lunedì 22 febbraio 2016

8 benifici per la tua salute bevendo acqua e limone




Bere acqua calda con il limone non è qualcosa che di solito viene fatta. Speriamo che, dopo aver scoperto tutti i suoi benefici per la salute, lo utilizzerete frequentemente nella vostra routine giornaliera.
8 Benefici per la salute bevendo acqua e limone:
1. Migliora la digestione
Il limone combinato con l’acqua calda può alleviare un gran numero di problemi digestivi, come nausea, bruciore di stomaco e parassiti. Il limone aiuta l’intestino a smaltire i rifiuti, e previene la stipsi. Il limone riduce la  produzione di muco nel corpo, aiuta a sciogliere calcoli biliari e agisce per disintossicare e pulire il fegato.
2. Migliora la pelle
Il limone è un antisettico naturale che può trattare i problemi della pelle. Il limone è ricco di vitamina C, che è rende la pelle più sana e può aiutare ad alleviare le rughe e le macchie sulla pelle. È possibile utilizzare il limone direttamente sulla pelle per ridurre le cicatrici.
3. Aiuta la cura dentale
Acqua limone è anche un bene per le cure dentistiche. Utilizzando acqua e limone sui denti dolorosi può alleviare il dolore. Utilizzando acqua e limone sulle gengive può anche impedire il sanguinamento. Ma attenzione che il limone può anche causare qualche danno allo smalto dei denti, quindi non abusarne.
4. Cura infezioni della gola
Il limone ci aiuta nel trattamento delle infezioni della gola, come il mal di gola.  Spremere mezzo limone con mezzo bicchiere di acqua e fare gargarismi  e il mal di gola sparirà presto.
5. Superbo per la nostra dieta
Una delle cose migliori circa l’acqua limone è che ci fa perdere peso più velocemente. Il limone è ricco di fibre pectina che ci fa sentire sazi più a lungo. Quindi basta mescolare limone con acqua tiepida e miele.
6. Controlla la pressione alta
Acqua e limone aiuta a controllare la pressione alta, vertigini, nausea, oltre a fornire pace e relax per il corpo e alleviare lo stress e la depressione.
7. Riduce la febbre
Acqua e limone può aiutare le persone che soffrono di raffreddore o influenza. Questo è probabilmente causato da un aumento del sudore  causato dal consumo di limone, che aiuta a ridurre la febbre.
8. Fonte di antiossidanti
E’ un’ottima fonte di antiossidanti, che impediscono lo sviluppo di radicali liberi nel nostro corpo. Ci può aiutare nel recupero  dopo una sbornia. Acqua con limone non ha calorie, aiuta il bilanciamento dello zucchero nel sangue, stimola il metabolismo e purifica la nostra pelle.
Istruzioni:
– Si raccomanda di bere acqua con limone ogni mattina, a stomaco vuoto (un bicchiere di acqua tiepida con il succo di un quarto o di mezzo limone fresco).
– Si raccomanda di bere un’altra tazza anche la sera.
– Si raccomanda di evitare temperature estreme dell’acqua (calda o fredda), in modo da non danneggiare il rivestimento dello stomaco.
– Si raccomanda di bere acqua e limone con una cannuccia per evitare di danneggiare lo smalto dei denti.

Aceto di mele per stare in salute




Utilizzi dell'aceto risalgono addirittura al 5000 aC, dove veniva utilizzato sia come conservante alimentare che per uso medicinale. Ippocrate, padre della medicina occidentale, usava l'aceto per guarire le ferite, mentre i medici del 1700 frequentemente ricorrevano all'aceto per disintossicare il corpo e curare i dolori di stomaco.
L'aceto può essere fatto da qualsiasi carboidrato che può essere fermentato come uva, datteri, noci di cocco, patate, barbabietole, e, naturalmente, le mele. Tradizionalmente, l'aceto viene prodotto attraverso un lento processo di fermentazione che lo rende ricco di componenti bioattivi come l'acido acetico, acido gallico, catechina, epicatechina, acido caffeico, ed altri che lo rendono un potente rimedio dalle tante proprietà benefiche.
La "madre" dell'aceto è una sorta di ragnatela di cellulosa ricca di acetobatteri presente solitamente sul fondo della bottiglia che si trova nell'aceto di migliore qualità, non filtrato e non pastorizzato: sono praticamente fermenti vivi!
Proprio per questo quando si parla dei benefici curativi dell'aceto ci si riferisce all'aceto non filtrato, non distillato e non pastorizzato.
Detto questo dobbiamo fare una differenza tra le due più comuni forme di aceto presenti in commercio: aceto di mele e aceto di vino.
Norman Walker, autore di numerosi best-seller sulla salute ed alimentazione, spiega chiaramente che l'aceto di mele è molto più benefico dell'aceto di vino, grazie alla presenza dell'acido malico e pectina, ed una minore percentuale di acido acetico.

