martedì 14 ottobre 2014

Piselli, i legumi più dolci che fanno bene alla circolazione

I piselli, un prodotto di stagione dai pregi sottovalutati. È un contorno prezioso per il contenuto di fibra, proteine e antiossidanti

Sarà merito del sapore dolce e delicato, ma non c’è dubbio che i piselli, reperibili freschi in questa stagione, siano legumi particolarmente graditi anche ai bambini. E poiché siamo portati a pensare che «buono» e «salutare» non vadano sempre d’accordo, può venire da chiedersi se i numerosi benefici attribuiti a fagioli, lenticchie e ceci possano estendersi anche ai piselli. In realtà, in letteratura non si trovano molte conferme, perché solo pochi studi hanno considerato in modo specifico anche questi legumi. 
Lo studio
Una delle ricerche più significative è stata condotta negli Stati Uniti e pubblicata da Archives of Internal Medicine. In questo studio si è stimata la frequenza di consumo di legumi, piselli compresi, in più di 9.600 adulti, seguiti in media per ben 19 anni. Si è così visto che coloro che consumavano legumi 4 o più volte alla settimana (porzione media 80 -100 grammi, peso cotto) aveva un rischio di malattia coronarica del 22% inferiore rispetto a chi ne consumava meno di una porzione alla settimana e che anche il rischio di malattia cardiovascolare risultava dell’ 11% inferiore. Nello studio, però, si parlava solo di legumi (piselli compresi) secchi ed è quindi legittimo domandarsi se si possono avere gli stessi «benefici» anche mangiando quelli freschi. «Non c’è motivo per non pensarlo - risponde Lydia Bazzano, professore di epidemiologia e medicina alla Scuola di sanità pubblica e Medicina tropicale della Tulane University di New Orleans, primo autore dello studio citato -. È anzi assai probabile che i legumi freschi - e questo vale anche per i piselli - possano offrire ulteriori vantaggi rispetto a quelli secchi, dal momento che alcuni importanti nutrienti (ad esempio la vitamina C) potrebbero essere perduti durante i lunghi tempi di conservazione. I piselli freschi sono un’ottima scelta rispetto a quelli in scatola, ai quali viene aggiunto sodio che, se in eccesso, può contribuire ad aumentare la pressione». 
Contro il colesterolo
Perché i legumi gioverebbero alla salute cardiovascolare? «I legumi - risponde Domenico Sommariva, vicepresidente della sezione lombarda della Società italiana per lo studio dell’arteriosclerosi - sono innanzitutto ricchi in fibre alimentari, che interferiscono con l’assorbimento del colesterolo, riducendone la concentrazione nel sangue. Anche le proteine vegetali hanno un effetto simile, inoltre aiuterebbero a control-lare la pressione arteriosa. E colesterolemia e pressione elevate sono un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. I legumi, inoltre, sono ricchi in antiossidanti, che attenuano i processi ossidativi coinvolti nello sviluppo dell’aterosclerosi». 


Nessun commento:

Posta un commento