giovedì 20 luglio 2023

Prugne, tipologie e benefici: perché dovremmo consumarle regolarmente

 Le prugne sono dei frutti molto gustosi e che fanno anche bene. Ecco tutte le tipologie che ci sono e i benefici.

Le prugne si trovano fresche fra fine estate e inizio autunno, e secche tutto l’anno, così che si possano consumare sempre. Infatti, essendo molto gustose e benefiche, faremmo bene a mangiarle regolarmente. 



Oltre ad essere un frutto buonissimo, infatti, per via della loro composizione, ci arricchiscono di vitamine e minerali preziosi. C’è da stupirsi che un frutto possa essere un concentrato di benefici per la nostra salute!

Perché dovremmo consumare le prugne regolarmente? Ecco cosa contiene questo frutto

I benefici delle prugne, vi assicuriamo, sono impossibile da poter contare sulle dita di una sola mano. Circa 100 grammi di prodotto, infatti, contengono non solo acqua, carboidrati, zuccheri e proteine, ma anche grassi, sodio, potassio, ferro fosforo, Vitamina A, B e E. Ed, infine, apportano un grosso contenuto di fibra. 

Dal momento che consentono di reintegrare i minerali, sono un valido aiuto contro la stanchezza. La Vitamina C contenuta in esse, supporta il buon funzionamento delle difese immunitarie e protegge il colesterolo dall’ossidazione. 

Le fibre delle prugne aiutano invece a tenere sotto controllo gli zuccheri e il colesterolo nel sangue e possono aiutare a mantenere il peso forma. La polpa, poi, è ricca di antiossidanti (flavonoidi e polifenoli) mentre il frutto contiene la difenilisatina, una sostanza che stimola la funzione intestinale (per questo sono consigliate quando si soffre di stitichezza).

Le prugne sono fonte di ossalati, molecole che possono portare alla formazione di calcoli. Inoltre, il loro consumo dovrebbe essere evitato da chi soffre di colite poiché aumentano casi di gonfiore e spasmi. 

Tante sono le tipologie di prugne fra cui scegliere: 

  • prugna a buccia gialla, ricca di fibre
  • prugna a buccia rossa, ricca di antiossidanti

Poi, c’è una distinzione fra le prugne fresche e quelle secche, in termini di benefici: secondo uno studio condotto dall’equipe del Dott. Bahram Arjmandi, della Florida State University di Tallahassee (USA) e pubblicato sul British Journal of Nutrition, quelle secche aiutano a prevenire l’osteoporosi nelle donne in menopausa.

Sono infatti più ricche di nutrienti rispetto alle fresche, ma presentano un potere calorico 4 volte superiore. Pur essendo a volte aspre, in realtà contengono molti zuccheri. Infatti, 100 g di prugne contengono 42 kcal /177 kj.

Pensare che un frutto possa farci così bene, dovrebbe spingerci a consumarlo di più. Ci facciamo del bene e mangiamo qualcosa di gustoso (ideale anche per uno spuntino fuori casa, magari a lavoro, o come merenda). 

Fonte

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