Le proprietà dell'aceto di mele

I benefici dell'aceto di mele sono tanti
  • Disintossica e depura l'organismo
  • Abbassa l'indice glicemico, quindi utile per prevenire il diabete e ridurre il desiderio di dolci
  • Stimola la perdita del peso in eccesso
  • Favorisce la rigenerazione dei globuli rossi
  • Riequilibra il ciclo mestruale
  • Migliora la funzionalità dei vasi sanguigni, vene e arterie
  • E' ricco di potassio che calma i nervi ed è necessario al funzionamento di tutte le cellule
  • Antiossidante
  • Antisettico
  • Scioglie i calcoli
  • Riduce lo stress
  • Abbassa il colesterolo e l'ipertensione
  • Scioglie le congestioni nasali
  • Fa passare il mal di gola e il mal di testa
  • Aumenta l'energia

Aceto di mele per uso interno

Ecco alcuni consigli per assumere l'aceto di mele
  • Mettere un cucchiaio di aceto di mele in mezzo bicchiere d'acqua e berlo 10 minuti prima dei pasti. In questo modo l'aceto permette anche di migliorare la digestione e il metabolismo, favorendo quindi la perdita del peso in eccesso. Questo modo permette di godere di tutti i benefici sopra elencati. Se si hanno disturbi renali, già dopo cinque giorni saranno molto migliorati se non addirittura scomparsi.
  • Se si hanno mestruazioni abbondanti o tagli, l'aceto permette di ridurre la perdita di sangue. Bastano due cucchiai di aceto di mele una o due volte al giorno.
  • Se si vuole dormire profondamente e dimenticarsi dell'insonnia l'aceto di mele è la soluzione giusta. Mettere 3 cucchiai di aceto in una tazzina di miele e prenderne due cucchiaini prima di andare a letto e se non si prende sonno, dopo mezz'ora prenderne altri due.

Aceto di mele per la cura di viso e corpo

L'aceto di mele è ottimo anche per uso esterno
  • Usare l'aceto di mele sulla pelle è utile in caso di punture di insetto, psoriasi, e ferite. Infatti è ricco di sostanze disinfettanti che stimolano la guarigione della pelle.
  • Se si vogliono dei capelli più luminosi e forti e si vuole far scomparire la forfora bisogna bagnare i capelli con mezzo litro d’acqua a cui sono stati aggiunti 4 cucchiai di aceto di mele, avvolgerli in un asciugamano e lasciarli così per un’ora. Poi lavali normalmente.
  • Se si soffre di alito cattivo o di gengive sanguinanti, fare degli sciacqui con un cucchiaio di aceto di mele è davvero una soluzione vincente.
  • Per il mal di gola si possono fare dei gargarismi con un cucchiaio di aceto di mele mescolato a mezzo bicchiere d'acqua.
  • L'aceto di mele è ottimo anche per eliminare i cattivi odori, quindi può essere usato come deodorante sotto le ascelle o sui piedi. Se ti spaventa che lascerà il suo odore di aceto, sappi che scompare in brevissimo tempo.

Per finire l'aceto di mele rimane un meraviglioso condimento per le nostre insalate e i nostri piatti, che dona un piacevole sapore insieme a tanti benefici per la salute.

