lunedì 13 ottobre 2014

Nuova conferma: il reggiseno non fa venire il cancro, ma…

Scagionato l’indumento intimo, dal push up al ferretto. Meglio però evitare d’indossare per troppe ore i modelli più stretti o di tenerlo la notte perché limita la circolazione


Il dubbio è stato sollevato a più riprese e gli studi scientifici mirati sull’argomento non erano molti, fino ad ora. A spazzare via ogni controversia sul possibile legame fra i vari tipi di reggiseno e il tumore al seno arriva un’indagine statunitense pubblicata sulla rivista dell’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro, Cancer Epidemiology, Biomarkers Prevention. L’obiettivo dell’analisi era proprio valutare la relazione tra i differenti modelli di reggiseno o le diverse abitudini delle donne nell’indossarlo e il rischio di sviluppare un tumore mammario.
La ricerca che scagiona il reggiseno
A tale scopo i ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center hanno arruolato 454 donne con carcinoma duttale invasivo, 590 donne con carcinoma lobulare invasivo (due fra i sottotipi più comuni di cancro al seno) e 469 donne sane. Tutte le partecipanti erano in post-menopausa, fra i 55 e i 74 anni d’età, e hanno risposto a interviste in cui s’indagava sulla loro storia familiare e riproduttiva (per valutare il rischio d’ammalarsi) e sulle abitudini legate al reggiseno che erano solite indossare: con ferretto? di che taglia? per quante ore al giorno? a che età avevano iniziato a portarlo?. «Non abbiamo rilevato alcuna prova che il reggiseno, di qualsiasi tipo e indipendentemente da quanto lo si porta, possa aumentare il rischio di cancro al seno» afferma Lu Chen, coordinatore dello studio. Il reggiseno è dunque scagionato del tutto e definitivamente? «La metodologia di studio utilizzata non consente di ottenere risultati conclusivi, ma le indicazioni che ne derivano sono affidabili. Non esiste, al momento, alcuna evidenza di correlazione diretta fra l’insorgenza del tumore al seno e le abitudini legate all’utilizzo del reggiseno» ribadisce Giuseppe D’Aiuto, direttore dell’Unità di Senologia dell’Istituto Tumori Pascale di Napoli.
Evitare i modelli troppo stretti o di indossarlo di notte
Ci sono però delle precauzioni che restano valide: «Il reggiseno, se particolarmente stretto e indossato per molte ore durante il giorno, o addirittura la notte, può determinare una stasi della linfa con conseguente indolenzimento delle mammelle e dei cavi ascellari. E questo dato è ancora più significativo se rapportato all’utilizzo del ferretto - dice D’Aiuto -. In altre parole, il reggiseno non provoca il tumore, ma deve essere utilizzato con criterio». In pratica, il seno è ricco di vasi linfatici che, tra le tante funzioni, si occupano anche dell’eliminazione delle tossine. Se il reggiseno comprime, il flusso all’interno di questi canali si blocca non permettendo la normale eliminazione delle sostanze nocive. Che indossare un capo, sia biancheria o vestiario, troppo stretto non giovi alla circolazione e quindi all’organismo non è una novità ed è anche facile da intuire. Il suggerimento pratico è quindi quello di ricorrere alla saggezza delle nonne: esattamente come le scarpe con tacco dodici non andrebbero portate tutto il giorno sette giorni su sette, anche i push up striminziti andrebbero usati a piccole dosi.
Il tumore al seno si previene così
Per limitare il rischio d’ammalarsi di cancro al seno, però, ci sono delle buone abitudini facili da adottare: «Molteplici studi - prosegue l’esperto - hanno confermato che una dieta ipocalorica a basso consumo di carboidrati e derivati animali sia associata a una diminuzione significativa del rischio di sviluppare un tumore al seno nel corso della vita. Così come l’attività fisica regolare previene l’insorgenza di questa neoplasia. Inoltre, bisogna ricordare che i principali fattori di rischio, oltre alla familiarità, ci sono il consumo di alcol, l’obesità, la sindrome metabolica e l’insulino-resistenza. In tutti questi casi, risulta particolarmente importante sottoporsi a controlli senologici regolari e adottare uno stile di vita salutare, riducendo l’apporto calorico, contenendo il peso e facendo movimento regolarmente».

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