mercoledì 22 giugno 2016

8 alimenti per fortificare le ossa



Eccone alcuni da inserire nella nostra dieta.

Broccoli:
Con il loro contenuto di calcio e vitamina K son importanti per la salute delle ossa e per prevenirne malattie come l'osteoporosi.
Spinaci:
Contribuiscono allo sviluppo sano delle ossa (contenenti vitamina K) e sono anche ricchi di fibre, ferro e vitamina A.

Senape:
Contiene molto calcio e vitamina A, C, K ed E
Semi di sesamo: 
Sono una fonte naturale e ricca di calcio e magnesio. Riducono il rischio di osteoporosi.
Mandorle: 
Contengono molto fosforo, grandi alleati per proteggere e rafforzare le ossa e i denti.
Cavolo: 
è molto ricco di calcio, ideale per persone che rifiutano latte, perché è un buon sostituto. Contiene anche la vitamina K, aiuta nella prevenzione dell'osteoporosi.  Ha anche una funzione speciale, impedisce l'accumulo di calcio e quindi l'arteriosclerosi e attacchi di cuore
Cavolo cinese:
Anche in questo caso appare un grande alleato delle ossa, cioè della vitamina K, ed aiuta anche a prevenire la formazione di coaguli di sangue e a proteggersi da alcuni tipi di cancro.
Semi di lino:
Contengono calcio e magnesio. Agiscono favorevolmente sulla salute delle nostre ossa ed hanno anche proprietà anti-cancro, sono utili anche nelle malattie respiratorie come raffreddori, bronchiti. Hanno proprietà anti-infiammatorie e un lieve effetto lassativo e stimolante per l'intestino.

Non dimentichiamo che per rafforzare le ossa, naturalmente, occorre prendere il sole (sempre con cautela) così da assorbire vitamina D.

Perché compaiono macchie rosse sulla pelle e come eliminarle ?




Alcune persone trovano attraente un neo sulla pelle. Ma la maggior parte delle volte sono cambiamenti che e' meglio controllare.
Queste macchie rosse sono chiamate Angioma, di solito compaiono in persone di età media o che hanno la pelle molto bianca.
Non sono pericolose, ma se appaiono in quantità o troppo velocemente dovresti andare dal medico, perché questo significa che il corpo sta subendo un'alterazione, quindi dobbiamo essere vigili.
La comparsa è associata a disturbi del  fegato, a causa della scarsa o sbagliata alimentazione che porta all'accumulo di tossine.
Si tratta di una crescita anormale di piccoli vasi sanguigni,
di solito da 1 a 4 millimetri.


Queste macchie rosse compaiono sui talloni, schiena, petto, ascelle, braccia, gambe, ecc
Le macchie rosse sulle mani, viso e altre parti del corpo sono comunemente causate da eccessiva esposizione al sole, dobbiamo stare attenti a proteggerci, soprattutto durante le ore più calde.
Fate attenzione se sono grandi, irregolari, osservate la loro consistenza ed i  bordi, se più grande di 6 millimetri, si dovrebbe andare dal dermatologo.
Quasi sempre tendono ad essere ereditari. Nelle donne possono apparire a causa di disturbi ormonali. Appaiono anche a causa dell'età.

Appaiono rapidamente nel petto. Se sono asimmetrici. Se diventano più scuri.
Trattamento e prevenzione:

Bere 2 litri di acqua al giorno.
Pulire l'intestino e rafforzare il fegato.
Mangiare verdure fresche.
Bere succo di sedano, carota e carciofo.
Mangiare avocado e olio d'oliva.
Prendere la spirulina che assorbe le tossine che sono nell'intestino.
Bere 2 volte al giorno  succo di ananas, melograno, mirtillo, etc.
Bere la mattina un bicchiere di succo di limone.
Evitare i prodotti lattiero-caseari, sostituirli con latte vegetale.
Prendere tisana di dente di leone (tarassaco)1 volta al giorno, questo purifica il corpo.
Protezione solare.
Mantenere la pelle idratata.
Assunzione di vitamina C in abbondanza.

Rimedi naturali più noti:

L'applicazione di una compressa di vitamina C sulla macchia rossa.
Applicare una medicazione con succo di cipolla ogni giorno fino a scomparire.
E 'sempre consigliabile seguire una dieta sana ed equilibrata così da evitare che le tossine si accumulino nel corpo.

lunedì 20 giugno 2016

7 fattori che causano l'ipertensione: impara a prevenirla in tempo



La pressione alta è un grave problema di salute che colpisce molte persone in tutto il mondo e può innescare vari disturbi, dall' insufficienza cardiaca a un attacco di cuore o ictus. In questo articolo spiegheremo tecnicamente le fasi che portano a soffrire di ipertensione e che cosa possiamo fare per evitarlo.
In termini generali l'ipertensione deriva da uno stile di vita inadeguato composto da una serie di non sane abitudini quotidiane: bere eccessivo, fumo, cibi salati saturi, attività con alti livelli di stress, mancanza di esercizio fisico, etc.