martedì 16 febbraio 2016

I 10 alimenti che fanno bene al cuore




Le malattie cardiache sono fra le principali cause di morte nei paesi occidentali. Per prevenire queste patologie è importantissimo evitare una vita sedentaria (nei limiti del possibile) e praticare sport, e sicuramente un’alimentazione sana può aiutarci nel prevenirle. Vediamo gli alimenti che fanno bene al cuore:
1. UvettaQuesto frutto contrasta la gengivite, e le persone che sono affette da questa malattia sarebbero più esposte di altre a problemi cardiaci.
2. Cereali integraliChi consuma cereali integrali si ammala meno di patologie cardiache. Questo sarebbe dovuto agli antiossidanti, i fitoestrogeni e i fitosteroli in essi contenuti che sono considerati agenti protettivi nei confronti delle coronarie.
3. LegumiNon solo il consumo di legumi contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo, ma le sostanze benefiche presenti in essi come i flavonoidi agiscono riducendo il rischio di infarto
4. Olio di semi di linoI semi di lino sono ricchi di Omega 3, che contribuiscono a diminuire la pressione del sangue e a prevenire le variazioni del ritmo cardiaco
5. Frutta seccaLa frutta secca fa bene al cuore perché contiene grandi quantità di grassi monoinsaturi e polinsaturi e della bassa presenza di grassi saturi
6. CioccolatoSecondo gli esperti consumare moderatamente cioccolato extrafondente (85-90%) può aiutare a migliorare il benessere del nostro cuore ed il funzionamento del sistema immunitario
7. PomodoriI pomodori sono ricchi di vitamina A, C, potassio, fibre e licopene, tutte sostanze che aiutano il nostro organismo a prevenire le malattie cardiovascolari
8. MeleI flavonoidi e la quercetina contenuti nelle mele contribuiscono a prevenire la formazione di placche nelle arterie. Inoltre questo frutto contiene la pectina, sostanza che aiuta ad abbassare i livelli del colesterolo nel sangue
9. MelogranoIl melograno, come vi abbiamo spiegato in vari articoli, è un frutto meraviglioso che svolge un ruolo essenziale nel ridurre la formazione di placche nelle arterie e ad abbassare i livelli della pressione del sangue.
10. BananeLe banane sono un’ottima fonte di potassio, che aiuta a a mantenere le normali funzioni del cuore e contribuisce a bilanciare la presenza di sodio e di acqua nel nostro corpo.

