Puntare sulla tempestività della diagnosi è fondamentale per garantire maggiori probabilità che lecure si dimostrino efficaci. E da questo punto di vista il nuovo sistema diagnostico sembra davvero promettere bene. Infatti si potrebbe individuare la presenza di un tumore anche con due anni di anticipo rispetto all’utilizzo della Tac spirale. Poco tempo fa è stato ideato un test per la diagnosi mirata del tumore al polmone. Adesso la nuova scoperta tutta italiana intensifica le opportunità di intervenire in tempo.
Una differenza di tempi che è decisiva per salvare la vita di una persona. La ricerca è stata portata avanti per cinque anni dal gruppo guidato da Gabriella Sozzi e Ugo Pastorino. Gli studiosi hanno trovato 24 MicroRna. Si tratta di 24 molecole che determinano l’alterazione dei meccanismi biologici in grado di provocare la formazione dei tumori al polmone.
Le molecole in questione riescono a far capire se un soggetto rischia di andare incontro all’insorgenza di un tumore polmonare e quale potrebbe essere il suo grado di aggressività. Lo stesso vale per i tumori già sviluppati. Il tumore al polmone è possibile anche in chi non fuma e costituisce la prima causa di morte per gli uomini e la seconda per le donne nell’ambito dellemalattie oncologiche.
Si aspetta la sperimentazione sulle persone, coinvolgendo i fumatori a rischio, i quali saranno oggetto di monitoraggio per cinque anni.
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