoporosiLe banane mature sono un’importante fonte di potassio e, come se non bastasse, i frutto-oligosaccaridi contribuiscono a far aumentare l’assorbimento di calcio, cosa che contribuisce a rafforzare le ossa.

Eliminare i residui di colesterolo dalle arterie




Il limone agisce come un depurativo e stimola l'eliminazione dei grassi e delle sostanze tossiche presenti nel flusso sanguigno.

Il colesterolo è un grasso che si attacca alle pareti delle arterie mettendo a rischio la salute delle persone. Sebbene il corpo necessiti di una determinata quantità di colesterolo per funzionare in modo corretto, l’eccesso del colesterolo cattivo rende il soggetto più propenso a soffrire di cardiopatie o accidenti cerebrovascolari, tra i vari problemi del sistema cardiovascolare.

Tenere sotto controllo gli elevati livelli di colesterolo dipende molto da tipo di alimentazione che si segue. Una dieta sana, ricca di frutta, verdura, cereali e acqua, può contribuire a diminuire i livelli di colesterolo cattivo per ridurre il rischio di soffrire di problemi di salute più gravi. Bisogna eliminare dalla dieta tutti gli alimenti ricchi di colesterolo, causa dell’accumulo del grasso nelle arterie.
Oltre ad adottare buone abitudini alimentari, esistono alcune soluzioni naturali che possono aiutare a tenere sotto controllo il colesterolo, contribuendo ad eliminare i grassi e le sostanze tossiche presenti nel flusso sanguigno. A seguire condividiamo un eccellente rimedio naturale a base di aglio e limone per pulire le arterie e migliorare la circolazione. 

In cosa consiste questo rimedio naturale?

Anche se attualmente vi sono diversi farmaci per ridurre e tenere sotto controllo gli elevati livelli di colesterolo, molti esperti continuano a consigliare le formule naturali. È stato verificato che i medicinali possono avere qualche effetto indesiderato, mentre i rimedi naturali apportano grandi benefici alla salute.
In questo caso, il rimedio naturale migliore consiste in una cura a base di aglio elimonela quale presenta importanti nutrienti che stimolano l’eliminazione di tutti quei rifiuti che possono compromettere la salute.

Benefici dell’aglio

L’aglio è conosciuto come il migliore antibiotico naturale. Questo alimento fa parte della gastronomia da tempi remoti, poiché, oltre ad apportare più sapore al cibo, presenta anche importanti nutrienti che fanno bene alla salute.
Alcune ricerche realizzate in India e in altri stati hanno permesso di determinare che il consumo di aglio può ridurre il rischio di sviluppare l’arteriosclerosi e l’ipertensione, ma sono stati scoperti anche altri importanti benefici per la salute cardiovascolare:

  • È un antinfiammatorio naturale.
  • Agisce come un vasodilatatore, anticoagulante e depuratore.
  • Possiede proprietà antisettiche ed antibiotiche.
  • Aiuta a dilatare le arterie, favorendo l’eliminazione del colesterolo e migliorando la circolazione.
  • Protegge il cuore.
  • Rafforza il sistema immunitario.
  • Aiuta ad incrementare il livello di insulina, riducendo così i livelli di zucchero nel sangue.

Benefici del limone

Il limone è un alimento medicinale grazie al suo elevato contenuto di nutrienti che possono agire come prevenzione e cura di numerose malattie. Il limone è famoso per il suo alto contenuto di vitamina C, oltre a possedere altri antiossidanti e nutrienti come le vitamine del gruppo B, la vitamina E e molti minerali (potassio,magnesio, calcio, fosforo, rame, zinco, ferro e manganese).
Nel caso del colesterolo e della salute arteriosa, il limone agisce come un elemento depurativo, capace di stimolare l’eliminazione dei grassi e delle sostanze tossiche presenti nel flusso sanguigno. Gli acidi citrici favoriscono l’ossidazione e l’eliminazione dei grassi presenti nelle vene, evitando che questi si attacchino alle pareti arteriose e ne causino l’ostruzione.