GOJI e ACAI, bacche di salute e lunga vita




Le bacche rosse di Goji crescono spontaneamente nelle valli Himalayane, sugli altopiani della Mongolia, del Tibet e in alcune province nel nord della Cina.
Vengono coltivate da migliaia di anni in Oriente e oggi sono presenti anche nel mercato occidentale, essiccate o in concentrato miscelato con altri prodotti quali succhi di frutta, tè, merendine, barrette, marmellate. Il loro sapore è paragonabile a quello del mirtillo, uva passa, lampone e fragola .
Le bacche di Goji vengono chiamate “Red Diamonds” ovvero diamanti rossi e sono da sempre considerate, nella medicina tradizionale cinese, un rimedio potentissimo contro l’invecchiamento, capace di rallentare il processo di ossidazione cellulare e contrastare efficacemente l’azione dei radicali liberi.
Al loro interno le bacche del Goji contengono una forte quantità di nutrienti e anti-ossidanti; 15 grammi di bacche al giorno coprono il fabbisogno giornaliero di vitamine A ( contengono più beta carotene delle carote), B, C (il Goji contiene 500 volte la quantità di Vitamina C contenuta nelle arance), 18 amminoacidi e ben 21 tracce di minerali, incluso il germanio, minerale raro negli alimenti, fondamentale per migliorare l’ossigenazione a livello cellulare e quindi grande preventivo delle patologie tumorali.
Questa pianta contiene anche fibre e polisaccaridi che attivano il sistema immunitario e che quindi permettono di contrastare malattie degenerative e tumorali. La componente polisaccarida infatti rende il sistema immunitario più efficiente nel distinguere le cellule sane da quelle malate che così vengono più specificatamente colpite.
Sempre i polisaccaridi, in associazione con le fibre presenti nelle bacche, hanno dimostrato una buona attività probiotica, favorendo la crescita e lo sviluppo di flora batterica benefica a livello intestinale, che ha portato a un potenziamento della parete intestinale e una regolarizzazione della risposta immunitaria, chiamata in gioco nelle patologie allergiche.
Le bacche di Goji sono ricche anche di: acidi grassi essenziali, molecole dall’azione antinfiammatoria, importanti per la salute di cuore e circolazione, che favoriscono anche l’aumento della frazione “buona” del colesterolo e pigmenti dermoprotettivi e neurotonici, come betacarotene, luteina e zeaxantina che prevengono ad esempio la degenerazione maculare della retina.
Ricordiamo che l’azione modulante sul sistema immunitario unita all’azione antinfiammatoria rendono il Goji anche un rimedio utile per prevenire efficacemente il morbo di Alzheimer.
Le bacche di Goji hanno valore basso sulla scala IG dell’indice glicemico, minore anche rispetto ad alimenti quali mela, arancia, melone… Ecco svelato perchè le bacche di Goji danno un senso di sazietà: gli alimenti che hanno un elevato indice glicemico tendono a creare rapidamente un picco di glicemia che altrettanto rapidamente scende e come conseguenza si innesca nuovamente la sensazione di fame.
Un consiglio per evitare questi sbalzi glicemici, durante le fasce orarie tra un pasto e l’altro, è proprio quello di mangiare un pò di bacche di Goji, che tappano il “buco” allo stomaco.
Altre indicazioni secondarie, ma non meno importanti, di questo adattogeno sono: le nausee da gravidanza, le disfunzioni sessuali, in quanto potente tonico e l’infertilità per il suo contenuto in zinco, che sostiene la normale produzione di testisterone.
Il Goji può essere consumato direttamente o aggiunto a tè, minestre, insalate, dolci o altri piatti apprezzati anche dai bambini. In cucina viene sostituito all’uva passa. La dose giornaliera raccomandata e di 6-30 grammi di bacche secche.
Se in Oriente cresce la bacca rossa del Goji, in occidente, in Sud America, possiamo assaporare le bacche viola dell’Acai. I due “super frutti” hanno proprietà medicinali molto simili che interessano molte patologie da quelle immunitarie a quelle metaboliche.
Le bacche di Acai sono il frutto di una palma arborea, Euterpe oleracea, della Famiglia delle Arecaceae, originaria delle foreste settentrionali del Brasile. Il frutto è una drupa globosa dal colorito purpureo, simile ad un grande acino di uva nera, ma con meno polpa ed un solo seme.
Le bacche di Acai sono un ottimo antiossidante per l’alto contenuto in antocianine, antiossidanti tipici della frutta con tonalità rosso scure, blu e nere, con effetto protettivo sul micro e marco circolo. Le antocianidine, i relativi glicosidi e gli altri polifenoli, si concentrano nella buccia, raggiungendo concentrazioni superiori a quelle dei frutti di bosco.
Le bacche di Acai contengono anche percentuali di calcio, ferro e vitamine A e C, oltre che una buona componente di fibre e fitosteroli. Come nelle bacche di Goji, nell’Acai troviamo discrete percentuali di acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi.
L’Acai è indicata per contrastare l’invecchiamento, prevenire malattie degenerative, modulare il sistema immunitario, quindi anche nelle patologie autoimmuni. Protegge dal colesterolo in eccesso e si può ben inserire nei programmi dimagranti perché risulta favorevolmente implicata nel metabolismo di lipidi e carboidrati e certamente contrasta i rischi dovuti alla sindrome metabolica.
RICETTE con GOJI e ACAI di DANIELA GARONZI
Barrette dolci con bacche di Goji o Acai:
  • una tazza di fiocchi di avena
  • una tazza di nocciole e semi di girasole

  • mezza tazza di datteri oppure albicocche secche                                                                                                     
  • una tazza scarsa di bacche di goji
o acai
  • tre cucchiai di malto di riso
  • 1 cucchiaio raso di semi di sesamo per decorare
Tostare le nocciole e poi separatamente i semi di girasole in un pentolino a fuoco basso mescolando spesso per evitare che si brucino. Tritarli con il frullatore  insieme ai fiocchi fino a raggiungere la consistenza desiderata.
Mettere in un pentolino insieme alle bacche di goji o acai, i datteri  tagliati a pezzettini e il malto  e cuocere  a fuoco basso. Il miele serve esclusivamente per unire insieme gli ingredienti quindi ne basta pochissimo .
Dopo pochi minuti spegnere. Ricordare di ungersi le mani con dell’olio per evitare di appiccicarsi con l’impasto e stendere su un vassoio oliato o un piatto. Decorare con i semi di sesamo, quindi riporre il composto in frigo. Dopo qualche oretta tagliare a quadretti o rettangoli creando delle barrette. Conservare  in un recipiente chiuso.
Riso Basmati al Profumo di Goji
  • 200gr di Riso Basmati o Riso misto selvaggio
  • 3 zucchine  
  • 1 mazzetto di erbette o spinacini freschi
 300 gr. di tofu alle erbe o aromatico
 origano
rosmarino

