martedì 19 maggio 2015

8 potenti analgesici naturali che non hanno effetti collaterali




L’assunzione di farmaci è diventata l’alternativa numero uno al momento di risolvere problemi di salute. Tuttavia, ciò non vuol dire che sia la soluzione più salutare né che possa essere del tutto efficace. Sebbene in molti casi i farmaci possano essere di grande aiuto per migliorare la salute, di certo assumerli in eccesso può portare a seri effetti collaterali a breve o lungo termine, provocando diversi problemi di salute.
L’abuso di farmaci è un problema che sta preoccupando gli specialisti in ambito medico di tutto il mondo, soprattutto perché ci sono sempre più studi che riscontrano effetti collaterali. Ad esempio, è dimostrato che l’assunzione frequente di analgesici come l’ibuprofene e il diclofenac può portare a conseguenze negative per l’organismo a tal punto da aumentare il rischio di soffrire un infarto.
Considerando che gli analgesici sono uno dei migliori metodi per alleviare diversi dolori e fastidi, a seguire vogliamo rivelarvi otto potenti analgesici naturali che sono altrettanto efficaci quanto quelli sintetici, ma senza pericolosi effetti collaterali.

Peperoni rossi

I peperoni rossi contengono una quantità significativa di un composto chiamato capsaicina, responsabile del loro effetto analgesico per l’organismo. Secondo David Kiefer, assistente del Centro di salute integrativa dell’Università dell’Arizona, questo effetto del peperone rosso si ottiene mediante la diminuzione di una sostanza incaricata di trasmettere il dolore della zona in questione al sistema nervoso. Spiega che questo processo può impiegare qualche giorno ad agire, ma che è molto efficace.

Zenzero

La radice di zenzero viene usata fin dall’antichità nel trattamento di problemi come l’artrite per via della capacità di ridurre l’infiammazione e il dolore delle articolazioni. Lo zenzero, sia in forma di infuso sia ad utilizzo topico, ha un potente effetto antinfiammatorio e analgesico capace di combattere diversi dolori.

Camomilla

La camomilla è una pianta molto conosciuta per i suoi effetti analgesici e calmanti che possono abbassare la febbre e ridurre il mal di testa, i dolori gastrici, il mal di denti, l’emicrania e l’artrite reumatoide. Sebbene ancora manchino prove scientifiche che ne dimostrino l’efficacia come analgesico, il suo impiego moderato può dare ottimi risultati.

Aglio

Oltre a essere uno degli antibiotici naturali più potenti che si possa trovare, l’aglio svolge una grande azione analgesica che potrebbe diminuire dolori forti come mal di testa, emicrania, sinusite, nevralgia e mal di denti. Questo beneficio è dovuto principalmente al suo contenuto di capsaicina, incaricata di neutralizzare il dolore.

Ciliegie

Un frutto così delizioso come la ciliegia ha anche una potente azione analgesica che potrebbe aiutare a trattare diverse malattie. Uno studio condotto dall’Università del Michigan ha constatato che le ciliegie sono fino a dieci volte più efficaci dei farmaci nella riduzione dell’infiammazione dei tessuti che causano il mal di testa. Questa proprietà deriva dal loro contenuto di antociani, potenti antiossidanti dagli effetti antinfiammatori e calmanti.

Ananas

Un altro analgesico naturale che di sicuro amerete mangiare è l’ananas. Questo frutto così delizioso e salutare contiene un enzima chiamato bromelina che allevia il dolore, l’infiammazione e i lividi che si formano nel corpo come conseguenza di una operazione chirurgica, di uno sforzo fisico eccessivo o di contusioni.

Radici di valeriana

La radice di valeriana è un’alternativa eccellente per chi vuole placare il dolore in modo naturale ed evitare l’utilizzo di analgesici sintetici. Questo rimedio biologico viene usato nel trattamento di crampi muscolari e spasmi. Viene inoltre consigliato per combattere l’insonnia e il dolore causato dalla sindrome premestruale. Ha un effetto così potente da essere uno dei principi attivi degli analgesici che si trovano in commercio.

Chiodi di garofano

Questa spezia così conosciuta e utilizzata in tutto il mondo è un eccellente analgesico naturale capace di alleviare forti mal di testa e mal di denti. Questo beneficio è dovuto al suo contenuto significativo di eugenolo, un composto attivo del chiodo di garofano, che possiede proprietà anestetiche e antibatteriche, il segreto per ridurre il dolore e i problemi che lo provocano.


Alluce valgo? Da oggi può dirgli addio con un rimedio naturale



Brutto da vedere e doloroso da morire. Stiamo, ovviamente, descrivendo l’alluce valgo che da oggi è possibile eliminare con un rimedio naturale. Ecco come.