Rimedio per pulire i vasi sanguigni

Negli ultimi anni questa cura a base di aglio e limone si è diffusa in tutto il mondo, dopo essersi dimostrata molto efficace al fine di ridurre i livelli di colesterolo e di rafforzare il sistema immunitario.
Ingredienti
  • 4 spicchi d’aglio.
  • 4 limoni piccoli.
  • 3 litri di acqua bollita e distillata.
Cosa bisogna fare?
Per prima cosa, bisogna pulire bene gli spicchi d’aglio e tagliarli. Tagliare i limoni a fette e mescolarli in un recipiente insieme all’aglio. Versare l’acqua tiepida sull’aglio ed il limone e poi frullare, affinché si amalgami bene il tutto. Una volta pronta, conservare la miscela in un contenitore di vetro e tenere in frigorifero per 3 giorni. Trascorsi i 3 giorni, scolare e iniziare ad assumere.
Dosi
  • L’ideale è bere 50 ml di questo rimedio tre volte al giorno, prima dei pasti. Tuttavia, si consiglia di assumerlo in modo graduale, iniziando solo con un cucchiaio o due prima dei pasti.
  • Realizzate questa pulizia una volta all’anno, assumendo questo rimedio per 40 giorni consecutivi.

domenica 16 agosto 2015

POMODORI: CALORIE E 10 STRAORDINARIE PROPRIETÀ BENEFICHE





I pomodori, considerati botanicamente come dei frutti in piena regola, sono ritenuti uno degli ortaggi simbolo della stagione estiva, in cui raggiungono la loro piena maturazione. I mesi estivi rappresentano il momento ideale per riunire la famiglia e cimentarsi nelle preparazione della salsa di pomodoro casalinga in modo da averne delle scorte in dispensa per il resto dell'anno. Scopriamo benefici e calorie dei pomodori.
   I pomodori possono inoltre essere essiccati per la preparazione di conserve sottolio. Ecco perché sarebbe bene consumarne di più (salvo allergie a questi ortaggi e facendo attenzione anche all'allergia al nichel in alcuni casi).

Calorie dei pomodori

I pomodori sono un frutto ricco d'acqua, vitamine e sali minerali, ma povero di calorie. Anche chi segue una dieta con restrizione calorica di solito può consumare pomodori senza problemi, dato che 100 grammi di pomodori freschiapportano soltanto 18 calorie. Approfittiamo dei pomodori feschi quando sono di stagione per arricchire la nostra alimentazione con questi preziosi ortaggi.

1) Benefici per il cuore

Il consumo di pomodori è correlato ad una diminuzione del rischio di incorrere in patologie cardiache pari al 29%. Il pomodoro, a patto che sia di provenienza biologica, è considerato come un vero e proprio farmaco naturale adatto per la prevenzione delle malattie che interessano il cuore, e non solo.

2) Contenuto di vitamina C

I pomodori sono ricchi di vitamina C, un elemento ritenuto fondamentale nel corretto funzionamento del nostro sistema immunitario, che il nostro organismo dovrebbe dunque assumere quotidianamente al fine di proteggersi dalle malattie. L'OMS indica che la quantità di vitamina C da assumere giornalmente debba essere pari a 45 mg. 100 gr di pomodori maturi ne contengono 25 mg, mentre 100 gr di conserva di pomodoro ne contiene 43 mg. 

3) Contenuto di licopene

Il licopene, potente antiossidante, è considerato un alimento altamente protettivo per il nostro organismo nei confronti delle malattie degenerative legate ai processi di invecchiamento. Il licopene ci protegge da danni genetici e dalle conseguenti malattie. Il contenuto di licopene nei pomodori e pari a11mg/100 g nella polpa ed a 54 mg/100 g nella buccia

4) Proprietà anticancro

I nutrienti fondamentali contenuti nei pomodori, compreso il sopraccitato licopene, conferiscono ad essi delle comprovate proprietà preventive nei confronti del cancro, con particolare riferimento ai tumori che colpiscono il colon e la prostata.