  • 1 spicchio d’aglio 
  • manciata di bacche di goji

  • salsa di soia

  • olio di oliva

  • sale qb
  • pepe qb
Cuocere  il riso con poca acqua e un pizzico di sale.
Ungere una padella con un po’ di olio e cuocere le zucchine tagliate a piccoli pezzi, un pizzico di sale e le spezie. Coprire con un coperchio e portare a cottura. Cuocere quindi le erbette tagliate a piccoli pezzi con un altro po’ di olio, far rosolare,aggiungere un dito di acqua, le bacche di goji, un pizzico di sale e pepe e ultimare la cottura . Quando sono cotte mettere da parte insieme alle zucchine. Poi passare in padella anche il tofu a pezzettini, soffriggendo per poco con uno spicchio d’aglio. Unire le verdure con il tofu ed impiattare creando la base. Aggiungere quindi il riso e decorare con bacche di goji.
Insalata superfrutto
  • 2 grandi foglie di lattuga iceberg o lattuga       
  • 1/2 cespo di radicchio
  • 1 barbabietola rossa
  • 1 o 2 cucchiai di semi di zucca o girasole
  • 1 manciata di bacche di goji o acai
  • mezzo cipollotto fresco tagliato sottile
  • qualche scaglia di parmigiano
  • sale e aceto balsamico a piacere
  • olio extravergine d’oliva q.b.
Lavare le verdure, asciugarle, quindi tagliare le insalate a listarelle sottili e grattugiare la carota e la barbabietola rossa.
Aggiungete il cipollotto e tutti gli ingredienti preparati in un’ampia ciotola, mescolare bene e decorare con i semi di zucca, il parmigiano a scaglie e le bacche di goji o acai. Preparare una vinaigrette facendo sciogliere in una scodella il sale nell’aceto balsamico, aggiungere quindi un filo d’olio, emulsionando gli ingredienti. Versare poi il condimento sull’insalata, mescolare e servire.

venerdì 12 febbraio 2016

Dolore al piede: i consigli dell’esperto




Il dolore al piede è un disturbo molto diffuso che può colpire con diversa intensità e può dipendere da numerose cause scatenanti. In base ai sintomi è possibile definire una strategia d’azione per individuare le cure e i rimedi più adatti. Ma è importante innanzitutto rivolgersi a un esperto per ottenere una diagnosi corretta. A questo proposito, abbiamo intervistato il Prof. Paolo Maraton Mossa,Specialista in Chirurgia del Piede, per avere preziosi consigli su come procedere quando si manifesta il dolore. 
  Quali sono le cause più comuni che provocano dolore al piede?
“Il piede è un apparato riccamente vascolarizzato e riccamente innervato, pertanto molto più esposto al dolore rispetto ad altre formazioni scheletriche. Inoltre la sua complessa struttura di 26 ossa crea un sistema mobile di numerosissime articolazioni che possono andare in crisi sia per malattia che per usura, così come i molteplici legamenti che tengono salda la struttura ed i tendini che si inseriscono per conferire il movimento. A tutto ciò si aggiunge il carico meccanico del nostro peso e l’inevitabile movimento durante la marcia. Aggiungiamo poi che il piede nato per essere utilizzato scalzo viene poi rinchiuso in calzature più o meno razionali che ne alterano in parte i movimenti naturali rendendolo più esposto alle sindromi dolorose. Quindi il dolore al piede può dipendere damalformazione in stato evolutivo; stato infiammatorio degenerativo dei suoi componenti sia scheletrici che delle parti molli; usura delle formazioni articolari; difetti di postura; utilizzo di calzature incongrue nel ruolo sbagliato.”
Quali sono i rimedi per i principali disturbi del piede?“Domanda molto difficile in quanto la risposta implica la “diagnosi certa”. In assenza di diagnosi possiamo parlare solo di tentativi sintomatici banali che spaziano dall’assunzione di farmaci all’utilizzo di plantari, alla terapia fisica, alla fisioterapia. Non mi è mai piaciuto affrontare il problema in questo modo. Lo sforzo e le capacità professionali devono essere mirate a comprendere la causa precisa del dolore.
  Il che cosa fare ne sarà poi la logica conseguenza. Generalizzando possiamo dire che la chirurgia è al primo posto nella risoluzione delle malformazioni dolorose, nelle anomalie post-traumatiche ed in molte degenerazioni irreversibili legate all’invecchiamento, all’usura o a mumerose malattie sistemiche. Chiaramente l’atto chirurgico deve essere mirato, preciso e suffragato da ampia ed approfondita diagnosi.”
In quali casi si consiglia l’intervento chirurgico?“Nel momento in cui accertiamo un errato funzionamento del complesso apparato del piede e comprendiamo che il danno è irreversibile, o perché legato a malformazione congenita o a lesione sia traumatica, sia neurologica sia metabolica od altro, possiamo accettare lo stato di fatto e prendere dei provvedimenti dall’esterno, quando possibile, cercando di utilizzare calzature, plantari, protesi ortopediche per tentare di contrastare il danno. Questo avviene in quei casi nei quali il paziente rifiuti l’atto chirurgico o l’ortopedico non se la senta di affrontare chirurgicamente la problematica. L’altra alternativa è sempre chirurgica, chiaramente dopo avere compreso esattamente i meccanismi biomeccanici che inducono l’instabilità o il dolore irreversibile. All’errore di comprensione segue sempre un errore chirurgico che nel piede può essere catastrofico tenendo presente che il piede dovrà accompagnarci in modo stabile ed indolore per tutta la vita ad ogni passo.” 


