venerdì 30 giugno 2023

Salvia, nel suo nome il suo pregio

 

Le proprietà carminative, antispasmodiche, antisettiche e astringenti e della salvia sono indagate dalla scienza, che ricerca il legame tra i singoli composti attivi e l’indicazione terapeutica.




La salvia è una pianta aromatica conosciuta fin dall'antichità per le sue proprietà. L'uso tradizionale la raccomanda come rimedio perinfiammazioni della bocca, pancia gonfia, piccole ferite, eccessiva sudorazione, disturbi della menopausa. Ed è anche un'alleata per la bellezza di denti e capelli.

La salvia, il suo nome deriva da salvus

Sicuramente della salvia hai sentito parlare e, probabilmente, ne hai apprezzato l'odore aromatico in cucina in tanti piatti. La Salvia officinalis è una pianta perenne, molto diffusa nei nostri giardini e fa parte della tradizione mediterranea da... sempre. Veniva usata nelle antiche medicine egiziane, greche e romane con diversi scopi: per la fertilità, per ridurre il flusso mestruale e fermare l'emorragia delle ferite, per ridurre le vampate di calore in menopausa, per la pulizia di ulcere e piaghe, in caso di tosse e mal di gola, per potenziare la memoria. Di qui il suo nome, che deriva dal latino salvus, che significa appunto salvo.

Attraverso la cultura greca, il potere della salvia giunge fino in India, dove entra a fare parte dei rimedi utilizzati nelle medicine tradizionali ayurvediche.

Il suo uso medicinale è documentato in numerosi testi di farmacognosia, una branca della farmacologia che si occupa di prodotti di origine naturale, impiegati come medicamenti o nella preparazione di medicamenti 

Proprietà della salvia

La salvia è nota per molte proprietà: carminative, antispasmodiche, antisettiche, astringenti e antisudorifere, che riducono cioè la sudorazione eccessiva. Recentemente, l'attenzione è stata posta sul legame tra specifici composti bioattivi presenti nella salvia e particolari effetti sulla salute.

Oltre alla salvia fresca o essiccata per la preparazione di infusi e tisane o da utilizzare in cucina, in commercio si trovano diversi prodotti ricavati da questa pianta: olio essenziale, ottenuto dalla distillazione in corrente di vapore delle foglie di salvia, l'idrolato di salvia, acqua aromatica che trova impiego soprattutto in cosmesi. Per macerazione delle foglie in olio vegetale, è possibile ottenere anche l'oleolito di salvia.

La salvia contiene molti composti biologicamente attivi che possono essere suddivisi in monoterpeni, diterpeni, triterpeni e componenti fenolici.

Composizione bioattiva della salvia

componenti fenolici sono molto abbondanti nella salvia e possono essere divisi in due gruppi: acidi fenolici, tra cui acido caffeico, vanillico, ferulico e rosmarinico, e flavonoidi, tra cui luteolina, apigenina e quercetina. I monoterpeni più comuni includono: α e β-tujone, 1,8-cineolo e canfora.

La composizione bioattiva dei derivati della salvia dipende sia dalla tecnica di estrazione, che dalla parte della pianta utilizzata, che dal tipo di salvia, infatti, ne esistono molte specie diverse, ma anche dal luogo e dal momento della raccolta.

Per esempio, gli estratti di foglie di salvia hanno il più alto contenuto di polifenoli, mentre le parti del fiore contengono una percentuale più piccola di tujone rispetto alle foglie.

Salvia, antibatterica e antinfiammatoria

Gli studi sperimentali sulle foglie di salvia, anche se non numerosi, non contraddicono gli usi tradizionali di questa pianta.  

L'uso tradizionale e di lunga data in Europa, ha consentito di attribuire alla salvia l'indicazione per il sollievo di disturbi come bruciore di stomaco e gonfiore, per alleviare l'eccessiva sudorazione, per il trattamento sintomatico di infiammazioni nella bocca o nella gola e lievi infiammazioni della pelle.

Gli effetti antibatterici e antinfiammatori della Salvia officinalis L. e di alcuni dei suoi componenti sono stati confermati in molti studi, che supportano l'uso tradizionale in questo senso.

