Hai dubbi su cosa stai mangiando? Ecco i 10 cibi più contraffatti. Con contraffazionealimentare si intende la sostituzione di una sostanza alimentare con un’altra di pregio nettamente minore. Proprio per questo, può accadere che sostanze sane vengano sostituite con sostanzepotenzialmente pericolose, mettendo così a rischio la salute dei consumatori. Al contrario, si parla di adulterazione alimentare quando ci si riferisce a quelle operazioni che prevedono la modificazione di componenti di un prodotto alimentare per ricavarne unicamente un maggiore rientro economico. Secondo i dati del Censis, la contraffazione alimentare in Italia e nel territorio europeo è un fenomeno in forte crescita: nel 2013 nelle dogane europee sono stati sequestrati più di 2,6 milioni di prodotti alimentari contraffatti, con un aumento stimato pari al 32% rispetto al 2007.
Tra i cibi più contraffatti troviamo:
1. Miele
Il miele è tra gli alimenti più semplici da contraffare e, talvolta, prodotti mediocri vengono venduti come fossero di elevata qualità. Inoltre, all’interno del miele contraffatto si possono trovare sostanze nocive per la salute quali sciroppo di saccarosio, sciroppo di glucosio, dolcificanti artificiali di vario tipo, zucchero di barbabietola e zucchero di canna parzialmente lavorato.
2. Olio di tartufo
Molti degli olii al tartufo contraffatti non contengono realmente tartufo, bensì sono aromatizzati tramite l’unione dell’olio d’oliva con un aroma a base di petrolio, solitamente il 2,4 – dithiapentane. E’ fondamentale, pertanto, leggere molto attentamente gli ingredienti evitando di acquistare olii le cui etichette riportano generiche indicazioni di “aromi” o “essenze”.
3. Succo d’arancia
Tra le misture più dannose per la salute presenti in commercio e vendute erroneamente come succod’arancia, c’è quella contenente zucchero di barbabietola, zucchero di grano, glutammato monosodico, acido ascorbico, solfato di potassio, e solo per ultime (ed in minima parte) polpa di arancia e parti di pompelmo.
4. Pesce
Particolare attenzione va prestata al livello di mercurio presente nel pesce in commercio. Inoltre, anche nel mercato ittico, si corre il rischio di acquistare prodotti contraffatti trovandosi così a consumare pesci diversi da quelli che si pensava di mangiare, con potenziali rischi per la salute.
5. Latte
Nel latte contraffatto sono presenti ingredienti nocivi per la salute quali melamina, formaldeide, urea, perossido d’idrogeno, detergente, soda caustica, amido, acqua non potabile, lardo di maiale e grasso di mucca.
6. Mirtilli
E’ impossibile contraffare i mirtilli , frutti alleati per le ossa, se li si acquista sotto forma di semplice frutta. Purtroppo, però, non si può dire altrettanto dei molti prodotti industriali al sapore di mirtillo. In alcune barrette, dolciumi, prodotti ai mirtilli contraffatti è presente, infatti, un mix di zucchero, sciroppo di sciroppo di glucosio, amido, olii idrogenati, aromi artificiali e ilcolorante artificiale blu n.2 e rosso n.4.
7. Zafferano
Lo zafferano è una delle spezie esotiche più costose: non stupisce, quindi, che sia anche tra le più contraffatte. Esso può essere modificato o miscelato con la calendula, la curcumina, la polvere di seta di mais, i petali di papavero, la cipolla disidratata, l’amido, il solfato di bario, il borato di sodio,la glicerina e il sandalo disidratato.
8. Olio di oliva
In caso di contraffazione, l’olio d’oliva viene diluito con altri olii di diversa origine, come l’olio di mais, l’olio di semi di girasole, olio di palma, olio vegetale, olio di noci, olio di nocciola, olio di arachidi, olio di semi di soia. In casi fortunatamente molto più rari, è stata rinvenuta anche la presenza di olio non alimentare.
9. Succo di melograno
Il succo di melograno è indicato come un prodotto sano e benefico per l’organismo, perché ricco di antiossidanti. Se contraffatto, però, all’interno della confezione si può trovare anche succo d’uva e di pera, zucchero e sciroppo di glucosio ad alto contenuto di fruttosio.
10. Caffè
Il rischio di contraffazione è presente anche nel caffè, a meno che non vengano acquistati chicchi ancora da macinare. Il pericolo è maggiore nel caso di caffè istantaneo, nel quale è possibile trovare tracce di semi di soia tostati, farina di patate, caramello, glucosio, maltodestrina, amido, polvere di cicoria, rametti, gusci di caffè, orzo tostato, grano tostato, farina di segale e fichi.
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