Oggi le persone preferiscono vivere una vita pigra e confortevole, ma ignorano che nel lungo termine questo può causare un enorme danno alla salute. Eccesso di cibo e passare ore seduti genera spesso problemi di obesità: una delle principali cause dell' ipertensione.
Generalmente, le persone che soffrono di ipertensione  ricevono diversi avvisi da parte del loro corpo prima che accada qualcosa di spiacevole, bisogna ascoltare questi "avvisi" e cambiare le proprie abitudini.
Ci sono tre fasi
- Pre-ipertensione
- Fase 1
- Fase 2. fase critica

Fare esercizio: non si tratta di lottare per diventare un atleta professionista da un giorno all'altro. Questo è il più comune errore che molte persone commettono con conseguenti gravi problemi di salute. E 'conveniente, tuttavia, fare esercizi fisici brevi e moderati , intensificandoli se il corpo sta reagendo in modo  favorevole. Svolgere qualche tipo di attività fisico può portare alla perdita di peso e questo aiuterà anche a regolare la pressione arteriosa alta.
Dieta e alimentazione:Un altro fattore che influisce notevolmente sull'ipertensione è la dieta. Evitare il cibo spazzatura, i cibi ricchi di grassi, ad alto contenuto di calorie e contenenti consistenti quantità di sale o zucchero, tutti questi aumentano il grasso corporeo. Il grasso in eccesso è una delle cause dell'ipertensione.
Invece di questi alimenti preferite  frutta e verdura.
Dipendenze: fumare o bere troppo alcol può portare a problemi di stress gravi. Fatevi consigliare da uno specialista.
Ridurre lo stress: la società di oggi ci espone a molte situazioni di conflitto, a ciò si aggiungono le preoccupazioni, gli obblighi, i timori e le paure, ecc che possono portare ad aumentare lo stress. Lo stress può danneggiare la vostra salute se non viene controllato. Può portare a infarto o ictus, anche causare la morte.
In breve, se si vuole curare l'ipertensione, prima che sia troppo tardi, si dovrebbe provare quanto segue:
1- un'alimentazione sana
2- esercizio regolare
3- alcool limitatamente
4- diminuire l'assunzione di sale e zucchero
5- perdere peso
6- smettere di fumare
7- gestire lo stress

ECCO PERCHÉ GLI ANTIBIOTICI NON FUNZIONANO PIÙ BENE E COME PREVENIRE LE MALATTIE




Ogni anno in Italia muoiono 7 mila persone perché gli antibiotici non riescono a sconfiggere le malattie, in Europa i morti sono 25 mila.


Il dato è di quelli allarmanti, ma è passato piuttosto inosservato. I batteri sono sempre più resistenti agli antibiotici e questi non riescono più, in alcuni casi, a sconfiggere malattie che fino a qualche anno fa, debellavano senza problemi. Una complicazione che ogni anno costa la vita a 25 mila persone in Europa, delle quali 7 mila nella sola Italia. I motivi sono da ricercare nell'uso non corretto degli antibiotici e nel fatto che ne abusiamo. Ma il problema riguarda anche le nostre tavole, dove ci finiscono alimenti contaminati.

Il problema dell'antibioticoresistenza

Secondo la Simit, "Società di Malattie Infettive e Tropicali", negli ospedali ogni anno avvengono tra i 5.000 ed i 7.000 decessi dovuti non alla patologia oggetto del ricovero, ma all'infezione contratta durante il ricovero ospedaliero di batteri che non rispondono agli antibiotici. Tra questi stafilococco aureo, pseudomonas, Klebsiella pneumoniae, enterobatteri. Microorganismi che talvolta contaminano persino le macchine per la respirazione artificiali, i cateteri e altri presidi ospedalieri. Talvolta vengono veicolati anche dalle mani sporche degli operatori sanitari, che secondo una recente denuncia dell'Oms, spesso non si lavano le mani correttamente.