Sono tantissimi, uomini e donne, a soffrire di questo fastidioso e doloroso inestetismo. L’alluce valgo, non p altro che una deformazione del primo dito del piede che si inclina leggermente verso le altre dita del piede, causando la sporgenza dl primo osso metatarsale. Esso è provocato da diverse patologie come: tonsillite, fotta, metabolismo lento, dieta povera di vitamine e proteine, infezioni e scarpe scomode o troppo strette.
L’alluce valgo causa diversi fastidi nella routine di chi ne soffre. Trovare scarpe che non provochino dolore è , infatti, una vera e propria impresa. Tra l’altro, rende il piede brutto da vedere perché in parte deformato. Molte persone, per questo,ricorrono alla chirurgia. Anche se sono in tanti ad avere paura del bisturi. Per evitare di entrare in sala operatoria vi segnaliamo un metodo naturale che potrà aiutarvi a convivere con  l’alluce valgo.
Esso consiste nell’assunzione orale di un cucchiaio di fogli e di alloro tritate in 300 ml di acqua (da assumere la sera).  Le foglie devono cuocere per in 5 minuti. Pronto l’infuso riponetelo in un thermos, lasciandolo tutta la notte a riposare. Il giorno seguente, bevete l’infuso a piccoli sorsi durante tutto l’arco della giornata. Berlo tutto in una volta non sortirebbe alcuno effetto. Poco alla volto, l’infuso viene assorbito meglio.
Ripeti la stessa procedura per tre giorni di fila, (assicurati di avere l’infuso fresco ogni sera). Il trattamento deve essere ripetuto, esattamente, dopo una settimana. L’infuso vi farà andare anche più volte in bagno ad urinare. Il miglioramento, comincerà ad essere evidente dopo 10 giorni:  i dolori articolari scompariranno e ti sentirai molto meglio.
Questo trattamento con le foglie di alloro va fatto per due mesi, con molta probabilità alla fine la borsite causata dall’alluce valgo scomparirà. Ma il trattamento non finisce qui. Tagliate 5 grandi foglie di allore e versatele in 100 ml di alcoo al 96% e lasciatele riposare per almeno 7 giorni.  Applicate questa soluzione nella zona interessata del piede ( se immergete i piedi in acqua calda con un cucchiaio di bicarbonato di sodio per 3 litri d’acqua, l’effetto sarà migliore).
Se combinati insieme, questi due trattamenti danno ottimi risultati.

Vuoi unghie più forti?



Mani curate, unghia perfette, sono un ottimo biglietto da visita. Tutte le donne vorrebbero avere delle mani curate, purtroppo però non è sempre facile. Alcune donne ha unghie molto fragili. Come curarle?
1. E’ necessario aumentare il consumo di proteine: l’ideale è aumentare l’ingestione di alimenti ricchi di proteine come ad esempio le carni magre, il pollo, il pesce o i legumi. Fa bene anche consumare più calcio e vitamine A, B e C, presenti in frutta e verdura.
2. Evitate il contatto con prodotti chimici: apparentemente buoni, prodotti come detergenti e saponi possono debilitare le unghie a causa dei loro componenti tossici. Per evitare di entrare in contatto con questi prodotti utilizzate un paio di guanti.
3. Mantenere le unghie corte: le unghie lunghe possono essere molto belle da vedere, ma si spezzano con facilità.
4. Limitare l’uso di solvente per smalto: limitatene l’uso, utilizzalo solo una volta a settimana e in piccole quantità.
5. Evitare l’uso di indurenti e unghie finte: gli questi prodotti in realtà contengono composti chimici che possono rimuoverne lo strato superiore. Sarebbe bene, evitare anche l’utilizzo di unghie finte, sono belle da vedere, ma quando si devono togliere possono rovinare la superficie dell’unghia e portare alla comparsa di funghi.
6. Farsi la manicure una volta a settimana: non c’è bisogno di mettersi lo smalto per fare una buona manicure. Realizzate solo i passaggi di pulizia e taglio e mantenete sane le vostre unghie.
7. Limare le unghie dritte: si consiglia di limarle dritte e non arrotondate per evitare che si incarniscano.
8. Limare le unghie spezzate: quando le unghie si spezzano l’ideale è limarle immediatamente per attenuare il danno prima che peggiori.
Per rinforzare le vostre unghie c’è il trattamento all’olio di oliva per rinforzare le unghie
Ecco quali ingredienti vi saranno utili per preparare l’impacco:
-Un po’ di olio di oliva
-Succo di arancia fresco
– Aglio
Triturate l’aglio e mescolatelo in una tazza al succo di arancia fresco. In seguito, mettete a bagno le unghie in questa miscela per 10 minuti circa. Poi, in un’altra ciotola, versate una quantità abbondante di olio di oliva e immergetevi le unghie per altri 15 minuti.
Fate questo trattamento due volte a settimana. L’ideale sarebbe applicare un po’ di olio di oliva sulle unghie tutte le sere prima di andare a dormire.