5) Proprietà dimagranti

Il consumo dei pomodori può essere considerato adatto a tutti coloro che necessitino di intraprendere una dieta dimagrante. Pare infatti che essi contribuiscano ad aiutare l'organismo nella perdita di peso. Ciò avverrebbe poiché i pomodori sarebbero in grado di stimolare la produzione dell'aminoacido carnicina, utilizzato dall'organismo per trasformare i lipidi in energia.

6) Prevenzione dell'osteoporosi

A parere di alcuni esperti una carenza di licopene nel periodo della menopausasarebbe in grado di favorire la comparsa dell'osteoporosi. E' bene dunque consumare alimenti ricchi di licopene ad ogni età a scopo preventivo (salvo particolari controindicazioni individuali). Oltre che nei pomodori, il licopene è contenuto in alimenti come angurie, cachi e pompelmi.

7) Controllo del colesterolo

I pomodori sono considerati come alimenti in grado di aiutare l'organismo a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue. Il loro consumo è dunque ritenuto adatto per coloro che abbiano questa necessità. Altri alimenti in grado di contribuire all'abbassamento del colesterolo sono l'avena e gli spinaci.

8) Protezione della vista

I pomodori sono benefici per gli occhi e per la vista, che sono in grado di proteggere per via del loro contenuto di betacarotene e luteina, in grado di ripararli dalle malattie degenerative. Broccoli, melanzane, zucche e zucchine sono altri alimenti particolarmente consigliati per la protezione degli occhi e delle capacità visive.

9) Proprietà digestive

I pomodori sono in grado di favorire il buon funzionamento dell'intestino per via del loro contenuto di fibre vegetali, come l'emicellulosa e la cellulosa, che sono particolarmente presenti nella sua buccia. Per questo il consumo di pomodori viene spesso consigliato a coloro che soffrono di stitichezza e intestino pigro.

10) Proprietà diuretiche

Per via del suo elevato contenuto di acqua, il pomodoro è in grado di stimolare la diuresi soprattutto se è consumato fresco e crudo, senza l'aggiunta di sale. Altri alimenti tipici dell'estate in grado di favorire la purificazione dell'organismo tramite l'eliminazione dei liquidi in eccesso sono angurie, meloni e cetrioli.

COCA COLA, ECCO COSA ACCADE AL NOSTRO CORPO: 6 EFFETTI IN 60 MINUTI



Cosa accade al nostro corpo dopo aver bevuto una lattina di Coca Cola? A spiegarlo nel dettaglio è stato il farmacista Niraj Naik, che sul proprio blog ha reso noto uno studio sulle reazioni che la più famosa bevanda del mondo scatena nell'organismo.
In realtà ho scoperto che un fattore scatenante per molte malattie diffuse in occidente come l'obesità, le malattie cardiache e il diabete potrebbe essere strettamente legato al consumo di una particolare sostanza presente in molti alimenti trasformati e in bevande - ilfruttosio sotto forma di sciroppo di fruttosio spiega Naik.
Lo sciroppo di fruttosio si trova nei piatti pronti, nei dolci e nelle bevande gassate ma non tutti sanno quanto sia dannoso. Lo sciroppo di fruttosio, spiega il farmacista, è metabolizzato solo dal fegato ed è molto simile all'etanolo.
E la Coca Cola? Rivela Naik che quando ne buttiamo giù una lattina il nostro corpo reagisce in un modo molto particolare. E la stessa cosa accade per le bevande simili:
Nei primi 10 minuti: dopo i primi 10 minuti qualcosa come 10 cucchiaini di zucchero (il 100% della dose giornaliera raccomandata) vengono assunti dal nostro organismo. Non si vomita immediatamente perché l'acido fosforico ne altera il sapore.
20 minuti dopo: la glicemia schizza in alto causando un massiccia produzione di insulina. Il fegato risponde trasformando tutto lo zucchero possibile in grasso.
40 minuti dopo: l'assorbimento della caffeina è completo. Le pupille si dilatano, la pressione sanguigna aumenta e come risposta il fegato rilascia altro zucchero nel sistema circolatorio. I recettori dell'adenosina nel cervello si bloccano per prevenire la sonnolenza.
45 minuti dopo: il corpo aumenta la produzione di dopamina stimolando il centro del piacere del cervello. È lo stesso meccanismo con cui “funziona” l'eroina.