In particolare, l'olio essenziale di salvia è efficace contro diversi batteri, specie di funghi e contro le infiammazioni della bocca.

Olio essenziale di salvia officinale

L'olio essenziale di salvia officinale, dato il contenuto di tuione, va utilizzato con grande cautela, in particolare per uso interno: infatti, pur vantando numerose proprietà, può avere un effetto neurotossico e abortivo e pertanto non è adatto alle donne incinte, ai bambini e alle persone che soffrono di epilessia o ipertensione.

Le foglie e le sommità fiorite della salvia officinale contengono dal 4,5 al 6,3% circa di olio essenziale composto da tuione (dal 40 al 60%), canfora (dal 5 al 22%), cineolo (dal 5 al 14%), cariofillene (circa il 10%) e limonene (circa il 6%). L'utilizzo di quest'olio è consentito previa diluizione, deve comunque essere limitato nel tempo e l'uso interno è raccomandato solo sotto controllo medico. Bisogna inoltre tenere presente che, come molti oli essenziali, può presentare un rischio di allergie nei soggetti predisposti.

Come abbiamo visto, la salvia ha proprietà antivirali, antibatteriche e antimicotiche, che vengono sfruttate per curare, tra l'altro, l'herpes labiale e le infezioni da Candida albicans. L'olio di salvia svolge inoltre un'azione espettorante e mucolitica e viene utilizzato diluito per effettuare massaggi sulla parte superiore della schiena in caso di influenza e disturbi delle vie respiratorie, come sinusite e bronchite.

Idrolato di salvia

L'idrolato di salvia, o acqua di salvia, è il prodotto secondario che si ottiene dalla distillazione in corrente di vapore delle foglie di salvia. Viene utilizzato in cosmesi per combattere i problemi della pelle grassa, per restringere i pori dilatati e per eliminare le impurità della pelle. È un ingrediente che spesso viene inserito nella formulazione di deodoranti e creme deodoranti per mani e piedi grazie alla sua azione antibatterica e alla capacità di regolare la traspirazione. Negli shampoo e nelle lozioni per capelli, trova impiego per combattere la forfora, per detergere i capelli grassi e per rendere più luminosi i capelli scuri.

Oleolito di salvia

L'oleolito di salvia ha proprietà cicatrizzanti, normalizzanti e purificanti. Come anche l'idrolato, si usa nei prodotti per il cuoio capelluto, dove svolge un'azione stimolante e per la cura della pelle grassa, perché astringente e riequilibrante. È un ottimo ingrediente per preparazioni di deodoranti e detergenti.

Salvia e bellezza

Le foglie fresche o essiccate della salvia officinale vengono tradizionalmente utilizzate per la pulizia dei denti per merito delle loro proprietà sbiancanti e disinfettanti: molti dentifrici in commercio contengono estratti ricavati dalla salvia officinale.

Grazie anche all'azione sulla microcircolazione, la salvia si utilizza per produrre lozioni, shampoo e maschere contro la caduta dei capelli. Tradizionalmente, l'infuso di quest'erba è usato per favorire i riflessi scuri sui capelli.

Come abbiamo visto, le pelli grasse possono trarre beneficio dalla salvia. Se anche tu hai la pelle grassa, provala in questa facile ricetta per prepararti un bagno con effetto astringente e seboregolatore.

Ingredienti:

  • 4 litri d'acqua
  • 250 g di foglie di salvia essiccate

Porta a bollore l'acqua e aggiungi le foglie di salvia essiccate e tritate. Lascia in infusione per dieci minuti, dopodiché filtra e aggiungi l'infuso all'acqua della vasca. Ora lascia agire sulla tua pelle e goditi un momento di relax.

Avvertenze

L'olio essenziale di Salvia officinalis L. contiene componenti come tujone e canfora, che hanno effetti tossici ad alte dosi. Quindi è bene consultare un medico per evitare di correre il rischio di superare l'assunzione giornaliera massima raccomandata di tujone. L'uso delle foglie di salvia non è raccomandato durante la gravidanza e l'allattamentoné per i bambini e gli adolescenti. L'olio essenziale e gli estratti alcolici sono controindicati durante la gravidanza e l'allattamento.

 

Fonte

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