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martedì 12 maggio 2015

I 7 alimenti che possono provocare o aumentare la cellulite



Ci sono cose, che mangiamo quotidianamente, ignorando che possono provocare al nostro corpo l'insorgere o l'accentuare di uno degli inestetismo più odiati dalle donne: la cellulite.

Ci sono cose, che mangiamo quotidianamente, ignorando che possono provocare al nostro corpo l’insorgere o l’accentuare di uno degli inestetismo più odiati dalle donne: la cellulite. Ci sono, in particolare, 7 alimenti che dovreste evitare se non volete che questo orrendo inestetismo appaia sul vostro corpo.
Due consigli utili sono evitare di indossare pantaloni molto stretti e non restare sedute per ore durante la giornata. Inoltre, dovreste stare alla larga dai seguenti cibi:
1. Dolci:
E’ necessario ridurre al minimo il consumo di dolci per evitare la comparsa della cellulite perchè essi aumentano la quantità di grasso accumulato nel corpo.
2. Tè troppo zuccherati:
Il tè o gli infusi troppo zuccherati sono un altro fattore che aumenta il problema della cellulite, specie se usate lo zucchero raffinato. Questo, infatti, non viene trasformato in energia, bensì si accumula in varie parti del corpo, soprattutto sulle gambe, sui fianchi e sulla pancia.
3. I grassi:
Gli hamburger, la pizza, gli hot-dog, le patatine fritte e tutti quei cibi da fast-food sono i nemici numeri uno del nostro corpo e della nostra pelle. Provocano un accumulo eccessivo di grassi. Evitate anche il consumo di latticini interi (non scremati) e soprattutto di margarina, crema Chantilly, panna e burro.
4. Cibi grassi:
Evitate i cibi fritti, ma riducete anche il problema della cellulite come le carni rosse e i salumi (salame, prosciutto, salsiccia e pancetta).
5. Il sale:
Il sodio, è nemico della vostra salute per vari motivi: quotidianamente non bisognerebbe assumere più di 1,5 grammi di sale al giorno. Se potete sostituite il sale comune con il sale marino o il sale rosa dell’Himalaya.
6.Bevande zuccherate:
Le bibite gassate, soprattutto la Coca-Cola e simili, contengono grandi quantità di zucchero e prodotti chimici nocivi. E se per caso non siete abituati o dopo un po’ vi stanca, optate per i succhi di frutta naturali o per gli infusi di erbe freddi.

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Nei rossi: cosa sono e come curarli


Sono molto più comuni di quello che si crede. I nei rossi, sono piccoli e di un colore cremisi, a volte persino leggermente in rilievo, e compaiono soprattutto sul collo, il petto e la schiena.
Non fanno male, ma sono antiestetiche e tutti noi ci chiediamo il motivo della loro comparsa. E’ importante chiarire subito che non sono nulla di grave, anche se devono comunque essere tenute sotto controllo. Il nome scientifico di questi nei rossi è Angioma Rubino. Compaiono soprattutto nelle persone dall’incarnato molto chiaro oppure di mezza età.
Se sorgono all’improvviso e in grandi quantità è bene rivolgersi al medico, perché probabilmente il vostro organismo starà soffrendo qualche alterazione.
Molte cose sono all’origine della loro comparsa: possono essere causati da una dieta sbilanciata o essere conseguenza di un eccessivo accumulo di tossine nell’intestino e nel fegato. Si formano a causa di una crescita anomala di piccoli vasi sanguigni.
Essi possono apparire anche nelle ascelle, i talloni, la zona genitale, il petto, la schiena, le braccia e le gambe. A volte nascono per un’eccessiva esposizione al sole. Se sono irregolari, rugosi e misurano più di 6 millimetri è meglio rivolgersi ad un dermatologo.
Spesso queste escrescienze si rivelano ereditarie. Nelle donne, possono comparire anche a causa di piccoli disturbi ormonali o con il passare del tempo. Prima di recarvi dal medico valutatene la forma, la tonalità e la quantità. Questi ‘nei’ possono essere trattati: per evitare che appaiano in grandi quantità è bene pulire il nostro intestino e aiutare il fegato a rinforzarsi. Cercate di bere almeno due litri d’acqua ogni giorno e consumate verdura fresca in abbondanza. Evitate i latticini e sostituiteli con del latte vegetale.
Prendete una volta al giorno un infuso di dente di leone, è un ottimo depurante ma soprattutto proteggetevi dal sole.