60 minuti dopo: l'acido fosforico lega il calcio, magnesio e zinco nell'intestino, fornendo un'ulteriore spinta al metabolismo. Ciò è aggravato da alte dosi di zucchero e dolcificanti artificiali aumentando anche l'escrezione urinaria di calcio. A questo punto entrano in gioco anche le proprietà diuretiche della caffeina. Di fatto, si corre a fare la pipì eliminando calcio, magnesio e zinco, preziose sostanze che il corpo avrebbe potuto usare per idratarsi, per le ossa e i denti.
“Quando il rave dentro di voi si concluderà, inizierete ad avere un crollo della glicemia. Si può diventare irritabili o lenti” ironizza il farmacista. “La Coca-Cola non è solo ricca di sciroppo di fruttosio, ma è anche ricca di sali raffinati e caffeina. Il consumo regolare di questi ingredienti nelle quantità elevate che si trovano nella Coca Cola e in altri alimenti trasformati e bevande, può portare ad una maggiore pressione sanguigna, malattie cardiache, diabete e obesità. Tuttavia, una piccola quantità di tanto in tanto non farà alcun danno importante. La chiave è la moderazione”.

venerdì 14 agosto 2015

CARNE, CIBO INCOMPATIBILE CON LA NATURA UMANA



A mio avviso, sotto l’aspetto nutrizionale l’attuale dieta dei paesi occidentali è da considerarsi da suicidio. Rispetto a 50 anni fa il consumo di sale è aumentato di 15 volte, quello di zucchero di 10 volte, le proteine 8 volte, i grassi 7 volte, mentre il consumo di fibra è diminuito di 5 volte. Dal 1920 ad oggi il consumo di carne è aumentato di quasi 10 volte e di conseguenza i grassi saturi dannosi per la salute. Temo che se la popolazione non prende coscienza dell’importanza di cui usa nutrirsi tenderà fatalmente all’estinzione. Infatti nessuna precedente generazione è stata più intossicata e ammalata dell’attuale, e la prospettiva è che le cose andranno peggiorando: La causa va ricercata nel bombardamento mediatico a favore del consumo dei cosiddetti cibi spazzatura e nel disinteresse di gran parte della popolazione alla tutela della propria salute.

Un alimento per essere considerato adatto alla nostra alimentazione deve contenere tutti i principi nutritivi di cui ha bisogno il nostro organismo a svolgere le sue funzioni, cioè: vitamine, sali minerali, grassi, proteine, zuccheri, oligoelementi, fibra ed acqua. Da questo risulta facile fare una comparazione tra ciò che si porta a tavola e ciò che invece costituisce un vero alimento. La massima imputata è sicuramente la carne, i prodotti di derivazione animale e i cibi industriali, privati di quasi tutti i principi nutritivi.

PRENDENDO IN CONSIDERAZIONE LA CARNE

PER ESSERE ADATTA ALL’ALIMENTAZIONE UMANA DOVREBBE:

1: essere esteticamente attraente, appetibile, desiderabile:

un pezzo di carne cruda, o il corpo di un animale morto, è tutt’altro che esteticamente attraente; attira solo gli animali predatori.

2: avere un buon profumo:

se non è camuffata dalla cottura e dalle spezie la carne dell’animale ucciso emana il tipico ripugnante fetore dei cadaveri.

3: essere commestibile da crudo, gradevole e gustoso:

la carne cruda è durissima per la dentatura umana e non è gradevole al gusto, infatti dopo l’uccisione dell’animale sono necessari dai 5 ai 20 giorni di frollatura. Gli animali carnivori la mangiano cruda; gli animali cosiddetti onnivori la mangiano occasionalmente; la cottura altera e distrugge gran parte dei principi nutritivi.

4: essere facilmente digeribile e assimilabile:

la carne impiega dalle 50 alle 70 ore dal momento ingrestione all’espulsione e soprattutto è di difficile assimilazione perché i legami delle cellule resistono agli enzimi digestivi.