Sotto accusa anche gli alimenti

Secondo un rapporto del Ministero della Salute, la trasmissione di batteri resistenti agli antibiotici potrebbe derivare dalla loro presenza nelle carni, ed in particolare nel pollame che maneggiamo prima della cottura. Analisi effettuati su campioni di pollame, passati al setaccio da un team di veterinari per conto del Ministero, hanno dimostrato come i batteri contenuti nelle carni si mostrino "resistenti" agli antibiotici che normalmente dovrebbero eliminarli in oltre l'80% dei casi. Nel caso del batterio "Campylobacter jejuni", questo ha dimostrato antibioticoresistenza nel 90% dei casi rispetto all'antibiotico più comunemente utilizzato per contrastarlo. In alcuni casi, i batteri hanno mostrato anche "resistenza multipla" a più classi di antibiotici.

Abitudini alimentari rischiose

Consapevoli che il pollame che acquistiamo contiene in molti casi batteri resistenti anche agli antibiotici, è necessario maneggiarli stando attenti ad una serie di precauzioni, curando al massimo l'igiene delle mani, dei taglieri e dei coltelli che entrano in contatto con le parti di pollo crudo. Anche la conservazione in frigorifero è da evitare, in quanto eventuali batteri potrebbero entrare in contatto con altri cibi.


giovedì 16 giugno 2016

FRAGOLA





La fragola sembra sia nata in Francia ed ha origini molto antiche: la prima varietà coltivata risale agli inizi del Settecento.
Questo frutto, caratterizzato da un intenso profumo e un sapore dolce ha importanti proprietà.
E’ particolarmente indicata per combattere il colesterolo: a tale proposito, l’Università di Davis in California sta cercando volontari per testare gli effetti benefici di una dieta regolare a base di questo frutto sulle malattie cardiovascolari, infiammatorie e sul colesterolo e trigliceridi. L’acido salicilico in esse contenuto, oltre a risultare efficace contro la gotta, aiuta a mantenere sotto controllo la pressione e la fluidità del sangue.
La fragola ha anche un alto contenuto di fosforo ed è utilizzata per le proprietà lassative, diuretiche e depurative. Le fragole sono anche buone fonti di acido ellagico, che è un efficace anticancro. Sono anche rinfrescanti, diuretiche, depurative e disintossicanti.
Sono ricche di enzimi capaci di attivare il metabolismo dei grassi aiutando il corpo a dimagrire con meno fatica, ricche di fibre che aumentano il senso di sazietà, regolarizzano l’intestino e fanno assorbire meno grassi e meno zuccheri.
Il contenuto di vitamina C delle fragole (cinque fragole contengono una quantità di vitamina C pari a quella di un’arancia) favorisce l’assorbimento del ferro, utile per la formazione dei globuli rossi e per i muscoli, e la produzione di collagene, una proteina che previene le rughe e rafforza i capillari riducendo ritenzione idrica e cellulite.
Questa azione antiritenzione viene potenziata dal potassio, un minerale di cui le fragole sono ricche.
Grazie allo xilitolo contenuto, una sostanza dolce che previene la formazione della placca dentale e uccide i germi responsabili dell’alitosi sbiancano e proteggono i denti .
Contengono antiossidanti e mantengono giovani
Le fragole sono state inserite tra i super cibi che “mantengono giovani” nella speciale classifica ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) stilata dall’USDA (il dipartimento dell’agricoltura statunitense), per il contenuto record in sostanze antiossidanti benefiche per la salute.
Fanno bene al cervello: alcune ricerche hanno dimostrato che, grazie al loro contenuto di acido folico, le fragole sono utili per il mantenimento della memoria.

IL PORRO



Il porro è un ortaggio dal gusto molto simile alla cipolla. Specie appartenente alla famiglia delle Liliacee, il porro (Allium Porrum).