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Occhiaie, 10 trucchi per nasconderle




Tra le cose che le donne più odiano vedersi addosso, oltre ai brufoli, ci sono le occhiaie che purtroppo rovinano la bellezza di uno sguardo fresco e naturale. Ci sono però, per la fortuna delle donne, dei metodi che consentono di nasconderele in maniera quasi totale. 

1- Un’alimentazione sana ed iposodica: troppi condimenti fanno male alla linea ma anche alla pelle del viso che tende a creare quelle fastidiose occhiaie.
2. Bere tanta acqua: ci depura dentro è fuori. L’acqua, spesso ce lo dimentichiamo, è l’elemento caratteristico del nostro corpo.
3.Dormire bene: riposare almeno 8 ore al giorno può aiutare ad attenuare le occhiaie e, tra l’ altro, ci fa sentire anche meglio e più predisposti all’attività lavorativa.
4.Proteggersi dal sole: evitare di esporsi a lungo ai raggi solari è un ottimo modo per evitare che il problema peggiori!
5. Utilizzare una crema contorni occhi: aiuta a rallentare l’invecchiamento della pelle e renderla più sana e luminosa.
6. Decongestionare la zone prima del make up: depurare e decongestionare la pelle rende più efficace l’effetto del make up.
7. L’importanza del correttore: è un utilissimo amico per le donne il correttore, senza alcune non potrebbero addirittura uscire di casa.
8. Illuminare lo sguardo: gli ullimananti sono indispensabili per rendere lo sguardo fresco, bello e intenso a qualsiasi ora del giorno.
9. Fissare il tutto con la cipria: un trucco perfetto, che copra benissimo le occhiaie, necessita di un tocco di cipria per essere fissato.
10. Applicare tutto in modo corretto: i giusti pennelli sapranno donarvi di un trucco perfetto e senza sbavature.

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lunedì 11 maggio 2015

Depurare il fegato mangiando: si può



Il fegato è un organo importantissimo ed è responsabile delle scomposizioni di numerose vitamine, come la A, la B1, la B2, la B12, la PP e la K (delle quali è il principale deposito), e di numerosissime altre funzioni che assicurano il corretto funzionamento del nostro metabolismo, e quindi, il benessere del nostro corpo. Deve essere nostro interesse averne cura il più possibile se non vogliamo rischiare l’insorgere di diversi problemi. Il suo malfunzionamento, infatti, può portare allo sviluppo di numerosissime condizioni cliniche. In generale, vale la raccomandazione di consumare tanta frutta e verdura; ma vediamo nello specifico quali alimenti possono aiutare a depurare il fegato.
Verdura a foglia verde
Questo tipo di verdure, come la comunissima lattuga, hanno l’eccezionale proprietà di aumentare il livello di clorofilla all’interno del tratto digestivo, svolgendo così un’azione depurante. Aiutano il nostro organismo, cioè, a liberarsi delle tossine (come quelle derivanti dall’inquinamento, ad esempio) evitando che esse pregiudichino la salute e il funzionamento degli organi coinvolti nella digestione, fegato compreso.
Succo di pompelmo
L’altissimo contenuto di vitamina C e le sue proprietà assicurano un aumento degli enzimi incaricati della disintossicazione del fegato. Si consiglia perciò di consumare il succo di pompelmo quanto più possibile nel periodo in cui è di stagione.
Avocado
Questo frutto esotico, ormai,  possiamo facilmente trovarlo sui banchi della frutta nostrani. Consigliamo di consumarlo fresco perché stimola il nostro corpo a produrre glutatione, un tripeptide dalle eccezionali capacità antiossidanti. La sua funzione è, in particolare, quella di combattere gli squilibri chimici causati dai radicali liberi, proteggendo il corpo e il fegato, in questo caso, dallo sviluppo di patologie.
L’avocado va conservato fuori dal frigo e bisogna spesso aspettarne la maturazione. Quelli che compriamo infatti, la gran parte delle volte sono acerbi. Come indicazione basti sapere che il frutto deve essere molle – ma non troppo – al tatto.
Cereali integrali
In questo caso, le fibre contenute nei cereali integrali sono quelle che aiuteranno il nostro corpo a depurarsi. Le fibre, infatti, hanno l’eccezionale capacità di favorire la defecazione garantendo la regolarità intestinale ed evitando così gli stati d’intossicazione dovuti alla stitichezza.
Cavoli
I cavoli (di tutti i tipi) sono ricchi di ferro e vitamine (A, B1, B2) utili al nostro fegato per un sano funzionamento. Oltre all’azione anticancerogena che assicura una protezione dai radicali liberi e dai problemi che questi comportano, i cavoli svolgono un’importante funzione regolatrice dell’intestino. L’alto contenuto di fibre, infatti, stimola lo smaltimento delle tossine, depurando gli organi coinvolti nella digestione, fegato su tutti. Il consiglio è di consumarli crudi quando possibile, o eventualmente cotti al vapore.
Té verde
È consigliabile bere té verde in caso d’intossicazione perché è in grado di velocizzare l’azione del fegato anticipando il processo di detossificazione. Questo è possibile perché facilita lo scioglimento dei grassi e la loro decomposizione.