5: avere il giusto ed equilibrato quantitativo di nutrienti:

la carne è priva di carboidrati, di fibre, di vitamine (specialmente quelle termolabili) e di enzimi in gran parte distrutti con la cottura; anche i minerali sono resi inorganici con la cottura e quindi di difficile utilizzo dell’organismo; inoltre la cottura altera anche le proteine che flocculano e i grassi si ossidano.

6: essere compatibile con la morfologia umana:

se l’essere umano fosse strutturato anatomicamente a mangiare anche la carne avrebbe denti adatti a lacerarla, saliva, stomaco, intestino ed enzimi adatti a neutralizzare l’acido urico. L’essere umano manca di artigli, di zanne, non ha velocità necessaria a rincorrere la preda e soprattutto ha repulsione alla vista del sangue.

7: non contenere residui chimici né adulterazioni:

la carne contiene residui chimici dei mangimi, di medicinali somministrati agli animali. Inoltre gran parte della carne deriva da animali ammalati.

8: non deve generare patologie:

può causare: uricemia, ipertensione, reumatismo, gotta, cancro, diabete, malattie cardiovascolari… è ricca di grassi saturi e colesterolo, genera radicali liberi, leucocitosi, acidifica il pH del sangue, sottrae calcio all’organismo.

9: non essere facilmente deperibile:

come tutti gli organismi animali morti la carne va in rapida putrefazione sviluppando putrescina, cadaverina istamina, ammoniaca, indolo, scatolo…

10: non causare danni all’ecosistema:

gli allevamenti di animali per la coltivazione dei mangimi ad essi destinati è causa della distruzione delle foreste (e di desertificazione) e assorbono il 70% delle terre coltivabili.

11:essere economicamente conveniente:

con il costo medio di un kg di carne (20 euro circa) si possono acquistare derrate alimentari per il nutrimento di 3 giorni per una persona. Il 75% della spesa sanitaria in Europa e in Italia viene assorbita dalle cure per neutralizzare gli effetti della cattiva alimentazione. La spesa farmaceutica annua è di 2,5 miliardi di euro solo per farmaci antitumorali. Senza le sovvenzioni statali il costo della carne sarebbe proibitivo per la maggioranza delle persone.

12: essere eticamente compatibile:

la carne è il risultato della sofferenza e dell’uccisione di miliardi animali senzienti allevati in modo brutale è uccisi nel più totale disprezzo della loro vita e della loro sofferenza; è un prodotto che avvalora la legge del più forte e che rende insensibili all’altrui sofferenza; degrada moralmente, preclude l’evoluzione dello spirito, rende più aggressivi, abbassa le frequenze energetiche dei chakra…

13. essere un alimento necessario e apportare benefici al nostro organismo:

la buona salute dei vegani dimostra che la carne non è necessaria alla nostra salute; non apporta benefici ma risulta essere la causa delle peggiori moderne patologie: diabete, ipertensione, uricemia, cancro, ictus, infarto…


Fonte :Scritto da Franco Libero Manco 

La frutta e il suo potere curativo !





In molti mangiamo frutta ogni giorno,anche perchè sappiamo che fa bene,ma non distinguiamo quali benefici provoca ogni singolo frutto.Eccoli uno ad uno.

Rinfrescante, elettrica, soave, bella, stimolante, colorata, nutriente, purificante, astringente, lassativa, diuretica, energizzante, luminosa, fortificante, bevibile, cibo, compatta, trasportabile, fragrante, acquosa, ricca e perfetta.
La frutta dà dinamismo, pulizia intestinale e una gamma completa di nutrienti, il tutto in un unico alimento.
Porta la vita agli organi malati e debilitati, rompendo l’inerzia della cultura moderna basata sul consumo di cibi altamente acidificanti come carni, pesci, latticini, caffè, bevande alcoliche e cibi cotti in genere, solo per citare alcuni degli alimenti responsabili dell’eccesiva e permanente acidificazione del sangue e dei tessuti. L’equilibrio alcalino dell’organismo viene ripristinato e mantenuto da un consumo continuo di frutta e verdura. Il corpo umano lotta sempre per mantenere l’alcalinità, che significa salute e vita, a differenza dell’acidità interna che si traduce in infermità e morte.