Frutta e verdura, i cibi simili agli organi a cui fanno bene




Sapevi che esistono dei cibi naturali simili agli organi del corpo che curano? E’ quello che afferma la Signatura Rerorum, la cosiddetta “firma delle cose”, una disciplina creata dal medico rinascimentale Paracelso che mette in relazione la forma della frutta e della verdura con gli organi del corpo umano che ogni alimento è in grado di curare, grazie alle sue proprietà. Per lungo tempo questa teoria è stata considerata come abbastanza fantasiosa, ma attualmente anche la scienza conferma alcuni aspetti di questa disciplina. E’ possibile, ad esempio, riscontrare delle somiglianze tra le noci e il cervello. E proprio le noci apportano numerosi benefici al nostro cervello. Questa relazione coinvolgerebbe moltissimi cibi naturali. 
        1- La forma dell’avocado, un frutto dalle tante proprietà benefiche, con il nocciolo all’interno, ricorda la condizione di una donna in gravidanza. Questo frutto è ottimo per perdere il peso aumentato durante la gravidanza e risulta ottimo per prevenire il cancro ovarico e della cervice. Inoltre favorisce il riequilibrio ormonale. Dal fiore al frutto maturo, per far crescere un avocado servono esattamente nove mesi.
           2-  Il sedano, con tutte le sue ramificazioni, ricorda molto le ossa. E proprio all’apparato scheletrico questo vegetale apporta molti benefici. Si rivela un perfetto alleato delle ossa, grazie alla grande quantità di sali minerali che contiene. Le ossa del corpo umano sono composte da sodio al 23% e il sedano contiene proprio il 23% di questo minerale.
           3-Le noci hanno una forma che somiglia molto al cervello umano, con due emisferi e tanti collegamenti tra le varie aree. Questi frutti sono molto importanti per il nostro cervello, perché consentono di recuperare le energie se ci sentiamo affaticati e stressati. Tutto questo grazie alla presenza di nutrienti molto importanti, come il fosforo e il magnesio.
           4-Anche l’uva è collegata, secondo questa antica disciplina, ad un organo del corpo umano. Si tratta dei polmoni: la forma a grappolo ricorda molto gli alveoli polmonari. Questo frutto, inoltre, garantisce numerosi benefici proprio ai polmoni, grazie alle proprietà protettive nei confronti dei tumori.
           5- Le fettine dei funghi ricordano molto le orecchie. Un altro collegamento molto interessante, perché proprio i funghi svolgono un’azione benefica nei confronti delle orecchie. Secondo alcune ricerche recenti, infatti, l’ergosterolo che contengono, precursore della vitamina D, è fondamentale per migliorare l’udito, grazie alla capacità di agire a beneficio delle piccole ossa che trasmettono le vibrazioni dal timpano al nervo  
            6-La radice dello zenzero, ottimo per le sue proprietà benefiche, spesso ha una forma simile a quella dello stomaco. E questo alimento è perfetto contro alcuni disturbi gastrointestinali: aiuta la digestione e permette di tenere sotto controllo la nausea.
            7- Le patate avrebbero la capacità di bilanciare l’indice glicemico dei diabetici. Naturalmente da questi pazienti vanno assunte con moderazione e sotto stretto controllo medico. In effetti le patate hanno una forma che ricorda molto quella del pancreas.
              8-Le olive, che hanno una forma che ricorda quella delle ovaie, sostengono proprio la salute di questi organi e hanno effetti benefici sulle funzioni delle ghiandole linfatiche. L’olio d’oliva è un toccasana per il nostro corpo, grazie alla presenza di acidi grassi saturi, moninsaturi e polinsaturi, associati ai tocoferoli e ai polifenoli.
             9-Se affettiamo una carota di traverso vedremo dei tratti che somigliano molto agli occhi umani. Noteremo delle forme che ricordano la pupilla, l’iride e le linee a raggiera. Le carote contengono grandi quantità di betacarotene, una vitamina molto importante per una corretta funzionalità della nostra vista. Inoltre una carenza di luteina nel nostro organismo, carotenoide presente nelle carote, può causare un danneggiamento della parte della retina sensibile alla luce.
            10-fichi sono correlati al sistema riproduttivo maschile. I semini ricordano, infatti, gli spermatozoi. Secondo l’antica disciplina, i fichi sarebbero capaci di migliorare la qualità del seme maschile, aumentando e rinforzando gli spermatozoi. Sarebbero, quindi, capaci di contrastare la sterilità.
              11-Osservando bene i fagioli vedremo che ricordano la forma dei reni. Proprio i fagioli consentono di mantenere una corretta funzione renale e costituiscono degli alimenti ricchi di proteine capaci di fornire molta energia al nostro organismo.
              