Pressione alta: dieta e alimenti da evitare

Sono numerose le persone che soffrono di pressione alta, magari anche senza saperlo. E, considerando che è un disturbo la cui insorgenza cresce con il passare degli anni, è bene tenere i valori sempre sotto osservazione. Anche perchè, lo ricordiamo, dalla pressione alta possono prendere il via altri problemi di salute come l’insufficienza cardiaca o quella renale, le coronopatie e via dicendo.
Meno sale a tavola
La cosa positiva è che l’ipertensione si può prevenire (almeno in parte), mantenendo uno stile di vita sano. Si parla di attività fisica, ma soprattutto di una corretta alimentazione. E il primo accorgimento che bisogna adottare è quello di diminuire il sale a tavola, anche se siamo convinti di consumarne poco. Il fatto è che in realtà, senza accorgercene, ne ingeriamo già più del dovuto attraverso prodotti industriali e confezionati, che ne contengono quantità discrete, ma non solo. Ad essere fortemente incriminati, infatti, sono alcuni alimenti con una presenza di sale “occulta” e proprio per questo più dannosa.
Attenzione a pane e pizza
Altro nemico della nostra pressione è il sodio (che, lo ricordiamo, non è da confondersi con il sale), perché causa ritenzione idrica che a sua volta ha delle ripercussioni negative sull’apparato cardiocircolatorio. Quindi al bando gli alimenti ad alto contenuto, come per esempio il pane. Non riuscite a rinunciarci? Non è un problema: basta prendere del pane integrale o senza sale. Attenzione naturalmente anche ad altri prodotti da forno e in particolare alla pizza, doppiamente rischiosa sia per la pasta che per il condimento.
I salumi e la carne confezionata
A contenere notevoli quantità sia di sale che di sodio (per motivi di conservazione) sono salumi, che purtroppo dobbiamo cercare di evitare il più possibile se siamo a rischio ipertensione. Insomma, considerando anche quanto detto prima, i classici panini che a volte sostituiscono un pasto o fanno da merenda non sono poi così salutari! Un discorso analogo va fatto per certi tipi di carne confezionata, come il roast-beaf, il tacchino o il pollo. Voi vi chiederete come mai abbiamo incluso anche la carne bianca: certo, è più magra e solitamente consigliata a tutti per i suoi valori nutrizionali, ma se viene confezionata subisce lo stesso trattamento “ad alto tasso di sale e sodio”. Quindi occhio alla confezione quando l’acquistate.
Un zuppa già pronta? No, grazie
Altro “vizio” che dovreste togliervi è quello di acquistare zuppe e minestroni già pronti. Questi prodotti, infatti, contengono spesso e volentieri del sale di troppo.
Quindi lasciate da parte la pigrizia e mettetevi ai fornelli per prepararvi qualcosa di sano!


ATTENZIONE ALL'OLIO DI PALMA, DISTRUGGE CELLULE PANCREAS



Una ricerca della Societá italiana di Diabetologia mette in relazione l'abuso di olio di palma, presente in molti dolci e merendine, con l'insorgenza del diabete: compromette le cellule beta del pancreas, impedendo la produzione di insulina. 