Un dispendio di energie inutile ed evitabile

Il corpo, nel suo prioritario sforzo di sopravvivenza, per combattere e riequilibrare l’alcanilità nei suoi organi e nel sangue, mette in gioco tutte le sue migliori energie per salvaguardare le sue funzioni vitali ( con un alto e inutile spreco di energie). A questo punto è d’obbligo domandarsi: Quale sarebbe lo stato di un corpo non più obbligato a sprecare energie per normalizzare la sua alcanilità? La risposta è così ovvia quanto sconcertante per la sua semplicità: Questo risparmio energetico del corpo si tradurrebbe in salute, guarigione, riserve di energia e nell’espressione di una fresca vitalità.
IL POTERE CURATIVO DELLA FRUTTA
Il potere alcalinizzante della frutta rappresenta perciò la più significativa strategia nel trattamento terapeutico per ripristinare la salute in modo naturale sfruttando le innate capacità di autoguarigione del nostro stesso organismo.
Non ci sono trucchi, niente sostanze chimiche, niente farmaci e nessun interesse commerciale dell’industria farmaceutica. C’è solo il nostro Sistema Immunitario coadiuvato dal più puro ed idoneo alimento per il nostro organismo: la frutta.
Ippocrate giustamente diceva “Lascia che il cibo sia la tua medicina, e la medicina sia il tuo cibo”.

Fruttoterapia La frutta oltre ad essere un alimento completo per il nostro corpo, possiede delle immense capacità terapeutiche. Con le conoscenze biologiche che abbiamo oggi dei vari nutrienti in essa contenuti possiamo utilizzarla a ragione come Fruttoterapia.>


Ecco qui alcuni requisiti terapeutici della frutta:


LA MELALa mela è un farmaco naturale utile per tanti problemi. Combatte inappetenza, stanchezza e nervosismo, facilita la digestione, protegge le mucose della bocca e dell’intestino e rinforza capelli e unghie. Rimedio naturale contro diarrea e stipsi.
LA BANANA La banana contiene molto zucchero ed è estremamente nutriente, ed è particolarmente indicata come merenda e come fabbisogno di energie. Con la sua azione regolarizza gli intestini, evitando la stitichezza cronica e la successiva costipazione, senza l’uso dei pericolosi lassativi chimici.
IL MELONE Il melone è dissetante grazie al suo alto contenuto di acqua. Per questo motivo aiuta a prevenire la disidratazione. E’ leggermente lassativo, rinfrescante, diuretico, depurativo, disinfiammante, fluidificante per il sangue, ed aiuta chi soffre d’anemia essendo ricco di ferro.
L’UVA L’uva contiene sostanze dissetanti, purificanti, anti-ossidanti, e nutrienti che danno vitalità al nostro organismo. Non è indicata per i diabetici per il suo alto apporto di zuccheri (fruttosio e glucosio). E’ invece molto utile per favorire la diuresi e per regolarizzare l’attività intestinale.
L’ANANAS L’ananas ha tantissime proprieta’ terapeutiche: e’ un buon antiossidante e potenzia le difese immunitarie,migliora l’ossigenazione del sangue, aiuta a riequilibrare la presenza di liquidi nell’organismo, e’ un efficiente aiuto al sistema cardiovascolare. Ha inoltre proprietà digestive, antinfiammatorie ed aiuta a perdere i liquidi.
L’ANGURIA L’anguria contiene notevoli quantità di antiossidanti. Ricca d’acqua e fruttosio, abbonda di vitamina A, vitamina C e potassio. Proprio per la sua composizione, l’anguria è un frutto fortemente ipocalorico, adatto alla stagione estiva per la sua capacità dissetante. Ideale per la diuresi.
LE PRUGNE Le prugne presentano proprietà rinfrescanti, diuretiche e lassative, in grado di stimolare la secrezione della bile da parte del fegato e di regolarizzare l’attività intestinale. Inoltre la prugna vanta un’azione antivirale e antibatterica e contiene delle preziose sostanze antiossidanti che agiscono contro i radicali liberi e che quindi contrastano gli effetti dell’invecchiamento.
LA FRAGOLA La fragola possiede moltissime virtù salutari: ha un altissimo potere antiossidante superiore ad ogni altro alimento ed è ricca di vitamina C. Queste caratteristiche giustificano il perché la fragola è considerata uno dei cibi che mantengono giovani. E’ anche ricchissima di calcio, ferro e magnesio ed è altamente terapeutica contro reumatismi e malattie da raffreddamento. Inoltre è particolarmente indicata per combattere il colesterolo.