La sua origine è incerta, può darsi che provenga dai territori celtici, ma lo conoscevano ed usavano anche gli Egiziani, mentre in Europa fu importato dai Romani.
Plinio tesseva le lodi del porro affermando che “preso in una crema d’orzo, oppure mangiato crudo senza pane, un giorno si e uno no, giova anche alla voce ed al sonno”.
Lo storico latino raccontava aneddoti sull’imperatore Nerone che, ogni mese, in determinati giorni, mangiava solo porri conditi con olio di oliva per conservare una bella voce.
Di questa pianta si consuma il bulbo, formato dalla parte basale delle foglie.
Si impiega crudo o cotto in svariate preparazioni.
In molti casi può sostituire la cipolla, e viene impiegato per preparare minestre, brodi, zuppe, risotti, frittate, tortini e pasta.
Il porro è ricco di acqua (più del 90%), assolutamente ipocalorico, quindi indicato nelle diete dimagranti. Ricco di vitamina A, abbastanza di vitamina C e con discrete quantità di vitamine B, contiene minerali come il ferro, il magnesio (utile per il cuore), la silice (per l’elasticità delle ossa e della pelle), il potassio, il calcio (per rinforzare le ossa) e l’acido fosforico (utile per il sistema nervoso).
Il porro possiede proprietà toniche, diuretiche, lassative, antisettiche e viene usato per curare dispepsie, anemie, artrite, gotta, infezioni urinarie, emorroidi, piaghe, e inoltre se ne raccomanda l’uso per stipsi.
Inoltre abbassa il colesterolo, rafforza il sistema immunitario aiutando la prevenzione del cancro.
Ma la caratteristica principale dei porri, usati crudi, è quella di mantenere la pulizia dell’intestino, dato che la parte bianca contiene fibre assai delicate (facilmente consumate da tutti), mentre le fibre della parte verde sono più dure e costituiscono un’ottima zavorra per il transito intestinale.
Non va assolutamente sottovalutato l’aspetto afrodisiaco del porro. Questa proprietà era riconosciuta fin dai tempi antichi. Marziale, un poeta dell’antica Roma ne esaltava le numerose virtù e affermava: “Se l’invidiosa età allenta il nodo nuziale, il tuo cibo sian porri e la tua festa lo scalogno”.
I massimi esperti di fitoterapia hanno un’alta considerazione nei confronti del porro, gli riconoscono quelle proprietà sopra elencate e inoltre ne raccomandano l’impiego per migliorare o mantenere la freschezza della pelle del viso.
Il consiglio è di mangiarlo crudo, spezzettandolo nelle insalate, perché in tal modo mantiene intatte tutte le sue capacità nutrizionali. Il porro è una verdura di stagione, quindi questo è il momento per gustarlo anche con deliziose creme, risotti o pasta.
Buon appetito.

giovedì 9 giugno 2016

Ftalati nei Contenitori dei Fast Food. È Allarme Salute




fast food tornano nell’occhio del ciclone e per una volta non per il cibo spazzatura che servono, anche se sappiamo tutti che quel tipo di alimenti non fa bene alla salute. Questa volta ad attirare l’attenzione sono i contenitori in cui il cibo viene servito perché conterrebbero ftalati, delle sostanze chimiche che sono aggiunte alla plastica per renderla più flessibile e malleabile e che, stando ad alcune ricerche, possono avere degli effetti dannosi sulla salute. A lanciare l’allarme è stato uno studio condotto dalla George Washington University su 9 mila persone: da questa ricerca è emerso che in chi ha consumato cibo dai fast food i livelli di ftalati sono risultati del 40% più alti. Infatti, quando gli ftalati entrano in contatto con alimenti grassi e oleosi, come sono quelli dei fast food, li contaminano.
Ma che cosa causano gli ftalati? Uno studio dell’anno scorso ha collegato l’uso di questi agenti chimici nei cosmetici a un innalzamento della pressione sanguigna negli adolescenti e a tossicità epatica, testicolare e riproduttiva.
Data la loro tossicità, l’Unione Europea ha imposto dei limiti per quanto riguarda la loro presenza: per esempio in Italia, per tutelare i bambini, gli ftalati non possono essere presenti nei giochi oppure nei prodotti dedicati all’infanzia in dosi superiori allo 0,1%, per paura che i piccoli li possano ingerire. Per quanto riguarda la loro presenza negli oggetti che devono entrare in contatto con gli alimenti, anche qui sono presenti dei limiti.

L’Ammorbidente fa Male alla Salute: ecco Perché non Usarlo





Quando facciamo il bucato utilizziamo spesso l’ammorbidente per rendere la biancheria non solo più morbida, ma anche profumata. Ma in realtà l’ammorbidente è uno dei prodotti più tossici che utilizziamo in casa: in primo luogo è dannoso per l’ambiente, in quanto è realizzato con sostanze chimiche non biodegradabili; in secondo luogo, nuoce, col tempo, al nostro organismo. Infatti il corpo resta a contatto tutti i giorni con gli abiti, ma anche con le lenzuola, e assorbe le sostanze tossiche, che con il tempo possono causare irritazioni, asma, dermatiti, allergie e, nei casi più estremi, tumori e danni cerebrali. Anche l’inalazione continua delle sostanze può dare problemi.
Chiaramente, si tratta di conseguenze che insorgono con un uso perpetuato nel tempo e non occasionale, come ha ribadito Peter Ohnsorge, presidente dell’Accademia Europea di Medicina Ambientale, ma in ogni caso non vanno sottovalutate. L’ammorbidente crea una patina sui vestiti e tramite essa trasferisce al nostro corpo le sostanze chimiche che lo compongono, come i coloranti artificiali e i derivati del petrolio. Inoltre tale patina rende più difficile la rimozione dello sporco.
È quindi il caso di rinunciare all’ammorbidente e di optare per delle alternative naturali ed economiche, come il bicarbonato o l’aceto, capaci entrambi di eliminare i cattivi odori. Del primo ne va aggiunto al detersivo mezzo bicchiere diluito in acqua, mentre il secondo, sempre mezzo bicchiere, va messo nella vaschetta dell’ammorbidente.