È un danno irreversibile, quello provocato da una dieta troppo ricca di grassi, soprattutto quelli derivanti dall'olio di palma, un prodotto a bassissimo costo che viene usato al posto di quello d'oliva o del burro nella preparazione di molti alimenti, tra cui biscotti per la prima colazione e merendine per bambini: la proteina p66 sintetizzata da questo olio è capace di distruggere le cellule beta del pancreas, che producono l'insulina, ormone essenziale per tenere sotto controllo la glicemia. Spalancando così la strada al diabete mellito. Questa la conclusione molto preoccupante di uno studio condotto dal professor Francesco Giorgino e dal suo gruppo dell’Università di Bari, con la collaborazione dell’Università di Pisa e dell’Università di Padova – tutti centri affiliati con la Società Italiana di Diabetologia – che è andato a valutare gli effetti del palmitato, un acido grasso presente nell’olio di palma (e in misura più modesta anche nel burro e nei formaggi) sull’espressione di questa proteina ‘killer’ a livello di isole pancreatiche umane. “Il palmitato – ci ha detto il professor Giorgino, Ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo presso l’Università ‘Aldo Moro’ di Bari e coordinatore del comitato scientifico della SID – è il prototipo degli acidi grassi saturi, e rappresenta il principale acido grasso presente nel nostro sangue, soprattutto nei soggetti obesi o in sovrappeso. È stato scelto in questo studio per comprendere il rapporto tra eccesso di grassi saturi nella dieta, aumento della quantità di tessuto adiposo corporeo e sviluppo del diabete di tipo 2.    “L’obesità, in particolare quella viscerale, cosiddetta ‘a mela’ – spiega Giorgino – rappresenta uno dei più importanti fattori di rischio per lo sviluppo del diabete di tipo 2. I meccanismi responsabili di questo rapporto negativo non sono ancora del tutto chiariti, e per fortuna non tutti i soggetti obesi sviluppano il diabete. Ma è meglio non rischiare" 



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lunedì 4 maggio 2015

È più sano mangiare le banane acerbe o mature?



Le banane sono uno dei frutti più consumati al mondo. Oltre all’essere deliziose, sono molto economiche e sane. Molti le eliminano dalla dieta a causa del falso mito secondo il quale le banane fanno ingrassareÈ stato dimostrato, invece, che le banane, consumate con moderazione, sono una fonte di benefici ottimi per chiunque voglia adottare una dieta equilibrata per perdere peso.

Quali sono le proprietà delle banane?

Le banane sono una fonte ricca di carboidrati e proprio per questo sono uno dei frutti più ricchi di energie utili al nostro organismo.L’alto contenuto di zuccheri viene compensato dal basso contenuto di grassi e dall’alto contenuto di fibre, che aiutano a regolarne l’assorbimento.
Le banane danno senso di sazietà e sono una fonte importantissima di potassio. Il potassio stimola l’eliminazione di liquidi che provocano la ritenzione idrica ed è inoltre fondamentale per curare malattie come l’ipertensione, la gotta e i reumatismi.
Una porzione di banana da 100 grammi ha 90 calorie, il che la rende il frutto molto calorico. Tuttavia, un consumo moderato non costituisce un problema ed è, in effetti, ideale per sfruttare tutti i suoi benefici e mantenere un peso equilibrato.
Oltre ad avere un sapore dolce e delizioso, le banane sono ricche di importanti vitamine come la vitamina C, che aiuta a rafforzare ilsistema immunitario, e la vitamina B6, che è fondamentale per la creazione di nuove cellule all’interno del nostro organismo.
Le banane migliorano la circolazione, prevengono i crampi muscolari, sono ottime per combattere la depressione, riducono i livelli di colesterolo “cattivo”, fanno bene alla pelle e ai capelli e stimolano la digestione. Sono davvero molte le ragioni per le quali inserire le banane nella nostra dieta. Tuttavia, molti si chiedono: è più sano mangiare le banane verdi o le banane mature?

Scegliere banane verdi o banane mature a seconda delle proprie necessità

Il punto perfetto di maturazione delle banane dipende dal gusto di ognuno di noi; infatti, c’è chi le preferisce quando sono ancora verdi e c’è chi le preferisce molto mature. Tuttavia, oltre al gusto personale, è importante sapere che il valore nutrizionale delle banane varia a seconda della maturazione.
Sappiamo tutti che quanto più mature, più dolci diventano. Ciò è dovuto al fatto che gli enzimi contenuti nelle banane alterano l’amido e, mano mano che il frutto matura, l’amido viene trasformato in monosaccaridi e in disaccaridi come il saccarosio, il glucosio e il fruttosio (zuccheri semplici). È proprio quando l’amido diventa zucchero semplice che la banana matura ed è più facile da digerire. Tuttavia, vari studi hanno scoperto che, con la maturazione,le banane perdono alcune vitamine e minerali.
Eppure, uno studio recente ha scoperto che, quando le banane maturano, sviluppano antiossidanti e proprietà anticancerogene che possono aiutare il nostro organismo in molti modi. Quando la banana è gialla e con alcune macchie scure, produce una sostanza chiamata TNF (fattore di necrosi tumorale) che è in grado di combattere le cellule maligne. Questo studio ha dichiarato che le banane, quanto più mature, più diventano efficaci e ricche di benefici anticancerogeni. I ricercatori, inoltre, hanno scoperto che le banane gialle e mature sono 8 volte più efficaci nel rafforzare il sistema immunitario rispetto a quando sono verdi.
Ciò significa che, per la maggior parte di noi, è più sano mangiare le banane quando sono mature, soprattutto quando sono gialle e con macchie scure sulla buccia. Ciononostante, coloro che soffrono o rischiano di soffrire di diabete, o che semplicemente vogliono evitare un rapido aumento dei livelli di glucosio, dovrebbero aggiungere le banane verdi alla propria dieta.