LE MANDORLE Contengono: 21% d albumina, 53 % di grassi, 17 % di idrati di carbonio, e il 3 % di minerali. Devono masticarsi accuratamente affinchè rilascino tutto il loro potere nutritivo. Sono uno dei più potenti alimenti della natura, generano molte calorie per la gran quantità di grassi che contengono, e forniscono una grande energia muscolare per la loro ricchezza di idrati di carbonio. Portano abbondanza di sali tra i quali domina il fosforo, molto utile a sostenere il cervello ed il sistema nervoso. La proteina della mandorla è una delle più complete, perchè possiede la maggior parte degli aminoacidi necessari per la vita.
LE NOCCIOLE Contengono il 17 % di albumina, 60 % di grassi, 15 % di idrati di carbonio, sali minerali (potassio, fosforo e calcio) e vitamina B1, B2 e C. Si debbono masticar molto bene, per facilitare la loro digestione. Sono un grande alimento per la formazione dei tessuti (per la sua albumina), per la forza che fornisce (per i suoi zuccheri), generatore di calorie (per i suoi grassi) e mineralizzante (per i suoi sali), ossia un alimento completo, un vero tesoro alimentare.

LIMONI Sono abbondanti di sali minerali, specialmente calcio, fosforo, magnesio e potassio e contengono vitamina A, B1 , B2 e C. Si raccolgono tutto l’anno. Sono frutti medicinali per eccellenza, disinfettante, antisettico e battericida, che deve le sue proprietà specialmente all’acido citrico che contiene. Elimina l’acido urico dell’organismo, e per questo motivo è indicato nel reumatismo, nella gotta e nell’arteriosclerosi. Combatte la diarrea, la stitichezza, alcalinizza il sangue e diminuisce l’acidità dello stomaco. Conviene non abusare del limone, soprattutto in persone artritiche.

NOCI Insieme alle Mandorle e alle Nocciole occupano uno dei primi posti in quanto a potenza alimentare nel regno vegetale. Contengono 15 % di albumina, 57 % di grassi, 20 % di idrati di carbonio, 1,7 % di sali minerali. Contengono anche vitamina B1, B2 e C. Anche la noce deve essere masticata per bene. La sua albumina rimpiazza vantaggiosamente quella delle uova e del latte vaccino, perchè non si altera facilmente. Un vegano può mangiarne fino a 25 grammi al giorno, però quando nello stesso giorno si ingeriscono altri frutti similari, si deve regolare la quantità ad un massimo di 25 grammi totali.

POMPELMO Ha le stesse proprietà delle arance e dei limoni, di sapore amarognolo. Mangiandolo a digiuno è un grande depurativo e lassativo. Possiede fino a 5 volte in più di vitamina C di quella del pomodoro, dell’arancia e del limone, però per poterla usufruire al massimo deve essere ben maturo, contiene anche vitamina B1 e B2.
OLIVE Contengono: 0,7 % di albumina, 8,5 % di idrati di carbonio, 14 % di grassi e 0,4 % di sali minerali (potassio, calcio e sodio). Sono come si può osservare un ottimo alimento produttore di forza e di calorie, molto raccomandati d’inverno. Aiutano nella dissoluzione dei depositi calcarei che possono esserci nei tessuti del corpo, che sono segnali di invecchiamento. Stimolano i succhi gastrici e sono di facile digestione quando si masticano correttamente. Le olive nere contengono anche vitamina A e C.

Ci fermiamo qui in questa breve disamina, ma già risulta evidente l’alto potere terapeutico della frutta per mantenere la salute e prevenire la malattia. Perciò consumiamo più frutta per vivere più sani e “togliere il medico di torno”. 


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