mercoledì 8 giugno 2016

Frutta e Verdura di Stagione: la Guida di Giugno



Giugno è arrivato e con lui la bella stagione: dal 21 inizia ufficialmente l’estate e con lei la frutta e laverdura si fanno più colorate, succose  e saporite. Il caldo ci fa desiderare cibi più leggeri e freschi e per questo frutta e verdura andrebbero consumate in abbondanza.
Vediamo la guida di giugno:

La frutta di giugno

Tra i frutti di giugno ci sono innanzitutto le ciliegie, ricche di vitamina A e C. Ci sono poi le pesche in tutte le loro varietà: a polpa bianca, a polpa gialla, con pelo o senza; hanno proprietà diuretiche, lassative e depurative. Iniziano a comparire anche le albicocche, ricche di vitamina B, C, PP, di carotenoidi e soprattutto di vitamina A. C’è poi il melone, che ha buone proprietà diuretiche. Si possono poi trovare:fragolenespole, i primi frutti rossi e i kiwi.

La verdura di giugno

Le regine di questa stagione sono le zucchine con i loro fiori: ricche di folato, di potassio e di vitamine A e C, hanno poche calorie e contengono i carotenoidi, che hanno una forte azione antitumorale. Ci sono anche le melanzane che sono un ottimo antiossidante. Ovviamente poi non possono mancare i pomodori, gli asparagi, la rucola, la lattuga, le carote, le patate novelle, il sedano e i piselli.

7 trucchi per Conservare Frutta e Verdura più a lungo




Frutta e verdura sono essenziali per il nostro organismo, tanto che bisognerebbe consumarne cinque porzioni tutti i giorni. Mele, pere, arance, patate, insalata, cavolo, zucca e così via sono alimenti molto importanti a cui non dovremmo rinunciare, ma hanno un limite: alcuni di loro perdono sapore in fretta e vanno a male. Una banana troppo matura non è buona, come non lo è un mazzetto di erbe appassite. Ma se si segue qualche semplice trucco e si ha un po’ si attenzione, conservare questi cibi più a lungo è possibile, così da poterle gustare in tutta la loro bontà. Ecco come:

Frigo o non frigo?

Quando si parla di frutta e verdura, viene sempre da chiedersi se vada conservata in frigo oppure no. Questo dipende dall’etilene, una sostanza gassosa che rende più rapido il processo di maturazione del frutto o della verdura stessa, ma anche di ciò che gli sta accanto. Per questo è bene conservare questi alimenti fuori dal frigo e separati dal resto. Quindi è bene lasciare all’aria aperta pomodori, albicocche, mandarini, kiwiarance, melone, pesche, ananas, pompelmi e susine.

Banane al fresco

Le banane in frigorifero maturano più lentamente: questo è dovuto al freddo, che limita la trasformazione degli amidi in zuccheri. La buccia si scurirà comunque, ma l’interno resterà fresco.

Patate al buio

Le patate si conservano meglio al buio, in un ambiente non troppo caldo, come può essere una cantina. Ma attenzione a non dimenticarvele, perché se poi vanno a male puzzano!

Limoni in un sacchetto in frigo

 I limoni durano circa un mese se sono conservati in una sacchetto nel frigorifero. Contrariamente, non durano più di una settimana.

Aglio e cipolla

Come le patate, anche l’aglio e la cipolla si conservano meglio al buio e al fresco; l’ideale è appenderli, per tenerli bene distanziati.

Un mazzo di asparagi

Gli asparagi vanno conservati in frigo, raccolti in mazzo: si incide la parte finale, quella più dura, e la si immerge in pochi centimetri di acqua, stando attenti però a non bagnare le punte.

Frutti di bosco in scatola

More, lamponi, mirtilli e così via sono molto delicati, per cui è bene toglierli dal loro imballaggio e metterli in una scatola di plastica abbastanza ampia, affinché i frutti di bosco non si ammacchino.