Quando non bisogna mangiare le banane?

Gli esperti consigliano di evitare il consumo di banane quando si soffre di problemi d’insufficienza epatica o d’insufficienza renale. In questi casi è meglio consultare un medico prima di aggiungere le banane alla propria dieta.

Da tenere in considerazione…

  • Proprio in seguito al loro sapore dolce, le banane possono essere usate per diverse ricette. Tuttavia, è meglio consumarle a crudo per approfittare al 100% dei loro benefici.
  • Bisogna evitare di conservare le banane in frigorifero perché possono perdere il loro sapore e molte delle loro proprietà.
  • Una volta sbucciate, le banane vanno consumate subito, poiché sono facilmente deperibili.

I cinque tipi di cancro più diffusi tra le donne



Se siete donne, sapere quali sono i tipi di cancro più frequenti tra il “gentil sesso” è necessario. Non vogliamo allarmare, ma informare e farvi prendere coscienza di una realtà comune in cui la prevenzione è fondamentale.
Una vita sana, controlli periodici ed evitare abitudini pericolose, come il fumo, permetteranno, di sicuro, di evitare numerose malattie. Bisogna ricordare, inoltre, che la parola cancro non sempre è sinonimo di morte. Il cancro è una malattia che può essere trattata, di certo richiede fatica, coraggio, supporto emotivo e grande forza di volontà per essere affrontata.
Sono milioni le donne che superano un cancro ogni anno, quindi è importante prevenire. È bene dedicare qualche minuto del vostro tempo a questa semplice lettura, per sapere quali sono i tipi di cancro più frequenti tra le donne.

1. Il cancro al seno


Il cancro al seno è, senza dubbio, quello con maggiore incidenza tra le donne. Tuttavia, bisogna segnalare un aspetto importante: è anche quello che viene sconfitto di più.
Di sicuro nella vostra cerchia sociale conoscete una o più donne che ne hanno sofferto. È possibile anche che abbiate perso qualche persona cara a causa di questa terribile malattia, ma la scienza avanza e, al giorno d’oggi, sono molte le donne che sopravvivono ad un cancro al seno. L’autopalpazione e le mammografie sono fattori basilari per una diagnosi precoce. A seguire vi elenchiamo alcuni segni e sintomi che dovete tenere in considerazione:
  • Notare nel seno, nei capezzoli o nelle ascelle un nodulo che prima non c’era.
  • Dolore al seno quando vi palpate.
  • Cambiamento delle dimensioni di uno dei seni.
  • Irregolarità nella pelle: colore diverso, ulcere, pelle a buccia d’arancia…
  • Notare di avere minore mobilità in uno dei seni quando alzate le braccia.
  • Notare, per esempio, che uno dei capezzoli appare più rientrato.

2. Il cancro al colon


l cancro al colon è il secondo con maggiore incidenza nelle donne. Forse vi sorprenderà, ma è una realtà molto seria da non sottovalutare. La sua incidenza è molto elevata anche negli uomini.
Quali sono le cause? Al giorno d’oggi non si hanno risposte chiare al riguardo. Quasi tutti i casi di cancro al colon di solito iniziano con la comparsa di polipi non cancerogeni. Se questi ultimi non vengono estirpati o individuati in tempo, si trasformano in cancerogeni. Per questo motivo, l’importanza di fare molta attenzione ai seguenti sintomi:
  • Sangue nelle feci.
  • Dolore addominale
  • Malessere generale, con digestioni pesanti e molta stanchezza.
  • Perdita di peso inspiegabile.
  • Soffrire di diarrea e stitichezza per molto tempo. Le feci hanno una forma irregolare e di solito sono molto sottili.