 Fonte

mercoledì 10 febbraio 2016

Semi di lino benefici e controindicazioni



I Linum usitatissimum, o meglio semi di lino, sono un alimento salutare per il nostro organismo. Grazie alle proprietà benefiche di cui dispongono questi semi, il loro consumo sul mercato è assai notevole.
Chiaramente questo prodotto non deve essere inserito nel proprio regime alimentare in maniera sconsiderevole, altrimenti potrebbe anche risultare dannoso per la salute. Mentre in caso contrario, ossia assunto con moderazione, i semi di lino si riveleranno dei validi alleati del nostro corpo.
I semi di lino vengono utilizzati anche per ricavare l‘olio di lino, un altro prodotto che offre tanti benefici al nostro organismo. Non è un caso che entrambi spopolano sul mercato e sono oggi al centro di numerosi studi del settore.

Come procurarsi i semi di lino

I semi di lino sono molto comuni da trovare, basterà recarsi in un qualsiasi negozio biologico, nelle erboristerie, oppure online. Addirittura anche alcuni supermercati, dispongono di questo prodotto. Solitamente le versioni più comuni di semi di lino sono confezioni che raggiungano il peso di 250g o 500g. Un consiglio durante l’acquisto di questo alimento, prediligere sempre quello che riporta la dicitura bio. La coltivazione biologica non utilizza pesticidi e “zozzerie” simili.

Semi di lino conservazione

Riguardo la conservazione dei semi di lino ci sono alcune regole che dovrebbero essere seguite. Per esempio la prima regola consiste nel evitare che questo prodotto sia esposto alla luce, altrimenti tenderà a deteriorarsi in men che non si dica. La seconda regola è rivolta all’umidità dell’ambiente in cui sono collocati i semi di lino, Il luogo deve essere molto asciutto. Per finire evitare la cottura, altrimenti ne risentiranno le proprietà salutari di questo alimento.

Semi di lino benefici


I benefici ottenibili da l’assunzione di semi di lino sono diversi, scopriamo dunque quali sono, almeno sarà più chiaro capire perché questo prodotto di madre natura è così famoso e tanto richiesto:
  • Migliorano la digestione
  • Valido alleato contro l’osteoporosi
  • Tiene a bada il colesterolo cattivo
  • Mantengono più efficiente il sistema circolatorio, proteggendolo da diverse patologie
Tutto questo è merito degli Omega 3 sostanza dominante nei semi di lino.
Inoltre in questo tipo di seme sono presenti vitamine del gruppo B e diversi minerali quali magnesio, manganese, rame e fosforo. Per concludere i benefici questo prodotto combatte anche la stipsi e i casi di cistite.

Semi di lino controindicazioni

Gli effetti indesiderati riguardanti l’assunzione eccessiva di semi di lino non sono ancora ben difiniti. Secondo alcuni casi può verificarsi stitichezza, ma questo accade prevalentemente nei bambini. Per evitare che ciò accada basta ricordarsi di non esagerare con l’assunzione di semi di lino.