3. Cancro all’ovaio


Tra i cancri cosiddetti ginecologici si incontra, ovviamente, anche il cancro all’ovaio e al collo dell’utero. La prevenzione e i controlli periodici sono vitali. Non si tratta che di piccole prove che possono salvare la vita. Per effettuarle, dovete solo fissare degli appuntamenti annuali con il vostro ginecologo in modo da scartare qualsiasi problema.
Vi elenchiamo i sintomi più frequenti di questo cancro:
  • Sanguinamento irregolare. È, senza dubbio, il primo campanello d’allarme. Sanguinare fuori dal periodo del ciclo mestruale è un fattore che dobbiamo riferire subito al nostro medico. Attenzione anche alle mestruazioni molto abbondanti ed irregolari.
  • Perdere peso in modo inspiegabile.
  • Dolore pelvico. Questo sintomo può essere un possibile segno di cancro all’ovaio, quindi non ignorate nessun dolore alla pelvi o all’addome, eccessiva formazione di gas o crampi.
  • Flusso vaginale diverso, con una tonalità più scura o con un odore molto intenso. È segno di una possibile infezione.
  • Stanchezza costante. Non sappiamo la causa, ma ci sono giorni in cui si inizia la giornata con una forte stanchezza e si arriva la sera quasi senza forze.

4. Cancro ai polmoni






Negli ultimi anni l’incidenza di questo cancro sta diventando molto preoccupante, poiché presenta uno delle maggiori cause di mortalità sia tra gli uomini sia tra le donne. Bisogna tenerlo in considerazione.
L’80% dei casi ha origine dal tabacco. Fumare o essere esposti a situazioni in cui si inala il fumo presenta gravi conseguenza per la nostra salute. Si tratta di abitudini che possiamo evitare, che bisogna abbandonare perché, a lungo termine, possono causare numerose malattie.
Al giorno d’oggi il numero di donne fumatrici è aumentato moltissimo. Sembra che qualcosa non funzioni nelle campagne pubblicitarie e che il messaggio non arrivi come dovrebbe. Evitate di fumare per la vostra salute e per la tranquillità dei vostri cari.
A seguire alcuni sintomi di questo cancro:
  • Una tosse persistente.
  • Dolore al petto quando si tossisce.
  • Fischi al petto quando si respira.
  • Stanchezza
  • Perdita di peso.
  • Presenza di sangue quando si tossisce.
  • Sensazione di mancanza d’aria.
  • Russare molto forte durante la notte

5. Cancro alla pelle

Il cancro alla pelle è una realtà sempre più preoccupante. La nostra abitudine di sdraiarci sotto il sole in estate senza un’adeguata protezione causa la comparsa di questi carcinomi maligni. Ricordate, inoltre, di osservare sempre i nei per individuare quelli sospetti. A tale scopo, non dimenticate mai la semplice regola dell’“ABCDE”

  • A di Asimmetria: un neo benigno deve essere sempre simmetrico
  • B di Bordo: i bordi devono essere sempre regolari. Se notate delle imperfezioni, contattate un dermatologo.
  • C di Colore: attenzione alle macchie marroni, rosse o nere dei vostri nei.
  • D di Diametro: se il neo è largo più di 6 millimetri, fatelo controllare.
  • E di Evoluzione: se vedete che il neo cambia, andate dal medico.

Ecco cosa rivelano le unghie sul nostro stato di salute



Il colore e la forma che le nostre unghie assumono possono rivelare il nostro stato di salute: problemi cardiocircolatori o respiratori, presenza di funghi o normale invecchiamento, a seconda dell’aspetto delle unghie, possiamo capire cosa ci aspetta e, in caso prevenire. “Le unghie e i capelli possono essere una spia di disturbi interni e ci possono indirizzare verso alcune patologie” spiega a In Forma Raffaele Mercuri, primario presso l’Ospedale San Raffaele.

Cosa rivelano le unghie sul nostro stato di salute

Unghie fragili: probabili carenze dovute a diete drastiche, abitudini alimentari sbagliate e manicure troppo frequenti e aggressive
Unghie gialle: probabili malattie dell’apparato respiratorio oppure utilizzo di smalti di cattiva qualità
Unghie violacee: probabile spia di problemi cardiocircolatori
Unghie con piccole macchie bianche: a differenza di quello che ci hanno sempre raccontato si tratta semplicemente di microscopiche bolle d’aria tra le lamine dell’unghia. Se però le macchioline bianche interessano tutte le unghie potremmo trovarci in presenza di malattie della pelle come psoriasi
Unghie con avallamenti: traumi alla matrice delle unghie
Unghie con righe verticali: niente paura, si tratta semplicemente del naturale processo di invecchiamento
Unghie bianche e brune contemporaneamente: probabile presenza di funghi da curare con la massima urgenza perché non si diffondano alle altre unghie
Unghie con inspessimenti (soprattutto quelle dei piedi): traumi dovuti all’uso di calzature troppo strette, oppure, più semplicemente, una deformazione che riguarda soprattutto le persone più anziane.
Chi si sottopone spesso a trattamenti dermoestetici deve stare molto attento e andare nei centri specializzati perché determinati solventi possono danneggiare la lamina ungueale,” ha concluso Mercuri.